Callisto Tanzi nel 2003 (courtesy of Imagoeconomica)
Il prossimo 29 ottobre, al Centro Svizzero di Milano, saranno battute allâasta dalla casa Pandolfini 55 opere della collezione dâex patron della Parmalat Callisto Tanzi, in cui si leggono nomi come Monet, Van Gogh, Renoir, Picasso, Modigliani. Si tratta di una porzione del tesoro costituito da stampe, quadri e sculture finito sotto sequestro dopo il fallimento della societĂ nel 2003. La casa dâaste definisce questa serata âlâevento degli ultimi 50 anniâ ma sâimpegna a divulgare il meno possibile il nome di Tanzi, che non identifica come proprietario. Il nome dellâevento sarĂ infatti âTesori Ritrovati â Impressionisti e Capolavori Moderni da una raccolta privataâ.
Lâasta si presenterĂ divisa in due macro lotti, uno in cui si raccolgono opere locali, di artisti emiliani o parmensi, lâaltro con opere di carattere nazionale e internazionale. Pietro De Bernardi, ad di Pandolfini, dichiara che ci sono giĂ molteplici manifestazioni dâinteresse da tutto il mondo: dagli Stati Uniti, dallâAsia e dallâEuropa, oltre che dallâItalia, arrivano numerose le richieste di informazioni, fotografie e report.
Non câè da stupirsi, considerato che tra queste 55 opere si trova un raro La Falaise du Petit Ailly Ă Varegenvillè di Monet, una Nature morte au citron, Ă lâorange et au verrè di Picasso, stimati entrambi oltre 1 milione di euro, ma anche due opere di Van Gogh e lavori di Manet, Pissarro, Gauguin, Paul Signac, Picabia, Chagall, Mirò, Kandinskij, Cezanne, Magritte e maestri italiani come Balla, Boccioni, Modigliani, Zandomeneghi, Segantini e De Nittis, per un valore totale stimato tra i 6 e gli 8 milioni di euro.
Per quanto vi siano molti interessati dallâestero, alcune opere sicuramente non lasceranno lâItalia: sono Finestra di Dusseldorf di Giacomo Balla (stimato 70 â 100mila euro), Le Poulailler di Francis Picabia (150 â 250mila euro) e Donna con cane di Vittorio Matteo Corcos (80 â 120mila euro), per le quali il Mibact non ha concesso il certificato di libera circolazione ritenendole di âinteresse culturale particolarmente importanteâ.
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