Categorie: Moda

fashion | Milano chiama Tokyo

di - 26 Gennaio 2007

Un Fashion Show d’impatto, allestito presso il Superstudio Più di Via Tortona, ha visto protagonista una rock-star dall’animo dark. Tra luci blu elettrico e scenografiche nubi di fumo, ha fatto il suo ingresso un essere delle tenebre, una creatura notturna, i cui lunghi capelli rossi rilucevano nel buio e il cui manto in pelle dall’orlo asimmetrico si gonfiava al vento, fittizia ala di pipistrello. Sulle note dello scioccante soundtrack creato da Tomoyuki Tanaka, uno dei più noti dj giapponesi, un esercito di rocker ha calcato la passerella incedendo con passo quasi sfrontato. Tantissimi i capi in pelle, sottoposta ai più diversi trattamenti e alle più diverse lavorazioni, dal patchwork al délavé. Per i capi spalla, sartoriali e accurati, si va dal leather blouson alla giacca da smoking (ovviamente rivisitata in chiave rock’n’roll), portati sulla pelle nuda, oppure sopra la lunga camicia da smoking che arriva fino a metà coscia. I pantaloni sono ora attillatissimi e a vita bassa, portati dentro ai boots costruiti, con dettagli in pelliccia, ora molto ampi: dei panta-palazzo che rassomigliano a lunghe gonne. Tocchi di oro punteggiano la collezione in cui abbondano gli accessori: le croci nere al collo, gli ampi borsoni a tracolla con gli inserti in pelo, nonché un profluvio di teschietti-decoro, declinati anche nella versione in strass: drammatizzazione di un simbolo malefico, con il quale lo stilista gioca a spaventare il suo pubblico. Come in un cerchio, chiude la sfilata colui che l’ha aperta: ma il pipistrello notturno è ora un elfo che strizza l’occhio a certi look di Jamiroquai. Coronato da un importante cilindro, avanza, bastone alla mano, con il suo eccentrico tuxedo in velluto rosso.
Nero totale invece, salvo qualche contrappunto bianco e qualche incursione nella palette dei grigi, per le proposte autunno/inverno 2007/08 suggerite da Masataka Matsumura, anima creativa della maison Giuliano Fujiwara,  l’altro brand based in Tokyo presente nel calendario di Milano Moda Uomo . Nella metafisica location di Corso Italia 21, ha sfilato un uomo ad un tempo concentrato sulla fisicità della vita di montagna e dedito a silenti riflessioni filosofiche. Un contrasto solo apparente, che vede universi tematici in teoria opposti, incontrarsi in modo armonioso: l’uomo a contatto con l’implacabilità di paesaggi naturali estremi è inevitabilmente portato al pensiero introspettivo. I capi spalla sono ora pesanti e strutturati, ora più asciutti ed aderenti al corpo, stretti in vita da cinture. La giacca da smoking è abbinata a t-shirt e leggins in lycra. Il lungo cappotto in maglia si indossa sopra ad un’impalpabile camicia-tunica in seta che arriva fino al ginocchio. Il gioco delle forme si esplicita nel doppio bavero di talune giacche, nella destrutturazione di un frac, nelle sovrapposizioni inusitate e nella variazione delle lunghezze canoniche. I pantaloni sono aderenti o esageratamente larghi alle cosce e si accompagnano ad anfibi di ispirazione militare vintage, portati con i calzettoni in lana a coste, esibiti a mo’ di scaldamuscoli. Mentre gli occhiali danno alla collezione una sensibilità intellettuale e delicata, sono molti accessori che fanno riferimento ad uno stoico spirito militare: dagli gli zaini oversize ai cappelli costruiti. I colli in pelo poi servono per riparare dal freddo delle nevi, evocate anche da certe applicazioni che impreziosiscono alcuni capi spalla. Grazie al sound designer Gak Sato, in lontananza pare di udire il canto del cuculo…

link correlati
www.roen.jp
www.giulianofujiwara.com

marzia fossati

*foto in alto: dalla sfilata di Roen

[exibart]

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