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fino al 22.VI.2009 | Carlo Zanni | Napoli, annarumma404

di - 11 Maggio 2009
Tutti in fila indiana. Un iPod, un iPhone, un dvd player e un monitor lcd, sintonizzati e non sincronizzati sul medesimo video. Ma è soltanto apparenza. Le quattro sequenze, infatti, sono diverse. Non solo perché ciascun supporto le restituisce in maniera differente, ma soprattutto perché questo è data cinema. La paternità della definizione e dell’invenzione tecnica è di Carlo Zanni (La Spezia, 1975; vive a Milano e New York), l’artista che da alcuni anni sperimenta una nuova modalità filmica, miscelando tre elementi: il cinema, il web e la computer grafica.
My Temporary Visiting Position From The Sunset Terrace Bar ne è una sintesi. Il tema è introdotto da una locandina che immortala, utilizzando una vecchia foto d’archivio, l’incontro in alto mare tra due navi da crociera. I passeggeri si scambiano saluti in lontananza, ignari del triste destino che di lì a poco vedrà svendute e smembrate le imbarcazioni superlusso. Dunque, protagonista è il viaggio, inteso però nella sua accezione più dolorosa, come migrazione, sradicamento, esilio, perdita d’identità.
Accompagnato da un soundtrack firmato da Gabriel Yared e Gotan Project e dai versi della scrittrice siriana Ghada Samman, lo short movie si finge una ripresa amatoriale dalla terrazza di un bar della cittadina tedesca di Ahlen. Il vociare dei clienti e i rumori delle stoviglie contribuiscono a creare ambient. La camera è puntata sui tetti e su un lembo di cielo. Improvvisamente, uno stormo di rondini – inserito digitalmente in postproduzione – irrompe nell’inquadratura, oscurandola. Infine, una musica inquietante e una zoomata sull’edificio di fronte rivelano le evanescenti sagome d’individui che sembrano in fuga. Stop.

Fin qui tutto normale, se non fosse che proprio quel cielo cangiante al tramonto non è teutonico, ma partenopeo. Rubato a una webcam posizionata in streaming su Internet e innestato sul paesaggio urbano precedentemente filmato. Quelle in mostra sono solo alcune possibili versioni, concluse e archiviate. Mentre, connettendosi al sito www.fromthesunsetterrace.com, ognuno può avere la propria in real time. L’impianto narrativo resta il medesimo, mentre la fotografia si modifica incessantemente.
La veicolazione di flussi di dati, derivanti direttamente dall’uso che gli utenti fanno della Rete, non soltanto crea una partecipazione attiva e attivante nella costruzione del processo e del prodotto artistico, ma offre un numero infinito di “pezzi unici”.
Una forte componente d’imprevedibilità permea la ricerca di Zanni, tant’è che sul prossimo progetto – una scultura dinamica e un film -, commissionato dal Chelsea Museum di New York, l’artista mantiene assoluto riserbo. Ancora in fase di lavorazione, The Shape Of Lives To Come, part #1 è solo vagamente anticipato dal prototipo, appena abbozzato in piccola scala, di una struttura metallica e filiforme, e da una serie di scatti, disposti in dittici per mimare l’azione cinematografica del futuro set.

Chi sarà quel personaggio – interpretato da Fabio Camilli – solo e assorto nel suo studio, apparso anche sulla cover dell’ultimo numero di “Exibart.onpaper”? E quella giovane donna, ossessivamente ritratta sulle pareti? Le risposte alla prossima puntata.

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mostra visitata il 22 aprile 2009


dal 22 aprile al 22 maggio 2009
Carlo Zanni
Galleria Annarumma404
Via Santa Brigida, 76 (zona Maschio Angioino) – 80132 Napoli
Orari: da martedì a venerdì ore 16-19 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0815529169; info@annarumma404.com; www.annarumma404.com

[exibart]

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