Virginia Cafiero gioca con carta, acqua e varie tracce della natura. Come una strega moderna, cattura erbe preziose di colori vivaci e petali di fiori, mescola e agglomera materiali diversi entro la gabbia densa delle fibre di cellulosa. Imprigiona creature effimere nell’eternità del foglio di carta bianco e freddo come neve, le congela e protegge dal passare del tempo.
Le sue carte compongono forme oniriche e seducenti, rifratte nelle cromie composite come le magie effimere del caleidoscopio che intitola la mostra e ancora proiettate a strati, con trasparenze ed effetti luminosi che ne moltiplicano le suggestioni.
Virginia Cafiero non usa fiori e foglie come meri materiali pittorici, come strumenti: sembra piuttosto esserne implicata con l’interesse dello studioso e la passione dell’alchimista, che mescola essenze come lettere della cabala alla ricerca di un ineffabile imperscrutabile fine.
Forse alla ricerca di un’armonia tra uomo e natura, continuamente evocata dal ricorrere dei temi e dei materiali che diventano ingredienti di una ricetta, o
Un’armonia riprodotta nel gesto che fa nascere le belle carte di Cafiero, opere essenzialmente legate al tatto, all’atto dell’impastare come una moderna, materna Cerere mondi puliti e nitidi che ospitano i propri elementi entro soffici sfondi candidi, incontaminati.
Scrive di lei Giannina Scorza che “esegue feconde, fervide ‘icone’: che narrano e testimoniano il turnare e le trasmutazioni naturalistiche; emblematiche “tessiture”, tropici fogli e telai di matrice collagistica, severe e propiziatorie installazioni circonfuse di fasci di luce. I suoi lavori sono “intrecci”, tra specie vegetale, minerale, animale e trame – orditi, sedimenti, tracce, graffiti e dettami culturali: suadenti viluppi di verità ed astrazione, limpidezza e cripticità, nitidezza e codice, mito e reperto, ancestralità ed attualità, universalità e proprio vissuto .”
I lavori di Virginia Cafiero, già esposti a Genova al Museo delle Forme Inconsapevoli “Claudio Costa ”, da Satura nel 2001 e alla Libreria del Ducale in occasione di Euroflora, sono stati recentemente alla rassegna Kunst / Stein und Textil di Emmendingen, in Germania, alla X Biennale di Poesia di Alessandria, al Centro Studi Pavesiani a S. Stefano Belbo in provincia di Cuneo e al Collège Jacques – Cartier di Chauny, in Francia.
In contemporanea, come di consueto, gli spazi dell’Associazione Culturale Satura ospitano altre due mostre: una personale di Angelo Biso e “L’impenetrabile Sguardo Della Vita”, di Tommaso Guarino .
valentina caserta
visitata il 26 ottobre 2002
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…