Louis Vuitton Art Deco
Nel 1925, Parigi ha ospitato sei milioni di visitatori in occasione dell’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne, il più grande evento internazionale dopo l’Esposizione Universale del 1900. Tra il fermento di artisti e designer, che presentavano le loro nuove opere, si affermava in quell’occasione una nuova “arte moderna”, ribattezzata nel 1965 Art Deco; uno stile vibrante, geometrico, dai colori vivaci e materiali lussuriosi, che si lasciò alle spalle passato e tradizione per abbracciare un futuro radioso. In occasione del centenario di questo evento rivoluzionario, Louis Vuitton ricorda la celebre presentazione della maison all’evento e inaugura una nuova mostra a Parigi: Louis Vuitton Art Deco, nel cuore dello showroom LV Dream. Attraverso otto sale tematiche e oltre 300 oggetti storici, il brand ripercorre il legame profondo che unisce la maison e questo movimento artistico dirompente, sottolineando il suo impatto sull’eleganza moderna.
Già celebre per i rivoluzionari bauli da viaggio, che accompagnavano con gusto gentiluomini e gentildonne nei loro viaggi, Louis Vuitton visse un periodo di grande crescita e prosperità sotto la brillante guida di Gaston-Louis Vuitton, nipote del fondatore. Fu proprio lui a portare il marchio all’esposizione, conscio della risonanza di cui la sua partecipazione avrebbe goduto. Louis Vuitton accoglieva e stupiva i visitatori della Classe 9, sezione dedicata ai prodotti in pelle, con uno stand elegante e ricercato sui toni del verde e grigio, esponendo prodotti di artigianato raffinato. Una fedele replica di questo stand apre la mostra, e segna simbolicamente l’inizio del viaggio attraverso il lusso e le l’artigianalità . La guida all’esposizione cita infatti: «Le linee delicate, i volumi generosi, l’uso impeccabile dei materiali; sono tutte caratteristiche del gusto inconfondibile di M. Vuitton».
Attratto fin dalla giovane età dall’arte e dal bello, Gaston-Louis Vuitton raffinò il suo gusto personale e istinto creativo durante la sua infanzia ad Asnières. Si affermò in fretta come brillante guida della maison: introdusse per primo collezioni realizzate in collaborazione con famosi artisti e designer dell’epoca, non mancando mai di innovare i suoi prodotti per stare al passo con le grandi rivoluzioni nell’industria dei viaggi, dai transatlantici ai treni di lusso. Bauli per auto, bauli guardaroba e secrétaire per scarpe sono esposti insieme a kit da toletta finemente lavorati e decorati, testamento di come l’impeccabile gusto della Maison non abbia mai smesso di evolvere, influenzando lo stile in tutto il mondo. Nulla veniva lasciato al caso: dall’ideazione e progettazione delle vetrine del famoso negozio, a pubblicità studiate fin nel dettaglio, la mostra ripercorre anche l’estro e l’attenzione al dettaglio del grande designer.
Nell’ultima sala della mostra il viaggio attraverso il lusso volge al termine. Qui, nella sala denominata Beauty In Travel, oggetti d’epoca degli anni ’20 si mescolano a pezzi contemporanei, delle ultime collezioni del brand, ispirate alla frizzante era del jazz all’architettura Art Deco di New York; prova concreta che la stretta relazione di Louis Vuitton con questo movimento artistico prescinde dal tempo, e continua ad essere una delle cifre stilistiche distintive della maison.
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