White Noise, Frieze Seoul 2023. Photo by Lets Studio. Courtesy of Lets Studio and Frieze
Vi avevamo già parlato del nuovo expansive programme di Frieze Seoul, tra performance dal vivo, film, conferenze e una fitta kermesse di eventi sparsi per tutta la capitale sudcoreana – ben oltre i confini dei booth. A pochi giorni dall’inizio ufficiale, ecco invece tutti i dettagli sugli espositori dell’attesissima terza edizione (4-7 settembre 2024), ancora una volta in strategica concomitanza con Kiaf Seoul. In numeri: oltre 110 gallerie provenienti da 30 Paesi, una bella commistione tra nomi asiatici e internazionali, tra giganti ed emergenti. «Dopo la celebrazione delle comunità creative della città durante le prime due edizioni di Frieze Seoul e in occasione delle biennali concomitanti di Busan e Gwangju», ha dichiarato il direttore Pat Lee, «siamo entusiasti di ciò che settembre, quest’anno, ha in serbo. L’ampia programmazione di Frieze Seoul è destinata a mettere in risalto la vivacità e lo slancio della scena artistica contemporanea coreana».
Sguardo alle sezioni principali. A partire da Galleries, che torna con oltre 80 spazi artistici da tutto il mondo e un’attenzione particolare agli espositori con sede in Asia. Qualche nome? Le coreane Arario Gallery, Gallery Hyundai, Johyun Gallery, Kukje Gallery e PKM Gallery, ma anche DAG (India), The Drawing Room (Filippine), Kiang Malingue (Hong Kong), Galerie Quynh (Vietnam), ROH (Indonesia) e Taka Ishii Gallery (Giappone). Ovviamente presenti i titani internazionali, vedi Gagosian, Hauser & Wirth, White Cube, David Zwirner, Pace Gallery e Thaddaeus Ropac. Ma anche alcuni nomi italiani, da MASSIMODECARLO a Mazzoleni, da Galleria Continua a Robilant+Voena a Cardi.
Non solo. Dopo due anni di ottima accoglienza nella fiera asiatica, torna anche Frieze Masters, a guidarla è Nathan Clements-Gillespie. «Una prospettiva contemporanea unica su migliaia di anni di storia dell’arte», la descrivono dalla fiera, «inclusi oggetti da collezione, importanti maestri del passato e la fine del XX secolo». Con una novità in ottica glocal: quest’anno, Frieze Masters vedrà «una presenza molto più numerosa di gallerie che operano nella regione asiatica», tra cui Asia Art Center, DAG, Liang Gallery, Mizoe Art Gallery, Galerie du Monde e Gallery Shilla (tutti al loro debutto) insieme ai veterani Gana Art, Hakgojae Gallery e Tokyo Gallery + BTAP. Appuntamento al 4 settembre.
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