31 dicembre 2021

Legge di Bilancio 2022: tutte le misure e i fondi per la cultura

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Approvata in via definitiva la Legge di Bilancio 2022: ecco tutte le misure che riguardano la cultura, dal rifinanziamento di 18APP all'introduzione del SET, passando per borghi e archivi

Ph. Francesco Pierantoni

Approvata, in via definitiva, con 355 voti favorevoli e 45 contrari, la Legge di Bilancio 2022 che, adesso, attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Una manovra da oltre 36 miliardi di euro e il cui iter non è stato dei più semplici, con due scioperi generali, uno della scuola, per contestare l’assenza di provvedimenti per gli aumenti dei salari del personale scolastico, e l’altro delle categorie CGIL e UIL. Tra le manovre, il rifinanziamento dei bonus energetici per l’edilizia, il taglio dell’Irpef, la lotta alle delocalizzazioni per aziende con almeno 250 dipendenti. Previsto anche il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. 8 miliardi di euro saranno utilizzati per il taglio delle tasse, cinque – e non più quattro – le aliquote per il prelievo fiscale. Molti i provvedimenti per le imprese: 3 miliardi per il Fondo di garanzia Pmi. Via libera allo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25. 4 miliardi saranno destinati per la spesa sanitaria e 3 miliardi per gli ammortizzatori sociali. E per la cultura? Soddisfatto Dario Franceschini: «La cultura è centrale nell’azione di politica economica del governo», ha dichiarato il Ministro. «Dal potenziamento dei fondi per il cinema e l’audiovisivo, alle nuove risorse per contrastare lo spopolamento dei borghi e dei piccoli centri delle aree interne, alle norme per biblioteche, archivi e librerie, ai fondi per la tutela del patrimonio culturale, al sostegno al reddito per i lavoratori dello spettacolo fino alla proroga del bonus facciate, seppur rimodulato al 60% per il 2022, tutti i settori culturali vedono crescere l’investimento e l’intervento dello Stato», ha commentato Franceschini.

La cultura nella Legge di Bilancio 2022

Ecco nel dettaglio le principali misure contenute nella Legge di Bilancio 2022 per i settori della cultura (qui il testo integrale).

Cinema e audiovisivo. Potenziamento industria cinematografica e audiovisiva: +110 milioni di euro
Il fondo previsto dalla Legge Franceschini del 2016 per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo viene incrementato di ulteriori 110 milioni di euro. L’importo minimo annuale del fondo, nel 2016 di 400 milioni di euro, ora partirà da 750 milioni di euro. Il progressivo aumento del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo ha permesso di stabilizzare il tax credit cinema al 40%, una misura fiscale estremamente vantaggiosa che sta attraendo in Italia numerose produzioni internazionali.

18APP: 230 milioni di euro
Viene stabilizzato e reso permanente 18App, il bonus cultura da 500 euro per i neo diciottenni da spendere in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro, di lingua straniera, prodotti dell’editoria audiovisiva, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

Fondazioni Lirico Sinfoniche: +150 milioni di euro
Viene istituito un nuovo fondo per il risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023.

Finanziamento Istituti Culturali: +20 milioni di euro
Le risorse per il finanziamento delle istituzioni culturali vengono incrementate di 20 milioni di euro a partire dal 2022. Grazie a queste misure prosegue la crescita del sostegno statale a favore di istituzioni fondamentali per il nostro paese che vedono, per la prima volta, un intervento complessivo che tocca i 70 milioni di euro annui.

Fondo Cultura: +20 milioni di euro
Viene rifinanziata con 20 milioni di euro, per il 2022 e 2023, la dotazione del Fondo cultura istituito dal decreto rilancio nel maggio 2020 per promuovere gli investimenti sul patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati.

Librerie e Biblioteche: +40 milioni di euro
+30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 per promuovere la lettura e sostenere la filiera dell’editoria libraria. Le risorse sono assegnate alle biblioteche dello Stato, degli enti territoriali e degli istituti per l’acquisto di libri rivolgendosi in modo prevalente alle librerie presenti sui propri territori.
+10 milioni di euro per il 2022 e 2023 per il tax credit librerie, l’incentivo fiscale per sostenere le librerie, soprattutto quelle indipendenti e situate nei piccoli centri.

Fondo Tutela: +100 milioni di euro
A partire dal 2022 viene incrementato con 100 milioni di euro il fondo per la tutela del patrimonio culturale. Uno strumento concreto che, in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, assicura risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale e consente di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio culturale

Archivi: +105 milioni di euro
Al fine di assicurare la conservazione e la fruizione del patrimonio archivistico, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro fino al 2025 per l’acquisto di immobili destinati agli Archivi di Stato e per la realizzazione di interventi di adeguamento antincendio e sismico degli istituti archivistici. A decorrere dall’anno 2022 è inoltre autorizzata la spesa di 5 milioni di euro annui per la locazione di immobili destinati ai medesimi istituti.

Borghi: incentivi per artigiani e botteghe storiche, 20 milioni di euro
Meno tasse per le attività commerciali nei comuni con una popolazione inferiore ai 500 abitanti. Per favorire lo sviluppo turistico e contrastare la desertificazione commerciale e l’abbandono dei territori, i commercianti al dettaglio e gli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, possono beneficiare, per gli anni 2022 e 2023, dell’esenzione dall’imposta municipale propria per gli immobili siti nei predetti Comuni. Per le medesime finalità lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali possono concedere in comodato beni immobili di loro proprietà, non utilizzati per fini istituzionali, ai commercianti e agli artigiani.

Nuovo welfare per lo spettacolo, al via il SET: 20 milioni di euro
Al via il Fondo per il Sostegno Economico Temporaneo – SET, con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro nel 2022 e 40 milioni di euro annui a decorrere dal 2023. Il SET rientra tra le misure previste dal nuovo welfare dei lavoratori dello spettacolo che ridisegna le tutele dei lavoratori tenendo conto delle specificità di un settore in cui il rapporto di lavoro è strutturalmente discontinuo per il carattere oggettivo della prestazione e non per scelta datoriale o del lavoratore stesso. Nell’iter parlamentare e nel ddl collegato spettacolo al Senato saranno incrementate le risorse del fondo e saranno definiti i criteri e le modalità di erogazione del SET.

Bonus Facciate: prorogato al 60% per tutto il 2022
Viene prorogato a tutto il 2022 il ‘Bonus Facciate’. Il credito d’imposta, che per il 2021 è stato pari al 90%, seppur rimodulato al 60%, continuerà a rilanciare il settore edilizio con investimenti per il restauro e il recupero delle facciate di palazzi e condomìni e restituire bellezza alle città italiane.

FUS: +20 milioni
A decorrere dal 2022 il Fondo unico per lo spettacolo viene incrementato di ulteriori 20 milioni di euro superando così i 400 milioni di euro annui. Viene in questo modo potenziato il sostegno finanziario a enti, istituzioni, associazioni, organismi e imprese operanti nei settori delle attività musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante.

PAC – PIANO ARTE CONTEMPORANEA: 3 milioni di euro
MAXXI: 3 milioni di euro
MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH (MEIS): 3 milioni di euro
Sostegno siti e elementi UNESCO: 2 milioni di euro
MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA (Triennale di Milano): 1 milione di euro

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