Immagini proiettate, vedute di realtà parallele e un grande pianeta iridescente. La mostra che Tomas Saraceno, artista e architetto argentino, presenta a Roma nel nuovo spazio Ali diretto da Caterina Tomeo

ha come protagonista l’energia e un modo inedito di utilizzarla per creare grandi opere e spazi alterna-

tivi nel rispetto dell’ambiente. Oltre alle vedute e alle gigantografie delle sue installazioni, sulle vetrate della galleria l’artista inserisce una struttura contenente i più tecnologici e innovativi collettori solari, che agiscono come una membrana sensibile capace di captare la luce diurna e di convogliarla all’interno della galleria per illuminare una grande sfera, un grande pianeta.

“The Iridescent Planet” rappresenta in modo simbolico il processo che determina la vita e la morte di ogni singola cosa. Il continuo bisogno di energia e la mancanza di risorse fanno riflettere sulle urgenze planetarie ch tormentano la società presente e futura, ma ci obbligano anche a cercare nuove soluzioni attraverso la sinergia tra arte e scienza, tecnologia ed ecologia.

«Ragione per la quale», spiega la curatrice della mostra Dobrila Denegri, «il lavoro di Tomas Saraceno si impone come particolarmente significativo, perché capace di disegnare nuovi mondi, proiettandosi nel futuro, indicando nuovi modi per ripensare il presente e la realtà».

Tomas Saraceno è un positivista, il cui misticismo laico impone una visione dell’arte che esula da pre-

supposti ludici e di piacere dei sensi in sé.

Nel lavoro di Saraceno prevalgono, infatti, esigenze di operatività e di concretezza, sia in termini proget-tuali sia riguardo alla sensibilizzazione attuata attraverso la conoscenza e la riflessione che le sue opere suscitano, sintetizzando una visione del mondo al contempo scientifica, morale, estetica e anche magica.