Categorie: marcheabruzzi

fino al 4.XI.2007 | Luigi Mainolfi | Castel di Lama (ap), Villa Seghetti Panichi

di - 30 Ottobre 2007
L’ombra ben esprime e interpreta il pensiero di un artista che, con il suo lavoro, ha segnato gli ultimi trent’anni di storia dell’arte. Sui fili d’erba del prato si formano sottili e quasi grafici segni neri che si avvicinano, nella loro forma, a quelli frondosi proiettati dall’albero vicino. Luigi Mainolfi (Rotondi, Avellino, 1948; vive a Torino) sceglie di collocare proprio sull’argine del piccolo lago, prossima al salice piangente, la mole leggera e inquietante di Gabbia. Una simbiosi, fra luogo e opera, che diventa segno evidente dell’allestimento di questa mostra. Venticinque opere appartenenti all’intera carriera dell’artista campano, dall’Alatino (1978) alle opere del 2007 come Bandiere e Scosso.
Un contesto d’eccezione messo a disposizione dall’Associazione Culturale Seghetti Panichi che, quale obiettivo programmatico, ha la sensibilizzazione verso la difesa della natura e del paesaggio. Quello della natura e, in particolare, della sua difesa è tema centrale nella poetica di Mainolfi. Sia per l’uso di materiali che da essa provengono -la terracotta, il ferro, la pietra, che mantengono in evidenza il proprio tessuto cromatico- sia per la definizione plastica, che rimanda direttamente a forme animali e naturali. La mostra nasce non tanto come retrospettiva, quanto per ricreare quel connubio originario fra uomo e natura, quella nascita comune. E da sempre l’artista lega la propria poetica a quanto di più atavico e primordiale vi sia nell’esistenza. Ne sono testimonianza opere come Centaura Oro, Colonne di Maggio Arpie, Nozze di Sole e Salerno, Vaso di Pandora, che non si fondono nel paesaggio ma emergono con le loro caratteristiche.
Un aspetto che non si pone in contrasto con l’armonia del luogo, ma che anzi ne sottolinea una delle particolarità più interessanti. In effetti, il parco nasce all’insegna della biodiversità. Progettato tra il 1875 e il 1890 dal botanico e paesaggista tedesco Ludwig Winter, unisce armonicamente gli elementi naturali, dall’acqua alla luce fino alle differenti specie di piante, da quelle tipiche dell’area mediterranea alle esotiche e nordiche. In questo contesto, le opere sono intese come nuovi elementi che interagiscono sia con l’uomo che con l’ambiente. Un risultato ottenuto dall’artista attraverso l’attenta selezione di ogni singolo lavoro, creando un percorso da scoprire lentamente. L’opera viene così a essere chiamata dal luogo, evocata.

Una sinergia che mette in risalto un altro aspetto del lavoro di Mainolfi, la metamorfosi. Una qualità che si concretizza sia attraverso i materiali scelti che nella forma, frutto di ibridazioni. Ne sono esempi Malat, Capretta di Stupinigi, Cervallo Piramide. E la partecipazione totale dell’essere, in carne e sangue ma anche in spirito ed essenza, è stata dall’artista sottolineata nella performance d’apertura. Il corpo nudo di una giovane donna diventa strumento d’iniziazione. Seguendo i suoi spostamenti, fra il parco e le opere, le sue curve e il caldo colore della pelle esaltano l’aspetto sensoriale di quest’esperienza, dove tutte le parti del corpo partecipano. Opere come Tavoli Serpenti, Scala Tamburo, Con Nacchere e Caracas, Dune Seni, Montagne, Elephant ne sono segni evidenti.

articoli correlati
Mainolfi al Filatoio di Caraglio

cristina petrelli
mostra visitata il 23 settembre 2007


dal 23 settembre al 4 novembre 2007
Luigi Mainolfi – Pelle della terra pelle del corpo
a cura di Marisa Vescovo
Borgo Storico Seghetti-Panichi – 63031 Castel di Lama (AP)
Orario: da martedì a domenica ore 12-18
Ingresso libero
Catalogo in mostra
Info: tel. +39 0736818622; fax +39 0736812493

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Sabino de Nichilo, forme di coesistenza: la mostra al Museo Frida di Ascoli Piceno

Vincitore del Premio Sparti 2023, Sabino de Nichilo presenta le sue opere presso gli spazi del Frida Museum di Ascoli…

11 Giugno 2024 17:52
  • Cinema

Come sta crescendo il film festival di Scutari in Albania: ce lo racconta Tea Paci

Giunta alla settima edizione, Ekrani i Artit si conferma come una delle realtà più sorprendenti dedicate alla videoarte nel panorama…

11 Giugno 2024 17:38
  • Progetti e iniziative

Verso Est: a Roma un happening itinerante per riscoprire il territorio

Camminare insieme per scoprire nuove narrazioni del territorio: l'happening di Gianfranco Basso, Paolo Buggiani, Alberto Di Fabio e Alice Schivardi…

11 Giugno 2024 15:10
  • Arte contemporanea

In quattro città italiane gli schermi pubblicitari proiettano videoarte per 24 ore no stop

Due giorni di videoarte no stop, con le opere di 21 autori trasmesse su tutti i maxi schermi digitali di…

11 Giugno 2024 14:10
  • Progetti e iniziative

50 capolavori degli Uffizi sono stati digitalizzati e resi fruibili gratuitamente

Da oggi, sul sito delle Gallerie degli Uffizi, sarà visitabile una mostra virtuale di 50 capolavori della collezione della Galleria…

11 Giugno 2024 13:00
  • Fotografia

Caracas, dal film al libro: viaggio fotografico in una Napoli sospesa

Caracas, il film di Marco D’Amore con Toni Servillo, ispirato al romanzo Napoli Ferrovia di Ermanno Rea, prende vita nelle…

11 Giugno 2024 11:45