Foregin bodies n.3, Reggio Emilia, 2022. Courtesy of the artist
Il Bestiario della Terra è il programma artistico diretto dall’artista Yuval Avital che coinvolgerà teatri, musei ed enti culturali di Parma e Reggio Emilia tra giugno e dicembre 2022. L’ambizioso progetto di Avital nasce con l’intenzione di generare un terreno creativo in cui arte e teatro si manifestano ponendo nuove domande e cercando diverse modalità di incontro. Il progetto ha avuto inizio il 9 giugno con l’apertura della mostre “Anatomie squisite” presso i Musei Civici di Reggio Emilia e l’installazione sonora Il canto dello zooforo presso la casa del Suono a Parma.
In occasione del progetto Reggio Parma Festival l’artista Yuval Avital ha concepito una serie di progetti espositivi e spettacoli teatrali in cui la sua pratica di natura poliedrica e multidisciplinare riesce ad esprimersi in armonia con i luoghi del territorio ospitante e soprattutto creando un ponte tra diversi ambiti culturali. Il Bestiario della Terra è il luogo ideale dove l’artista riscopre, dopo i faticosi anni della pandemia, l’uomo e la sua dimensione più animale: il ritorno alla terra e alla natura è la metodologia con cui Avital porta avanti la sua indagine artistica. Risvegliato dal letargo l’uomo immaginato dall’artista è ora alla ricerca di un nuovo rapporto con il mondo in cui le distinzioni tra animale-uomo, reale-immaginario, innovazione-memoria si incontrano e fondono nello stesso sogno.
Entrando nei Musei Civici di Reggio Emilia queste unioni convivono all’interno di una visione fuori dagli schemi: “Anatomie squisite” è infatti la prima mostra monografica che inaugura il programma dando prova dell’interdisciplinarità che contraddistingue l’artista. Prendendo ispirazione dai cadaveri squisiti surrealisti, Avital ha dato vita ad una serie di creature grottesche e immaginarie: collaborando con diverse realtà artistiche e artigianali del territorio nel segno dell’arte relazionale, le teche del museo si arricchiscono di disegni, dipinti e installazioni con cui si esplorano le zone misteriose in cui animale e umano si incontrano perdendosi in un sogno che si estende alla vita quotidiana. Allora si accolgono con stupore e piacere anche le tassidermie della collezione dei Musei Civici che, entrando nell’orbita dell’artista, propongono un viaggio tra rimandi, ibridazioni e creazioni interdisciplinari. I meta-corpi di questi animali fantastici sono la miccia di narrazioni ironiche e spensierate che lo spettatore può portare avanti autonomamente con un sorriso di un’arte che saggiamente riesce a divertire.
Questo viaggio alla riscoperta della terra continua a Parma con l’installazione sonora Il canto dello zooforo: Yuval Avital, entrando in contatto con la natura del luogo ospitante, crea una scultura concepita come uno strumento musicale e allo stesso tempo organismo vivente. Se già in “Anatomie squisite” l’artista cercava un contatto con la dimensione infantile, in quest’opera si ha un vero e proprio ritorno nel grembo materno: le voci dei bambini della scuola comunale dell’infanzia Ernesto Balducci di Reggio Emilia riecheggiano all’interno di una monumentale scultura in tessuto al cui centro una fonte d’acqua ci ricorda l’energia e l’armonia della nascita. L’ambiente immersivo creato da Avital offre un momento di catarsi che permette di entrare in contatto con la dimensione più intima e autentica di noi stessi: il grembo materno in cui è possibile sentirci profondamente e liberamente animali.
Il Bestiario della Terra continuerà con una serie di iniziative, mostre e spettacoli teatrali durante l’estate per concludersi a dicembre 2022. In questo viaggio umano e animale, Yuval Avital conduce lo spettatore per mano e lo riporta a riscoprire il processo di crescita: l’infanzia, l’adolescenza e la maturità sono le fasi che scandiscono e caratterizzano l’intera durata e sviluppo del progetto. Non resta che immergersi in questo viaggio onirico in cui l’artista non ha alcun timore a mostrare ciò che, nel corso delle epoche, è stato nascosto e addormentato. “Anatomie squisite” è un ritorno all’animale, alla terra, alla natura più primordiale dell’uomo.
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