In Corea del Sud è iniziata la prima edizione del Loop Lab Busan

di - 25 Aprile 2025

Ci troviamo a Busan, città portuale situata a sud-est della penisola coreana famosa per i suoi paesaggi nonché sede del Busan International Film Festival, uno dei più importanti festival cinematografici in Asia. Quest’anno (dal 24 al 26 aprile) ospita la prima edizione coreana di LOOP, un festival di new media art con sede madre a Barcellona. Intitolata Loop Lab Busan, la versione coreana del festival è una partnership tra il Museo d’Arte di Busan (BMA), LOOP Barcelona e l’agenzia culturale locale A-Fluxion. «Una combinazione rara e ambiziosa», ha dichiarato Suh Jin-suk, direttore del BMA, «come vedere Frieze e la Biennale di Venezia nella stessa città». Il progetto nasce dopo che lo scorso maggio il sindaco di Busan Park Heong-joon ha firmato un memorandum d’intesa con il sindaco di Barcellona Jauma Colboni per rafforzare i legami di sorellanza tra le due città.

©Loop Lab Busan

Dal 2003, LOOP organizza a Barcellona mostre, conferenze e una fiera dedicata all’arte digitale, coinvolgendo ogni anno una rete internazionale di artisti, curatori e gallerie. Loop Lab Busan porta per la prima volta in Asia questo format, adattandolo al contesto culturale e urbano della città coreana. Il festival si articola in tre principali sezioni: una fiera d’arte, un programma di mostre diffuse e una serie di forum tematici. In oltre 23 sedi culturali, tra musei pubblici e privati, spazi alternativi e gallerie, vengono presentate simultaneamente mostre dedicate all’arte digitale, con opere che spaziano dal video alla realtà virtuale, dalle installazioni multimediali alla performance, fino alla new media art basata su intelligenza artificiale.

Al Museo d’Arte di Busan (MBA) vengono allestite due esposizioni di rilievo: Digital Subculture, nel giardino delle sculture all’aperto, e Asian Moving Image, una riflessione sull’identità culturale attraverso l’immagine in movimento. In totale, il pubblico può vedere oltre 120 opere, tra cui lavori di artisti affermati come Aldo Tambellini e Yang Fudong.

Topos Studio, Aldo Tambellini, we are the primitives of a new era, 2022, Unreal game engine, Maya, 10min
Perrotin – Jin Meyerson, Once in a Lifetime, 1997-2024, Immersive video installation_Duration 29 minutes – Courtesy of Ulsan Art Museum and Jin Meyerson

I forum invece si terranno dal 22 al 26 aprile presso il Grand Josun Busan e Domoheon, l’ex residenza ufficiale del sindaco. Tra i temi affrontati: l’evoluzione dei musei nell’era digitale (Future Museum Forum), le dinamiche economiche del sistema dell’arte (Art & Capital Forum) e il ruolo della curatela in Asia (Asia Curators Forum), con interventi di rappresentanti di istituzioni come il CAFA di Pechino e il MACBA di Barcellona.

Dal 24 al 26 aprile, sempre al Grand Josun Busan, si svolgerà la fiera d’arte, che vedrà la partecipazione di circa 40 gallerie internazionali e coreane, molte delle quali già coinvolte nelle edizioni di Barcellona. Sarà la prima fiera asiatica interamente dedicata alla media art, con opere che includono NFT, realtà aumentata e linguaggi digitali sperimentali. Con l’obiettivo di diventare una piattaforma di riferimento per il dialogo tra arte e tecnologia, il festival intende consolidare il ruolo di Busan come polo creativo nel panorama culturale internazionale.

Sorondo Project, Suwon Lee, Dictée_Exilée, 2024, 24’56”
Anita Beckers, Clare Langan, The Heart of a Tree, 2020, HD Video, Sound, 12min_Courtesy of the Gallery and the Artist

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