Le immagini sono molto particolari; fotografie che ci vengono restituite in quadricromia; una tecnica speciale utilizzata dalla Metzner, Sono di dimensioni generose e raffiguranti per lo più fiori. Forse è la sola delusione di questa mostra; molti si aspettavano di poter ammirare più immagini di ritratto, paesaggistica e still life. Sheila Metzner è una fotografa molto completa e nella sua vita artistica ha avuto modo di spaziare nei vari generi fotografici. Ogni sua opera è ricca di attenzione per i dettagli, le forme e i colori. I colori di queste immagini sono assolutamente protagonisti, merito della tecnica adottata dall’artista. Essi aggiungono morbidezza al dettaglio sfumando delicatamente i contorni delle figure siano esse fiori, oggetti o persone.
La mostra è incentrata prevalentemente sui fiori. Fiori molto belli, eleganti e raffinati; ripresi singolarmente e sapientemente sfumati con viraggi molto particolari che a volte ci restituiscono l’immagine in modo quasi monocromatico. Tutte le stampe sconfinano verso la foto-pittura. C’è un’eleganza nei toni che accomuna tutti i generi fotografici esposti della Metzener. Lo stile è inconfondibile. Sheila Metzner è raffinata e sensuale nel narrarci il suo universo interiore attraverso le sue opere che appaiono semplici nella composizione ma al tempo stesso comunicano forza e armonia all’osservatore.
Paola Rizza
Biografia
Dopo la laurea nel ’61, lavora come assistente di Lou Dorfsman alla CBS Network Advertising. Cinque anni più tardi è assunta dall’agenzia di pubblicità Doyle Dane Bernbach come art director; nel ’68 sposa il presidente dell’agenzia Jeffrey Metzner, direttore creativo e pittore.
Con lui ha cinque figli e in tredici anni di attività il ruolo di madre non intralcia il suo lavoro di fotografa: “I miei figli non hanno mai interferito , se non potevo viaggiare per causa loro, mi inventavo un posto in cortile e lo chiamavo Antartica, Egitto o qualcos’altro. Trovavo insomma dei microcosmi”.
Nove anni dopo ha selezionato una scatola con 22 fotografie: una di esse, in bianco e nero è intitolata “Evyan, Kinderhook Creek” e colpisce John Szarkowski che la include nella controversa mostra “Mirrors and Windows: American Photography since 1960”, al Museum of Modern art di New York. Più tardi, in una personale alla Galleria Daniel Wolf, ottiene uno straordinario consenso di pubblico.
La Metzner è ormai matura per lavorare con il colore, ma certo non in modo convenzionale. Aspira ad un tipo di colore essenziale, cerca la famiglia Fresson anche se non sa nemmeno della sua esistenza.
La famiglia Fresson lavora fuori Parigi ed è specializzata in un procedimento al carbone, a quattro colori, inventato nel 1895. Alcune stampe arrivano a 7 colori, e sono ai pigmenti, l’unica vera stampa a colori d’archivio (di tipo conservativo). La Metzener è uno tra i dieci fotografi americani che lavora con questo tipo di stampe, perfette per il suo stile morbido: fotografie che sembrano dipinti.
Nel 1980 espone nella sua seconda personale alla Galleria Daniel Wolf, le stampe a colori Fresson: è il biglietto da visita per numerose proposte editoriali con le riviste Vanity Fair, Vogue e Rolling Stone.
Dell’ingresso nella moda di Sheila Metzner nel 1983, il critico Carol Squiers dice: “In un momento in cui la fotografia di moda è tra la sterilità e l’istantanea, Sheila Metzner ha creato una visione sontuosa che ha stimolato tutto il settore”. Inizia in quel periodo a fare foto pubblicitarie, un suo lavoro è pubblicato su un CD di John Mellencamp oltre che su copertine di libri. Viaggia e fotografa paesaggi.
Lavora per il cinema, con incarichi speciali in diverse produzioni holliwoodiane e fotografa gli attori John Huston, Jessica Lange, Warren Beatty, Uma Thurman, Isabella Rossellini e tanti altri.
Ha diretto spot TV e prodotto e diretto un cortometraggio su Man Ray.
