Un interno della casa londinese di Hotung, con il "Ritratto di Eugène Manet" (1874) di Degas appeso sopra il camino. Courtesy: Sotheby's
400 opere della collezione del defunto Joseph Hotung (1931-2021) fanno capolino sul mercato. Si tratta di antichità cinesi, perfino oggetti del Neolitico, e poi ancora una corposa raccolta di old masters, di dipinti impressionisti – incluso Il Ritratto di Eugène Manet di Edgar Degas, che da solo potrebbe fruttare fino a £ 6 milioni. Sfileranno tutti sotto il martello di Sotheby’s entro la fine dell’anno, tra le sedi di Hong Kong (a ottobre) e Londra (a dicembre). Un mix di lotti incredibilmente eterogenei, eppure sempre ben amalgamati, secondo un gusto che Henry Howard-Sneyd, presidente di Asian Art, definisce «molto in anticipo sui tempi».
Uomo d’affari e filantropo, nato a Shanghai e formatosi tra Cina, Londra e Stati Uniti, Joseph era il figlio dell’imprenditore Robert Hotung, figura estremamente influente nella storia di Hong Kong. Quasi tutte le sue collezioni di giade e delle prime porcellane cinesi blu e bianche sono già state donate al British Museum – giusto per rendere l’idea della qualità museale. E proprio al British Museum, d’altronde, potreste aver sentito il suo nome: c’è un’intera galleria, tra le sale, intitolata proprio a Hotung, esplora le culture della Cina e dell’Asia meridionale attraverso una serie di oggetti magnifici, in un viaggio millenario dal 5000 a.C. fino al presente.
Ed ecco quindi i pezzi forti della sua collezione leggendaria. Su un articolo del Financial Times, Susan Moore riporta che Joseph Hotung la iniziò solo per caso, quando negli anni ‘70, dopo aver perso un aereo a San Francisco, si trattenne in una galleria d’arte fino a innamorarsi di due ciotole di giada. Il resto è frutto di viaggi, anno dopo anno, di ricerca, di una passione per contrasti incredibilmente riusciti, senza limiti tra Oriente e Occidente, materiali, stili, colori. Come quel vaso pesce blu e bianco della dinastia Yuan, stimato oggi tra HK$ 20 milioni e HK$ 25 milioni; la rarissima poltrona con schienale a ferro di cavallo, dinastia Ming, che potrebbe superare £ 1 milione; incantevole la natura morta dello spagnolo Luis Egidio Meléndez, stimata tra £ 500.000 e £ 700.000; e poi la grande opera di Qi Baishi in quattro pannelli, Prosperous Fruits and Flowers, che gli esperti della maison valutano tra HK$ 18 milioni e HK$ 30 milioni. Appuntamento all’autunno con il primo round della vendita, nella sede di Sotheby’s Hong Kong.
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…