The Others Edizione 2024, Torino, ph. Paolo Sbalzer
A una settimana dall’apertura della Torino Art Week, The Others Art Fair prepara la sua 14ma edizione e torna per la seconda volta consecutiva negli spazi dell’ITCILO, con 57 espositori, sette premi e un programma di performance, video, suono e talk. L’impostazione resta quella che l’ha definita negli ultimi anni, a partire dal 2010, quando venne fondata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini: una fiera-laboratorio dedicata a gallerie emergenti, spazi indipendenti e progetti transdisciplinari, con un accento sulle produzioni site e time specific. Le date sono dal 30 ottobre al 2 novembre 2025, l’accesso avviene all’interno del campus delle Nazioni Unite, scelta che consolida il profilo interculturale del progetto.
Sotto la direzione artistica di Lorenzo Bruni, il tema The future is here, right now! viene declinato come terreno operativo più che slogan. La riflessione, esplicitata dal board curatoriale, si concentra sul ruolo dell’immaginazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale e sulle “costellazioni” come metodo: non una lettura univoca, ma percorsi aperti costruiti tra opere, luoghi e pubblici. «Qual è oggi, e quale sarà, il ruolo dell’immaginazione e della creatività nell’epoca di ChatGPT?», chiede Bruni, spostando l’asse della riflessione da un futuro ipotetico a un presente da abitare.
Il palinsesto prevede cinque focus negli spazi comuni: opere e interventi sonori a cura di Caterina Angelucci; una rassegna di video d’arte selezionata da Carolina Ciuti; un programma di performance coordinato da Lýdia Pribišová; un calendario di talk animato da Elisabetta Roncati; open call e premi coordinati da Lorenzo Bruni. In parallelo, due bandi ampliano la partecipazione: Digital-Craft Journey AI (Video), rivolto a studenti di cinque Accademie italiane, e Risonanze Urbane, chiamata internazionale per un’opera sonora site specific sullo spazio urbano nell’epoca delle smart city.
Gli espositori sono 57, con presenze dall’Italia e dall’estero, tra cui Slovacchia, Spagna, Perù, Cuba, Lituania, Francia, Svizzera, Argentina e Portogallo. Tre assi tematici aiutano l’orientamento: la soglia tra spazio cittadino e spazio privato; il viaggio e l’interculturalità; il corpo e gli inganni della visione. La sede stessa diventa dispositivo: l’ITCILO e le aree comuni, dall’arena centrale alla caffetteria, sono attivati come luoghi di attraversamento e confronto, coerentemente con l’idea di fiera come piattaforma relazionale.
Accanto alla sezione principale, tornano le suite” sei ambienti affidati a progetti che mettono in dialogo generazioni e linguaggi: tra gli altri Artra e Galleria Davide Di Maggio a Milano; Contour Art Gallery (Vilnius) e Gaze-Off (Lugano/Barcellona) su traiettorie interculturali; A.MORE Gallery e Antonio Colombo Arte Contemporanea con declinazioni sul viaggio interiore e l’identità.
Il programma dei premi conta sette riconoscimenti: cinque premi di acquisizione, una residenza e, per la prima volta, un premio di esposizione promosso da BAM-Solocontemporaneo, rivolto a un under 35 con invito a esporre alla Biennale di Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte 2026 o 2027 e inserimento in una limited edition. Rientrano il Premio Comitato PDA Amore e Colore, con residenza a Torino, e i premi Behnoode Foundation, Operæ – Bordoli Collection, Spazio88 srl, Zenato Academy per la fotografia. Debutta anche il Premio Collezione MU.RO, orientato a opere che interroghino il corpo come presenza viva, senza limiti di tecnica o età.
Le performance, a cura di Lýdia Pribišová, vedono Julia Pabst, Tomáš Brichta e Michaela Prablesková (Accademia di Bratislava, con Maja Štefančíková), con interventi sul rapporto tra corpo, spazio urbano e IA. Sono previste inoltre azioni presentate da Gaze-Off & Franco Marinotti, Silvia Rossi | Arte Contemporanea e Artra Projects. L’Arena Talk, curata da Elisabetta Roncati, ospita conversazioni con artisti, curatori e collezionisti, mentre le selezioni sonore e video restituiscono gli esiti delle open call e dei progetti portati in fiera dagli espositori.
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