Illegal Art: Freedom of Expression in the Corporate Age è il titolo di una mostra (in questi giorni a NY, da gennaio a Chicago) che comprende una antologica di video, una esposizione di opere d’arte visive, un concerto live e la pubblicazione di una compilation su cd. Il sito propone una documentazione attenta dei lavori esposti, versioni mpeg dei video, mp3 scaricabili. Apparentemente, nulla di più ordinario. Eppure, questa interfaccia user friendly cela una delle più interessanti operazioni di attivismo artistico degli ultimi
La panoramica è straordinariamente ampia e ricca di autentici gioielli. Nella sezione video, accanto ad acute parodie di spot elettorali, il faccione di George Bush Jr irrompe in una puntata dei Teletubbies, sostituendosi al sole-bambino e seminando morte e distruzione fra gli innocui coniglietti (State of the Union di B.Boyce, 2001). I personaggi disneyani si ritrovano ad interpretare una satira feroce dei media in una collaborazione fra i Negativland ed il grafico Disney T.Maloney (Gimme the Mermaid, 2002) ed il povero Pikachu cede imbarazzato all’esuberanza sessuale di un simpatico bull terrier (Puppy Love di M.Colton, 2002). La sezione visual arts offre violazioni storiche come la copertina di Meet the Residents (1974), rielaborazione di quella
articoli correlati
The File that wouldn’t leave
Artcrime: un sitoo sul vandalismo artistico
link correlati
Illegal Art. Freedom of Expression in the Corporate Age
Stay Free
domenico quaranta
[exibart]
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…
Visualizza commenti
...E' sempre qiù chiaro che per essere noti si debba essere di "oltreoceano"..o viverci!
Nessuno ricorda già più Zak Manzi e il suo Flash Art copiato, autoprodotto e distribuito? Nessuno ricorda i plagi, le sue finte mostre nelle più note gallerie d'Italia..perchè è un "povero" italiano e noi italiani, si sà rimaniamo a bocca aperta a guardare le grandi opere d'oltreoceano...ma se pensassimo che tale verve ce l'abbiamo anche noi, se investissimo un pò di più sui piccoli campi arati e abbandonati sarebbe tanto meglio, potremmo veder germogliare qualcosa e fare grandi raccolti.
Zak Manzi esiste ancora nella sua non esistenza?Zak Manzi e i suoi plagi è stato osservato negli anni del suo pesante lavoro italiano? No, credo nessuno abbia capito la sua fatica nel creare Flash art apocrifo,nessuno ha visto la sua esistenza scivolargli tra le dita per andare contro il copyright..ed oggi qualcuno scrive di questo grande evento americano: signori...danno il pane a chi non ha i denti...è proprio vero!!!
Erika
me par na cassada. ma de quee grandi anca.