Le opere di Jingge Dong sembrano scoprire la nostra coscienza tra la veglia e il sonno, quando un sogno mette in crisi la realtà. Il presente, frammenti di ricordi e fantasie sono entrambi spettrali e distinti in egual misura. Questa dualità segna una certa tendenza, più grande del linguaggio delle immagini di un particolare artista.
La distinzione tra pittura figurativa e pittura astratta sta diventando sempre meno rilevante. Le figure perdono i loro contorni, trasformandosi in macchie di colore – gli elementi della composizione; l’astrazione prende in prestito la plasticità dalle forme biologiche, dagli oggetti quotidiani, dai fenomeni naturali e dagli effetti ottici. Qua e là compaiono ibridi che sfidano la classificazione e scompare la necessità stessa di attribuire etichette.
Marco Massarotti nasce il 20 Agosto 1982 a Montagnana. Fino alla maggiore età vive in Abruzzo. A Forlì si laurea in Ingegneria Aerospaziale e successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna in Discipline e Tecniche dello spettacolo dal vivo. Nel 2009 diventa attore professionista. Dal 2014 intraprende un percorso nell’ambito delle arti visive attraverso installazioni, testi, disegni e pitture che lo portano ad attraversare temi come il silenzio, la solitudine, la memoria e l’identità. Il progetto artistico è un’indagine sulla frontiera, fisica e figurata in cui si punta all’indefinitezza del confine: allora i corpi diventano stati spaziali, mappe e anche stati dell’anima. La frontiera come luogo del derelitto, zona franca del sentire dove la casualità dell’abrasione diventa destino del segno.
plurale è una forma collettiva di presenza nel mondo che si manifesta come insieme aperto. Da giugno 2020 a marzo 2022 si è esposto con il nome di Collettivo Plurale, dopodiché non ha più sentito l’esigenza di presentarsi come autore, con un nome e un cognome, perché plurale, prima di essere un collettivo artistico, è una reazione, una forma di pensiero e dunque un modo di agire. plurale è frutto della necessità di sentirsi parte dello stesso essere-ambiente, per questo guarda lì dove è presente una divisione e tenta di suturare.
plurale nasce nel 2020 e vede oggi come membri attivi Giulio Ancona (Verona, 1997), Leonardo Avesani (Verona, 1997) e Chiara Ventura (Verona, 1997). Esplorando, attraverso la pratica artistica, una forma empatica d’esistenza, plurale lavora sulle falle che riscontra nel quotidiano, con particolare attenzione al linguaggio, alle forme di violenza e a come la generazione di appartenenza dei membri si pone nel mondo.
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