Ha pubblicato due monografie e vinto il premio “American Society of Magazine Photographer Ansel Adams”.
Le sue immagini sono raccolte nelle collezioni di New York del Metropolitan Museum of Art, del Museum of Modern Art, dell’ International Center of Photography (ICP); a Houston, nel Museum of Fine Arts. E’ presente in molte collezioni personali.
Mostre personali
1978 Daniel Wolf, Inc., New York
1979 Stills: the scottish photography group, Edinburgo, Scozzia
1980 Daniel wolf, Inc., New York
1981 Nikon foto galerie, Zurigo, Svizzera
1983 Clarence Kennedy Gallery, Polaroid corporation, Cambridge,
Massachusetts
1984 Daniel Wolf, Inc., New York
1986 Daniel Wolf, Inc., New York
1987 Robert Klein Gallery, Boston, Massachusetts
Robert Koch Gallery, San Francisco, California
Idee Gallery, Tokyo, Giappone
1988 P.P.S. Gallery, Amburgo, Germania
1989 Jane Corkin, Toronto, Canada
1990 Rochester Institute of Technology, Rochester, New York
James Danziger Gallery, New York
1991 Houk Gallery, Chicago, illinois
Fahey/Klein Gallery, Los Angeles, California
International Center of Photography, New York, 1991
1992 Daimaru Gallery, Tokyo, Giappone
Mostre collettive
1978 “Mirrors and windows: american photography since 1960, Museum of Modern Art, New York
1980 “Pictorialism”, Daniel Wolf, Inc., New York,
1981 “Contemporary color photography”, The Chrysler Museum,
Norfolk, Virginia
1982 “Counterparts: form and emotion in photographs”, Metropolitan
Museum of Art, New York
“Color as form”, George Eastman House, Rochester, New York
1983 “20th century photographs from the museum of modern art”,
Seibu Museum of Art, Tokyo
“New York by eight photographers”, Daniel Wolf, Inc., New York
“Contemporary photography”, Albright Knox Art Gallery, Buffalo, New York
1985 “Flowers: an exhibition of photographs”, Monique Knowl
Gallery, New York
“Swimmers”, Pace/MacGill, New York
“Fresson photographs: a unity of visions”, New York
1986 “Masterpieces”, Jane Corkin, Toronto, Canada
“Midtown review”, International Center of Photography, Midtown, New York
“Public/Private”, Museum of contemporary photography, Columbia College, Chicago, Illinois, 1986
“Public Exposures, Private Visions”, The photographic resource center, Boston, Massachusetts, 1986
1987 Canon Gallery, Parigi
“Botanica, photographies de végétaux aux XIXe et XXe siècles”, Centre National de la photographie, Parigi
“Legacy of Light”, International Center of Photography, New York
1988 National Portrait Gallery, Washington, D.C.
1989 “The Modernist still life – photographed”, University of Missouri, St. Louis, Missouri
“Images of illusion”, The forum, St. Louis, Missouri
1990 “Modefotografie von 1900 bis heute”, Kunstforum Landerbank, Vienna, Austria
“The indomitable spirit photographers and friends united against aids”, International Center of Photography, Midtown, New York
“The Los Angeles Municipal Art Gallery”, Los Angeles, California
“Photographers Muses”, James Danziger, New York
Proseguirà fino al prossimo 24 gennaio 2026, presso la Galleria Lombardi, la mostra monografica “ Carla Accardi. Segni dell’anima #2”, il…
Una tecnica raffinata, una storia suggestiva e un parterre di artisti da far impallidire raccontano la fortuna della pittura su…
È morto ieri sabato 6 dicembre 2025, all’età di 73 anni, Martin Parr: il fotografo britannico conosciuto in tutto il…
L’artista argentino del mylar arriva nelle sale del Gallery Hotel Art di Firenze con nuove produzioni legate alla celebrazione e…
Mercoledì 17 dicembre 2025, dalle 17:30 alle 19:00, nella Sala Biagi di Palazzo Lombardia, sarà presentato al pubblico “Acquisizioni museali:…
Quello di Coppola resta il grande classico dell'orrore gotico, insuperabile. Ma al cinema, il regista francese tenta un nuovo remix