François Xavier Lalanne, Grand Mouflon de Pauline. Courtesy: Sotheby's
Ancora pochi dettagli noti, ma la news merita un’anteprima. Sotheby’s ha annunciato la vendita di 90 sculture di Claude e François-Xavier Lalanne, l’amata coppia di artisti celebre per quelle opere stravaganti ispirate al mondo animale e naturale. Quando? Nei prossimi mesi, entro il 2022. Dove? Tra i bagliori della Ville Lumière, per celebrare la decennale relazione tra Dior e Les Lalannes. E c’è di più: i pezzi provengono direttamente dalla collezione della figlia Dorothée e comprendono opere uniche, tutte tramandate dai genitori. Esattamente come nel caso di Sculpting Paradise, esatto, la serie di aste organizzata da Christie’s New York a partire dal prossimo novembre, con oltre 250 lotti provenienti dalla collezione della figlia Marie Lalanne. Ma quella è un’altra storia.
La prima occasione per vedere la collezione sarà a settembre, durante la settimana della moda di Parigi, quando i pezzi forti saranno presentati al 30 Avenue Montaigne – la sede storica della Maison Dior, riaperta dopo due anni ristrutturazione. Ma è solo l’ultima tappa di una storia lunga oltre mezzo secolo. Era il 1957 quando Claude e François-Xavier Lalanne furono invitati a progettare gli allestimenti di 30 Avenue Montaigne; cinquant’anni dopo, nel 2007, l’architetto Peter Marino avrebbe commissionato a Claude Lalanne una panchina rotonda Gingko per lo stesso negozio; ancora, nel 2017, Maria Grazia Chiuri ha chiamato l’allora novantenne Claude Lalanne per creare gioielli spettacolari per la sua prima sfilata Haute Couture come direttore creativo di Dior. Nel 2021 è stata la volta della mostra Les Lalanne à Trianon, che celebra il lavoro dello scultore nei giardini del Castello di Versailles, grazie alla sponsorizzazione di Dior. Ed ecco in arrivo la mostra/incanto di Sotheby’s, per annodare ancora oltre i fili.
Qualche anticipazione delle opere in vendita: il Grand Mouflon de Pauline (un mobile bar a forma di pecora), il S’asseoir en Forêt (una panchina apparentemente intrecciata da rami), e poi ancora Taureau (il toro), Requin (lo squalo), Singe Attentif (la scimmia attenta), Double-Banc Tourterelles (il divano a doppia colomba), Banc Williamsburg (la panca Williamsburg), Lampe Singe Allumé (la lampada da tavolo a forma di scimmia). Le stime? Ancora non note, ma tra i risultati più clamorosi ricordiamo la scultura Leopard I, venduta per € 8.3 milioni (Sotheby’s 2021), il Lustre “Structure végétale” aux papillons, passato di mano per € 3.1 milioni (Christie’s, 2021) e certamente il Pomme de Ben, che ha trovato un acquirente per € 4.5 milioni (Sotheby’s 2021). Non resta che attendere l’autunno per nuovi numeri stellari.
Berggruen Arts & Culture presenta, a Palazzo Diedo, un progetto dell’artista tedesco Olaf Nicolai: un’imponente pista di ghiaccio su cui…
Una Birkin rossa, gli orologi più iconici, i bauli da viaggio Louis Vuitton. Ma anche un set completo di carte…
Per l’apertura della Digital Art Gallery, il noto artista turco-americano ci conduce dentro i processi che hanno dato forma al…
Alla Galleria Richter di Roma, la mostra di Giulio Catelli: intimismo e narrazione, per mettere in luce la capacità della…
Materiali e tecniche sono molto più di quello che sono, essi fanno “quasi” parte dell’opera, perché per me ne costituiscono …
Cinque video d’artista in mostra nella storica Villa dei Pignatelli Monteleone, nella periferia est di Napoli: le immagini in movimento…