Il Cancello è nato da poco più di un anno, ma ha le idee chiare: Matteo Musso, che ha ideato questa nuova realtà espositiva genovese, porta avanti con entusiasmo sincero il progetto di creare un dialogo tra il grande pubblico e l’arte contemporanea. Di contribuire a colmare il desolante gap che separa artisti e addetti ai lavori da un resto del mondo che spesso identifica con la figurazione, magari di mediocre qualità, l’idea di un’arte apparentemente più comprensibile e rassicurante.
Perciò, Musso privilegia autori estremamente validi e capaci di un linguaggio innovativo, ma allo stesso tempo pittori e scultori che scelgono tecniche non di rottura, dove comunque è possibile distinguere una tela e un intervento pittorico e identificare una struttura formale se non tradizionale almeno ‘riconoscibile’.
Opere di confine, che associano il sicuro valore storico e artistico alla gradevolezza estetica, che non spaventano i non iniziati ai nuovi linguaggi dell’arte che purtroppo possono apparire ostici ad una prima lettura superficiale e interrompere il fragile dialogo tra arte e pubblico.
Una scelta precisa, che può essere condivisa o no ma che certo connota la Galleria in modo nitido, propositivo.
Una scelta che ritroviamo coerente nella mostra che inaugura la nuova stagione espositiva, dedicata a quattro grandi nomi dell’arte contemporanea: Afro, Baj, Kostabi e Salvo.
Tra le opere esposte, spiccano tre acquerelli di Afro : vivaci ed immediati, sembrano trasmettere nell’impeto del gesto la gioia della creazione pittorica.
Sono molto suggestivi anche gli “Specchi” di Enrico Baj , ironico come sempre e straordinariamente lieve, poetico, nel suggerire che esiste un oltre, nel quale avventurarsi come Alice.
Gli oli e i pastelli di Salvo , autore che rivendica la scelta di un fare pittura tradizionale a far da contraltare alle nuove tecnologie, rappresentano mondi lirici e surreali.
Kostabi è un nome ricorrente nelle iniziative del Cancello: una collaborazione intensa, che sarà coronata a novembre da una personale con opere dedicate a Genova, realizzate espressamente per l’occasione.
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