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Sì, in momenti come questi i toni concitati del telegiornale non sono il massimo, bisogna riflettere. Non voglio essere ingeneroso dicendo che mi fa più paura la gente e le sue reazioni degli attentati, ma di sicuro una cosa che non riesco ad accettare è come potrebbero cambiarci. Il perdere l'umanità, che a volte richiede serenità.
C'è pure il sospetto che qualcosa sia orchestrato e la sicurezza un colabrodo, ma ormai il cospirazionismo è anch'esso paccottiglia pop Kitsch di cattivo gusto, ansiogena e reazionaria. Soprattutto rassegnista, questo è il peggio, accompagnata non dal dialogo, ma dalla presunzione di dire "io mi sono svegliato".
Tutto sembra concorrere al voler dire che non ci si integra o almeni ci si cosmopolitizzi, che sarebbe meglio e più sano, nemmeno dopo generazioni.
Ma sono i soliti alberi che cadono che fanno rumore.