24 settembre 2004

architettura_biennale 2004 Metamorph Venezia, Arsenale

 
Per molti è già la Biennale del professore. Orchestrata con mano sicura e il piglio dell’umanista da Kurt W. Forster. Dopo il post-modernismo cosa c’è? Metamorph investiga l’architettura contemporanea nelle sue nuove direzioni di ricerca. Forse farà storia…

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Dopo la biennale dell’artista –Massimiliano Fuksas– e quella del critico –Dejan Sudjic, questa qui –tutt’ora in corso- è già la Biennale del professore, o –ancora- la biennale del futuro dopo quella del presente (la scorsa edizione, Next)… La speculazione su coloriti giochi di parole che possano illustrare, con la potenza di un aforisma, il carattere di una così ampia manifestazione, è già celebrata. Ora che la mostra è aperta passiamo a discuterne concretamente.
Da anni ormai la Biennale è come un termometro, misura l’attualità dell’architettura, più che i presunti passati o futuri. Questa volta torna a farlo con una lettura fortemente impostata, come non si aveva da varie edizioni, sia di architettura che di arte.
La cosa risulta interessante, al punto da chiedersi se, in aggiunta a Metamorph -allestita all’Arsenale- ed alle “risposte” dei padiglioni nazionali, gli altri eventi fossero realmente necessari. L’immensità di questa Biennale, che ogni anno cresce, si arricchisce infatti di un’ampia e interessante rassegna sull’architettura per le Concerts halls, di tre dossier fotografici, di una mostra parallela sulle Città d’acqua, e di varie installazioni-evento (Episodes).
Eisenman Architects Ciudade de Cultura de Galicia Santiago de Compostela, Spain, 1999
Metamorph
investiga l’architettura contemporanea nelle sue nuove direzioni di ricerca. Potrà essere una mostra – manifesto, se riuscirà ad etichettare qualche nuova tendenza, ma questo lo decideranno gli storiografi. Sicuramente conferma la chiusura del fenomeno decostruttivismo lanciato dalla mostra al MoMa nel 1997. Di fatto riprende, e amplia, gli assunti di un’altra mostra fondamentale, curata da Terence Ridley al MoMa nel 2000.
Dei cinque settori selezionati da Kurt W. Forster, almeno tre rappresentano tendenze nuove del fare architettura, ed i rimanenti individuano tipi di occasione per la ricerca.
Surfaces e Atmosphere sono nomi nuovi per le ormai note tendenze dell’architettura nell’era dell’informatica. Interessante è la capacità di ampliare i confini di tali definizioni oltre la semplice identificazione in blob o prismi miesiani, in una rassegna di ampia attualità.
PTW Architects National Swimming Centre, Beijing Olympic Green Beijing, China, 2004-2006
Il Leone d’Oro al progetto di Kazuyo Seijma sembra rimarcare la nascente supremazia della tendenza miesiana su quella neo-organica. Ma l’intera sezione Topography potrebbe ribaltare il verdetto. I blob e il decostruttivismo stanno gradualmente recuperando naturalità, in una tendenza che la critica ancora non usa evidenziare, ma che di fatto si manifesta trasversalmente in opere mimetico / land di molti maestri contemporanei.
Transformations e Hyper-projects guardano a due nuovi tipi di opere architettoniche e, tra le righe, finiscono per individuare la nascita di modi progettuali specifici per nuove istanze della contemporaneità.
Come già nelle precedenti edizioni, il simbolo del tema proposto è rappresentato chiaramente nella scelta del Leone d’Oro alla carriera. Se Paolo Soleri era less aestetic more ethics, e Toyo Ito era next, ora Peter Eisemann è metamorph. Già Charles Jencks lo aveva eletto a simbolo dell’evoluzione nell’architettura del “Jumping Universe”; tutta la sua ricerca lo conferma, ed il progetto per la Città della Cultura in Galizia, lo lancia oltre.

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Intervista a Kurt W. Forster
La precedente Biennale di architettura

Marco Felici
mostra visitata il 10/11/12 settembre 2004


Direttore Kurt W. Forster
Sedi espositive Arsenale (Corderie e Artiglierie)
Inaugurazione e Premiazione Giardini della Biennale10 settembre 2004
interviene Peter Greenaway
Apertura al pubblico12 settembre – 7 novembre 2004
ore 10.00 – 18.00 (tutti i giorni)
Informazioni Ufficio Stampa:
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Ufficio Promozione Pubblico e Gruppi mail infogruppi@labiennale.org
Tel. 041 5218828
Biglietti Intero: 12 €
Ridotto: 10 €
Under 26 e studenti: 7 €
Gruppi (min. 10 persone): 10 € (prenotazione obbligatoria)
Gruppi studenti (min. 10 persone): 6 € (prenotazione obbligatoria)
Formula “family” (2 adulti e 2 ragazzi under 14): 30 €
Ingresso fino ai 6 anni: gratuito
Prevendita telefonica e su Internet Prevendita telefonica per singoli: Tel. 041 2719020 con bonifico bancario, vaglia postale, carta di credito (diritto di prevendita €1)
Prevendita telefonica per gruppi: prenotazione obbligatoria Tel. 041 5218828 con bonifico bancario, vaglia postale, carta di credito (no diritto di prevendita)
su Internet: biglietteria ondine
Prenotazioni dall’estero ART CITIES IN EUROPE
Tel. +49 7531 90730
Fax +49 7531 90735
e-mail info@artcities.de  
web www.artcities.com
Come raggiungere la mostra Linee ACTV 1/51/61/82/41 da Piazzale Roma e Ferrovia
fermate: Arsenale; Giardini
Servizi per il pubblico info point
presso Padiglione Venezuela ai Giardini
Visite guidate
min. 10 persone, prenotazione obbligatoria (info Tel. 041 5218828, e-mail infogruppi@labiennale.org )
Didattica – Progetto Educational
min. 10 persone, prenotazione obbligatoria (info Tel. 041 5218828, e-mail infogruppi@labiennale.org )
Bookshop
Arsenale, Porta Duca d’Aosta
Giardini, Padiglione del libro Stirling
Catalogo
ediz. italiana: Marsilio (3 volumi) 50 €
ediz. inglese: Rizzoli New York (3 volumi) 75 $


[exibart]


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