Il 25 novembre nella sua città natale è morto Giacomelli, poeta del B/N, maestro del reportage neorealista.
Era nato nel 1925 a Senigallia, nelle marche, dove ha sempre vissuto e lavorato.
Era un fotografo atipico, lontano dagli schemi, un’artista, che nei suoi lavori rappresentava l’essenza dell’immagine, spesso elaborata fino a farla sembrare un tratto di china, un graffito su una pagina bianca.
Foto cariche di sentimento, specchi di emozioni spesso condivise durante i lunghi periodi di realizzazione delle immagini.
Mario era un tipografo, un lavoro iniziato da giovane che lo porta a rilevare la tipografia in cui era impiegato e che ha gestito fino all’ultimo, ma il suo era un cuore d’artista, e sarà la fotografia (dopo alcune esperienze pittoriche) il suo strumento espressivo che gli permetterà di modellare la materia e trasmettere la sua interpretazione del quotidiano.
Tanti diventano grandi quando ci lasciano, lui lo era già!
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Librairie Courant d’Art
Si ringrazia Fulvio Bortolozzo Editore che ha gentilmente concesso la foto d’apertura.
Maurizio Chelucci
[exibart]
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Un grande maestro che ha reso nobili le cose che, prima di lui, non lo erano!
Credo sia doveroso rendere in qualche modo omaggio ad una figura che ha fatto della poesia la propria musa. Un animo così delicato e semplice è solo indice di intelligenza. Giacomelli è presente con il profumo delel sue foto.
La ringrazio per l'articolo da Lei scritto su mio zio:mia madre,Jole Giacomelli,ed io apprezziamo molto coloro che rendono omaggio
Sono il nipote di Mario.
Insieme a mia madre,Jole Giacomelli,La
ringraziamo per il Suo articolo.
Sono