Nasce a Trento nel 1997. Durante le superiori conosce la fotografia, mezzo che diventa soggetto dei suoi studi universitari presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia. A seguito del diploma mantiene viva tutta la sua passione e sperimenta nuove tecniche fino a raggiungere un approccio multidisciplinare. Tornato in Trentino apre il suo studio immerso nel verde montano, dove tutt’ora vive e lavora. Da tempo è impegnato in una ricerca artistica sulla natura, indagando le sue qualità metafisiche e spirituali interrogandosi su come l’uomo si rapporta con essa.
Elisa Capucci è un’artista visiva italiana nata nel 1998. Attualmente vive e lavora a Bologna, Italia. Il lavoro di Elisa indaga il problema dello spazio come corpo-contenitore e come sfruttarlo.
In studio, lo spazio viene esplorato attraverso la pratica scultorea di Elisa fino ad uno studio più teorico sulle superstrutture terrestri odierne, costruite per l’iper-convenienza umana. La risposta dell’artista è narrare questo utilizzando un filtro personale, scolpendo le conseguenze legate alla fusione tra esseri organici e la nostra inarrestabile industrializzazione. Un particolare interesse è dedicato anche alle parole e al linguaggio, specialmente al nuovo parlare di cui abbiamo bisogno per spiegare la nostra era.
Deborah Graziano nasce nel 1988 a Castrovillari (CS), vive e lavora tra Castrovillari e Firenze.
Nel 2012 si laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università della Calabria ma presto decide di dedicarsi esclusivamente alla ricerca artistica utilizzando un linguaggio simbolico multidisciplinare, che ruota principalmente attorno a tematiche quali la natura, il corpo, l’inconscio e si concreta principalmente nella scultura e l’installazione dando vita a opere, spesso ambigue, che cercano di mettere in risalto la potenza che sta dietro alla fragilità.
Sono un’artista visiva dedicata a esplorare il profondo legame tra l’umanità e l’ambiente attraverso l’arte. Dalle installazioni immersive alle performance, creo opere che fungono da catalizzatori per la consapevolezza e la trasformazione. Utilizzo esclusivamente tessuti naturali tinti con pigmenti vegetali, che rappresentano il mio impegno per il rispetto della natura e la promozione della sostenibilità ambientale. Integrando solidi fondamenti scientifici tramite QR code e approfondimenti, offro al pubblico l’opportunità di ampliare la conoscenza e tradurla in azioni concrete. I miei spazi espositivi offrono esperienze immersive che permettono al pubblico di connettersi profondamente con un messaggio di responsabilità e impegno. Il mio obiettivo è riconoscere la nostra interdipendenza con questo Pianeta, invitando a immaginare un futuro basato sulla collaborazione e il rispetto come pilastri fondamentali delle nostre azioni.
Vedi gli altri finalisti di exibart prize su exibartprize.com
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…
Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…