Categorie: marcheabruzzi

fino al 28.II.2010 | Ettore Spalletti | Pescara, Vistamare

di - 8 Febbraio 2010

Sono le stanze di un ottocentesco
palazzo ad accogliere il visitatore in un luogo dell’arte contemporanea dove la
cura e la passione per arditi linguaggi avvolge le opere. Espressioni creative
che si fondono nello spazio e in esso si materializzano.
La storia di questa “mostra nella
mostra” – dove ci sono opere di artisti come Toderi, Bartolini, Kosuth, che Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, Pescara, 1940)
ha voluto con sé nella condivisione di una poetica dell’arte – vede l’iniziale
presentazione di un film sull’artista abruzzese diretto da Corsicato e la presentazione di un elegante
libro fotografico che ricalca la grande personale tedesca di Kleve.
I lavori di Spalletti sono cosĂŹ
calati in uno stimolante contesto, fra un lavoro di Zorio e uno di Cucchi, che dipinge una stanza con un
esclamativo rosso pompeiano e due piedi ispirati all’iconografia giottesca. La
relazione è con il grande titolo bianco, un ironico Ti Giotto, con riferimento a un’emittente
locale. E quella stanza, con Frammento Zero, grande stampa fotografica
ritoccata sul vetro da un’installazione di Puppi: una porta semiaperta sulla spiaggia,
da cui si intravede il mare, in una dissonante spazialitĂ . Metafora delle
possibilità-altre, cui si può andare incontro, se apriamo le maglie della mente.
O, quel tavolo e quegli scaffali, un lavoro di Garutti, che nega al fruitore la sua
caratteristica eclatante. PerchĂŠ, solo di notte, quando le luci sono spente, i
mobili, ricoperti da una vernice fosforescente, si illuminano. Ed è il titolo a
regalare un’immediata emozione: Cosa succede nelle stanze quando gli uomini
se ne vanno?


Poi, Sotto il tavolo (1997) di Spalletti, uno spazio
che vive in una dimensione di sacralità e si offre come un’opera che dialoga col
fruitore, per rassicurarlo: immerso totalmente nell’azzurro, colore principe
fra i colori, che Spalletti introietta dalla sua terra d’Abruzzo. Le sue
monocromatiche “tele”, fra pittura e scultura, con una sottile impronta di
Spazialismo e fors’anche di Minimalismo. Eppure quella foglia d’oro, stesa
sulle smussature angolari e oblique, conferisce qualcosa di diverso ai suoi
lavori e porta alla memoria l’opera dei grandi padri dell’arte italiana. E il
colore, protagonista delle sue opere, è un impasto di pigmenti cromatici, nati
da una sapiente miscela col bianco, che assume – anche nelle tonalità dei rosa
e dei grigi – un chiarore, un alone di preziosità senza uguali.
La sua è la ricerca di un linguaggio
puro, di un’essenza radiosa. I quadri, che vivono nella dimensione di un
significato originario, si muovono, si staccano dalla parete come per andare
incontro a chi si nutre di questa “insostenibile leggerezza dell’essere”. Per rendere irripetibile ogni
istante, e lo spazio – su cui l’artista stende il colore come se fosse una
cipria – diviene velluto che nasce dalle mani. Il colore polverizzato non è di
superficie; è opera esso stesso, come “freschi pensieri che l’anima schiude
novella
”.

È “creazione” di una madre
materia, evocazione di mondi infiniti, da cui nasce un nulla di quiete e
purezza. Come se niente fosse stato contaminato dal male: perchĂŠ, dice
Spalletti, “la bellezza non ha bisogno di passaggi per essere riconoscibile,
è come quando la mattina svegliandoti, è lÏ, il cielo azzurro
”.

articoli correlati
Spalletti
alla Gnam di Roma

cecilia ci
mostra visitata il 10 dicembre
2010


dal 24 ottobre 2009
al 28 febbraio 2010

Ettore
Spalletti

Galleria Vistamare
Largo dei Frentani, 13 – 65127 Pescara
Orario: martedĂŹ ore
10-13 e 16.30-19.30; mercoledĂŹ ore 16.30-19.30; giovedĂŹ ore 10-13; venerdĂŹ e
sabato ore 16.30-19.30


Ingresso libero

Catalogo disponibile, € 35
Info: tel./fax +39
085694570; info@vistamare.com; www.vistamare.com

[exibart]


Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Ballad for Ten Trees, la performance di Massimo Bartolini a Venezia

Dieci sassofonisti per dieci alberi: Massimo Bartolini ci parla della performance al Parco Internazionale di Scultura di Villa FĂźrstenberg, per…

11 Maggio 2024 14:43
  • Fotografia

Other Identity #111. Altre forme di identitĂ  culturali e pubbliche: Greta di Lorenzo

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ  visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

11 Maggio 2024 12:04
  • Arti performative

While we are here: il programma di Santarcangelo Festival 2024

Danze, riti funebri, rave e pratiche decoloniali e legate all’attivismo: dal 5 al 14 luglio 2024, va in scena la…

11 Maggio 2024 11:04
  • Arte contemporanea

Contemporanea Gallery Weekend, cosa vedere a Roma #2: dal Centro a Testaccio

Una serie di percorsi per scoprire, insieme ad Untitled Association, le mostre e i progetti piĂš interessanti durante i giorni…

11 Maggio 2024 10:00
  • Mostre

Riccardo Arena in mostra a Locarno con GERANOS, Planomenon Dance – Movimento II

Fino al 19 maggio Riccardo Arena espone al Museo Elisarion di Locarno il risultato di una ricerca iniziata nel 2021,…

11 Maggio 2024 9:00
  • Mostre

La figura e la vita di Plinio il Vecchio in un inedito racconto a Como

In occasione delle celebrazioni del Bimillenario Pliniano, fino al 31 agosto, l’ Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e…

11 Maggio 2024 0:02