Categorie: napoli

fino al 30.IX.2006 | Antonio Serrapica – Petrolio | Napoli, Galleria d’Arte Moderna

di - 15 Settembre 2006

Da un lato il petrolio come evidenza della vanità distruttiva del ventesimo secolo, dall’altro, il petrolio come carbon fossile, testimonianza e luogo di memoria sotto forma di stratificazioni che includono il passato e il futuro delle forme di vita che hanno abitato la terra. “Non c’è petrolio senza scheletro”, commenta l’imputato: un modo per sottolineare la reversibilità tra la vita organica e vita fossile, l’arte come eterno divenire dove il passato viene sempre recuperato per ricreare vita.
Antonio Serrapica (Castellamare di Stabia, 1960) dipana il filo conduttore delle sue opere, cospargendo le tele con uno strato acrilico di nero opaco, i supporti vengono così ricoperti senza pentimenti. Un modo per ricominciare da zero dopo le piogge acide di colori e i grafismi tempestosi esposti nello stesso spazio espositivo sette anni orsù. Le fiammelle che compaiono su tutti i lavori esposti diventano marca autoriale, loghi che notificano il percorso della sua vicenda artistica e biografica come nella cornice della foto che testimonia la sua attività nella galleria milanese di Franco Toselli, fondatore del gruppo Portofranco nel 1997 arricchito dalla collaborazione fruttuosa con la matita di Lisa Ponti. Ed è proprio in quel tratto gaio e fumettoso che ritroviamo la cifra ironica del bulino di Serrapica, come nei bozzetti sul golfo partenopeo oppure nella tela Centro direzionale slippato al petrolio. Perfino quel gregge che pascola su quella collina fiorente appartiene alla Oil Sheep Company grande lobby petrolifera del mondo immaginario dell’artista.
In un pianeta segnato dal consumo e dalla domanda incessante di petrolio. l’arte si impone come divertissement per esorcizzare il fantasma degli intellettualismi e per scacciare la paura di un nuovo conflitto geostrategico: dai fornelli al petrolio con angoli cottura, alle biciclette al petrolio, passando per le buste in plastica biodegradabile incollate al supporto, sempre rigorosamente nero.

Le opere esposte nelle galleria di Pino Cinquegrana confermano anche l’interesse di Serrapica per la documentazione realistica, laddove il mezzo fotografico si configura come supporto funzionale all’invenzione pittorica che ricopre le immagini. Da segnalare anche il ritorno della fetta d’anguria vero e proprio feticcio nella poetica dell’artista. Ironia vincit omnia, come da copione.

giuseppe sedia
mostra visitata il 7 settembre 2006


Antonio Serrapica – Petrolio Dal 11 maggio al 30 settembre 2006
Napoli – Galleria D’arte Moderna Via Francesco Crispi 31 (80121)
orario: lun_ven 10-13 e 16-20: Ingresso libero
per informazioni e prenotazioni +39 081681414
galleriadartemoderna@fastwebnet


[exibart]

Articoli recenti

  • Premi

Mellone Art Prize, a Milano la mostra dei dieci artisti finalisti

Al Museo Leonardo da Vinci di Milano, la mostra dei dieci artisti finalisti della seconda edizione del premio istituto per…

7 Maggio 2024 16:43
  • Architettura

Intelligens: presentato il tema della Biennale di Architettura 2025

Carlo Ratti ha presentato il titolo e il tema della 19ma Biennale di Architettura di Venezia, che aprirà a maggio…

7 Maggio 2024 13:43
  • Attualità

Me Too: L’Origine del Mondo di Courbet imbrattata al Pompidou Metz

Due attiviste di Me Too imbrattano cinque opere d’arte, tra cui L’origine del Mondo di Gustave Courbet e Genital Panic…

7 Maggio 2024 10:31
  • Mostre

Lucas Memmola, pittura tra i meandri del contemporaneo: la mostra alla Galleria Tiziana Di Caro, Napoli

Negli spazi della Galleria Tiziana Di Caro, a Napoli, va in scena il compendio pittorico di Lucas Memmola, una rivisitazione…

7 Maggio 2024 10:00
  • Attualità

Cultura, 13 milioni di Euro assegnati senza bando: in Sicilia è protesta

Leggi ad hoc per finanziare i progetti speciali dei pochi, soliti noti: 103 realtà siciliane della cultura, rappresentate da Gli…

7 Maggio 2024 8:57
  • Mercato

Dall’asta al Prado: il Caravaggio riscoperto va in mostra a Madrid

Aveva destato scalpore tre anni fa, rischiava di andare in vendita per appena € 1500. Adesso il suo nuovo proprietario…

7 Maggio 2024 6:08