Nulla è come sembra. L’immagine di una pianta, di un’ala di farfalla, di uno stormo di fenicotteri. Non sono semplici rappresentazioni, ma l’espressione di un’essenza. In questa personale Giuseppe Restano (1970 Grottaglie, Taranto) dedica la propria attenzione a tre soggetti che, nelle numerose tele, riproduce con lievi variazioni. Giocando con i differenti formati, ricrea un ambiente naturale: dai palmizi mossi dal vento al rapido e impercettibile battito d’ali delle farfalle, fino ad un gruppo di eleganti fenicotteri rosa che si staglia all’orizzonte.
Nelle sale della galleria domina il silenzio, che sembra venire interrotto, a tratti, solo da una leggera brezza. Le opere di Restano paiono comunicare movimento, una sensazione dovuta alla tecnica usata dall’artista che, scomponendo in più linee, disposte in gradazione cromatica, il contorno delle immagini, riesce a staccarle dal fondo. Capacità, gusto compositivo e sobrietà contraddistinguono il suo lavoro, che solo apparentemente vuole rappresentare la natura.
Se la sensazione che si prova di fronte a queste opere è di rilassante tranquillità, di riposo, come se chi osserva si trovasse in un’oasi nel deserto, ad uno sguardo più attento si avverte una sensazione disorientante. Solo per affinità infatti si deduce che in alcune opere siano state prese, quali referenti, ali di farfalla. Mai complete, ma evocate sempre e soltanto attraverso particolari, le farfalle sono trattate come astrazioni: un insieme armonico di linee e curve con colori delicati e accattivanti.
Agli altri soggetti l’artista arriva addirittura ad assegnare uno sconcertante fondo bianco. A piante, foglie e palmizi non viene associato un contesto. Né un cielo azzurro, né dune di sabbia e neppure altra vegetazione. Sono elementi isolati che dichiarano con coraggio, e anche con un pizzico di vanità, le proprie forme, senza distrazioni. Un’operazione di decontestualizzazione che comunica la necessità di scollare un elemento da un tutto, di astrarlo e trasportarlo in una dimensione concettuale.
Non è un ambiente naturale particolare, riconoscibile, dunque, l’oggetto di analisi dell’artista, quanto l’evocazione di un’anima. Quella mediterranea.
articoli correlati
Giuseppe Restano a Monfalcone
Personale di Patrick Hamilton
cristina petrelli
mostra visitata il 28 ottobre 2006
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…