FLASHBACK, foto di Antonio Jordan
È stata presentata alla stampa questa mattina, nella sede di Flashback Habitat, nell’ex brefotrofio di corso Giovanni Lanza, ai piedi della collina di Torino, la prossima e ormai imminente edizione di Flashback Art Fair. Giunta quest’anno alla sua 13ma edizione, per il 2025 la fiera si propone nel pieno rispetto delle tradizioni, come luogo in cui si ritrovano diverse tendenze, dal contemporaneo al moderno, fino all’antiquariato e il design. Il motto “L’arte è tutta contemporanea”, a partire dalla ormai celeberrima frase di Gino De Dominicis, continua dunque ad animare lo spirito della fiera.
Tra le varie conferme, quest’anno c’è però forse una particolarità in più. Si è scelto di non dare un titolo alla fiera, con un gioco di parole per cui la fiera è “Senza titolo”, come recita il comunicato stampa ufficiale. Così come capita spesso, quando un artista non decide alcun titolo per una sua opera, oppure quando opta per non darne alcuno e la didascalia recita le parole, appunto, “Senza titolo”.
L’assenza di un titolo vuole configurarsi, in questo senso, come l’identificazione di uno spazio aperto, frequentabile e abitabile, dove il dialogo tra realtà anche tra loro molto diverse diventa una possibilità concreta e agibile.
Se c’è una svolta, in certo senso, o se non altro una piccola accentuazione di un percorso già tracciato nello stile ormai assodato di Flashback, è forse nel tono marcatamente personale, quasi privato, con cui l’artista Alessandro Bulgini, direttore artistico della fiera insieme con le curatrici Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, sceglie di selezionare come opera-immagine della fiera due lavori del fratello Antonello, precocemente scomparso qualche anno fa. Si tratta di una scelta molto particolare, personale e quasi intima, che insieme è testimonianza di autenticità ma anche di un rivolgersi all’ambito del privato, dell’esperienza vissuta e personale da parte dell’artista.
La fiera si svolgerà nella sede di Flashback Habitat dal 30 ottobre al 2 novembre prossimo, in concomitanza, come sempre, con la fatidica Art Week torinese, o meglio, essendone parte attiva nel suo particolare ruolo. Infatti, tra le varie fiere ed eventi che animano Torino in quel periodo dell’anno, Flashback fa proprio il compito di ricoprire un settore trasversale che, spaziando dall’antico al moderno, fino al contemporaneo, permette al visitatore anche meno avvezzo alle più recenti tendenze, di trovare una propria dimensione, anche dal punto di vista del collezionismo e del mercato.
Quest’anno, tra le varie opere esposte negli stand delle gallerie, ci saranno anche lavori di autori come Albrecht Dürer, Umberto Boccioni, Giorgio Morandi, pezzi di ascendenza barocca e altri esempi noti, tra epoche e linguaggi espressivi diversi. Ma ci sarà spazio anche per gallerie con nomi importanti, provenienti da tutte le parti d’Italia e dall’estero, con una sostanziale riconferma dei nomi più significativi. Tra le torinesi, si ricordano Benappi e Photo & Co.
Insomma, anche per il 2025 Flashback Art Fair promette di fornire una visione a 360 gradi sul mondo dell’arte e sulle sue varie espressioni attraverso i secoli, fino ad arrivare al nostro presente, nello spirito che ormai da 13 anni anima la ricerca dei suoi curatori, curatrici, ideatrici e ideatori.
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…
Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…
A Milano, dal 5 dicembre 2025, apre Ambrosius, il nuovo percorso museale della Basilica, che intreccia patrimonio storico, ricerca scientifica…
Dicembre a Miami significa Art Week e Art Week significa tempo di fiera: tra Art Basel Miami Beach, UNTITLED Art,…
La super galleria internazionale Hauser & Wirth apre la sua prima sede italiana sul fronte mare di Palermo: concordato l’acquisto…
Alla Nuvola di Roma, in occasione della fiera Più libri più liberi, l’Associazione per l’Economia della Cultura apre un confronto…