A Michele Fenzl Menardi, fotografo professionista still life , è dedicata un’ampia mostra alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea di Gradisca d’Isonzo.
Nelle opere di questo artista non vi è colore. Ma nel suo personalissimo bianco e nero è silente anche il bianco. Sono invece infinite, e molto raffinate, le tonalità di nero e grigio presenti nelle sue opere. Queste dense tonalità degradano le une verso le altre sempre molto lentamente, ad evitare bruschi contrasti che le separino. Con un’eccezionale tecnica, l’autore riesce a dipingere le sue immagini di ombre e sottili giochi di luce, conferendo in questo modo ai soggetti fotografati una nuova corporeità, calata in un’atmosfera estremamente silenziosa, satura di nebbie e profumi femminili.
Anche se Michele Fenzl Menardi propone soggetti paesaggistici e nature morte, in quest’esposizione sembra che una particolare attenzione sia stata dedicata allo studio del corpo. Nudo. Femminile. Tramutato in nuove forme abbinandolo a vari oggetti come lacci, foglie o pellicole trasparenti. I corpi femminili, così ritratti, divengono molto narrativi e poco erotici. Comunicano pensieri nascosti ed esperienze a lungo meditate e sentite.
Fenzl Menardi oltre alla vignettatura utilizza, al fine di interpretare e ambientare i suoi soggetti, anche la sfocatura. L’attenzione di colui che guarda viene implicitamente dirottata solo su alcune parti dell’immagine, mentre tutto il resto pare solo sfiorato dallo sguardo. Ma ciò che non si cattura si sente. Il respiro della fotografia pervade anche i punti celati e le ombre più pesanti.
Le immagini di questo artista sono molto complesse e spesso difficili da interpretare. Per comprenderle non è sufficiente guardare, bisogna percepirle emotivamente.
elena londero
mostra vista il 19 settembre 2002
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