Cosa succede quando i proprietari di un di un hotel e ristorante sono anche appassionati d’arte contemporanea? Semplice: per il loro piacere, e della clientela, si fanno promotori di una serie di iniziative per far conoscere o consolidare il lavoro di diversi artisti. Del resto lo spazio c’è, ed è un peccato non utilizzarlo a fondo, offrendo qualcosa in più non solo ai frequentatori abituali ma anche a chi, semplice appassionato, voglia guardare una mostra, magari sorseggiando un bicchiere di vino.
Nulla di nuovo, certo, ma quando i locali sono ampi, l’arredo sobrio e discreto, è facile per le opere d’arte trovare il giusto spazio. Per alcune immagini, poche in verità, non è proprio cosi’, visibilmente sofferenti per una collocazione poco fruibile o non troppo illuminata, del resto l’iniziativa è relativamente recente e le opere in mostra (fra immagini e sculture) sono veramente tante.
In questi giorni al Riparte Café troviamo alcuni lavori di Linda Lieberman, artista scozzese ancora poco nota in Italia. La Lieberman inizia la sua attività come scultrice e, come succede ormai per diversi artisti, trova nella fotografia un valido supporto espressivo per ampliare e rendere più efficace il proprio percorso creativo.
Senza nulla togliere alle sculture sono, infatti, le oltre 30 immagini a caratterizzare l’esposizione, divise fra stampe tradizionali, gelatine d’argento o al platino, e stampe dipinte a mano con colori tenui. Elemento comune a tutte le foto sono le composizioni di pesci o uova su corpi femminili, mai volgari o palesemente mostrati. Sono essenze corporee, astrazioni, in cui le forme si amalgamano e richiamano, nella loro simbologia, l’elemento madre, seme di vita: l’acqua. La natura e il mare ,temi cari all’artista, e la salvaguardia degli stessi dallo sfruttamento, cieco e distruttivo, sono lo stimolo per una ricerca che mette in risalto, con gli elementi più semplici e simbolici, la vita stessa.
Maurizio Chelucci
mostra vista il 23.10.01
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