Categorie: Il fatto

Il “grande successo” di Trump |

di - 14 Aprile 2017
Donald, ma che diavolo vuoi dimostrare? Che la tua “America” è ancora la potenza più forte del mondo? Bando alla politologia, Mister Trump ha sorpassato il limite. Il limite di un’idiozia che non conosce confini. E infatti la sua più-grande-bomba-non-nucleare l’ha fatta esplodere – come atto dimostrativo – in Afghanistan. La dovevano provare su un sistema di tunnel dell’Isis. Potevano dimostrarci quanto sono forti buttandola nel deserto del Nevada, o in un campo dell’Ohio. Viene in mente Chirac, l’ultimo Presidente francese che faceva i test nucleari nell’atollo di Mururoa, finiti vent’anni fa. Ah no, pardon, Trump lo fa per “difendere” dal terrorismo internazionale. E inneggia ad un “nuovo grande successo”.
Ci deve essere davvero del patologico nella percezione del Presidente, e anche dei suoi fedelissimi, così come c’è nelle intenzioni nucleari della Corea del Nord, così come nell’avvertimento di Trump alla Cina nel “fare la cosa giusta”, così come nell’unione civile tra Russia (potenza in declino) con gli States. Insomma, per chi non l’avesse capito il gioco del risiko mondiale sta facendo passi avanti. Peccato che, come direbbe qualcuno, la storia sia sempre la stessa.
Sganciata nel distretto di Achin, vicino al confine con il Pakistan, in un’area montuosa e scarsamente popolata, pare che l’esplosione delle 11 tonnellate di tritolo sia stata così potente da essere udita anche in due distretti confinanti, e che abbia provocato la morte di molti militanti dello Stato Islamico ma nessun civile, stando all’intellighenzia americana.
Ma pensa un po’. Volete sapere, poi, quanti sembrano essere i militanti dell’IS nella zona? Circa 600. Una bomba in grado di far fuori mezza New York, insomma, usata per colpire un formicaio. Il Comando centrale americano ha diffuso una nota su Twitter ribadendo l’uso della bomba Gbu-43 nel bombardamento aereo di un complesso di tunnel dello Stato Islamico in Afghanistan, spiegando che l’azione rientra nelle “misure in corso per sconfiggere l’Isis in Afghanistan nel 2017”, il sedicesimo anno di guerra. La più cretina, inutile, mediatica-dimostrativa e dispendiosa che sia mai stata messa in atto.
Auguri a tutti, da est a ovest. Il mondo, evidentemente, è ben poco cambiato. (MB)

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