Categorie: napoli

Fino al 12.I.2013 | Eulalia Valldosera, We Are One Body | Napoli, Studio Trisorio

di - 9 Dicembre 2012
La riflessione sulle dinamiche conscie e inconscie che attraversano la contemporaneità trovando esito nelle pratiche soggettive e collettive, è la metodologia che muove la ricerca di Eulalia Valldosera (1963). “We are one body” è il riconoscimento, necessario alla messa a fuoco di problematiche di assoluta attualità, dell’urgenza di ripensare la possibilità di uno sviluppo che sottolinei, anche attraverso le differenze, un processo includente. “Un solo corpo” ha la perentorietà di un’affermazione e la grazia di una richiesta, di un invito a partecipare, quasi un’invocazione appena sussurrata a sentirsi parte di un sentimento comune.

L’artista catalana declina la sua poetica operando una ricerca analitica capace di categorizzare dei singoli frammenti, si muove tra sociologia ed antropologia nel tentativo di individuare le singole identità che caratterizzano la società. I lavori che abitano gli spazi della galleria scandiscono i passaggi che dal singolo generano il collettivo, l’individuazione di un processo di crescita connaturato al progredire di un corpo unitario. Così si parte dall’installazione Mother&Father, ricostruzione architettonica di una stanza da bagno, luogo privato per eccellenza, depositaria delle identità di uomo e donna, o diversamente di padre e madre. Questa dialettica dell’opposto, del contrario che è forma segreta ed altera di reciprocità, è connotata da una separazione spaziale e cromatica, giallo, sinistra (uomo), blu, destra (donna), e da una serie di oggetti feticcio (lame, chiavi, beauty case, trucchi) che individuano i due principi. Lo specchio che unisce, simbolicamente e materialmente, le due identità è il teatro della proiezione di immagini che ricostruiscono in una sorta di rito formale le relazioni tra i due elementi.
Il processo creativo dell’opera, che coincide con la vita, trova soluzione in un angolo dello spazio nell’evoluzione degli “oggetti neonatali”: crescita dell’individuo come crescita della società. La serie fotografica Family Ties rende tangibile iconograficamente le ombre precedentemente evocate; si tratta di un almanacco tipologizzato del concetto di famiglia, sorta di comparazione tra la classica struttura chiusa e la moderna fluidità di legami allargati ad una più ampia polifonia. In serrato dialogo con le Family Ties appare Do ut des, una mensola che ospita una natura morta alchemica (libri, bicchiere con un dente, provetta con del liquido rosso, bottiglie di plastica e vetro), simbolo delle energie che agitano l’individuo creando gli archetipi per una coscienza collettiva. Con l’installazione “We are one body” la ricerca raggiunge il suo climax, lo spazio pubblico diviene l’arena dell’agire comune; sulla superficie di un vecchio orcio di terracotta scorrono le immagini delle recenti manifestazioni di rivolta ad Atene, la contemporaneità trascende in mitologia ed in essa trova la coscienza di un’unità di cui riappropriarsi.

Massimo Maiorino
mostra visitata il 27 novembre 2012

dal 25 ottobre 2012 al 12 gennaio 2013
Eulalia Valldosera, We Are One Body
Studio Trisorio
Riviera di Chiaia, 215 – (80121) Napoli
Orari: da lunedì a venerdì 10-13.30 / 16-19.30, sabato 10-13.30
Info: tel/fax: 081414306, info@studiotrisorio.com, www.studiotrisorio.com

Articoli recenti

  • Danza

Ma a che serve la luce? Virgilio Sieni traduce la poesia di Pasolini in danza

Nella sua ultima coreografia, Virgilio Sieni si ispira all’emblematica domanda tratta dalle poesie Pier Paolo Pasolini, per una riflessione sulla…

16 Dicembre 2025 11:30
  • Design

Nella poetica visiva di Joao Machado, il manifesto diventa opera d’arte

Il museo MUDE di Lisbona dedica una retrospettiva al mitico graphic designer portoghese João Machado, punto di riferimento del settore…

16 Dicembre 2025 10:30
  • Arte contemporanea

Italia e Cina, la distanza è solo apparenza: intervista doppia a Bramante e Pozzi

Una mostra di Davide Bramante e Luca Pozzi all'ICCF di Pechino, a seguito di una residenza in Cina, apre una…

16 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Una pista di ghiaccio in un palazzo veneziano: Olaf Nicolai riflette sul nostro tempo

Berggruen Arts & Culture presenta, a Palazzo Diedo, un progetto dell’artista tedesco Olaf Nicolai: un’imponente pista di ghiaccio su cui…

16 Dicembre 2025 0:02
  • Mercato

Il gran finale di Cambi Casa d’Aste, tra moda, design e icone pop

Una Birkin rossa, gli orologi più iconici, i bauli da viaggio Louis Vuitton. Ma anche un set completo di carte…

15 Dicembre 2025 17:57
  • Arte contemporanea

Come nasce il Data Tunnel che apre la galleria digitale di Gorizia: intervista a Refik Anadol

Per l’apertura della Digital Art Gallery, il noto artista turco-americano ci conduce dentro i processi che hanno dato forma al…

15 Dicembre 2025 17:31