21 aprile 2008

Cercasi volontari. Per morire in pubblico, in un’opera di Gregor Schneider…

 

di

Gregor SchneiderLui non è certo nuovo a far parlare di sé per le sue opere, su tutte basti ricordare Cube, installazione dedicata alla Kaaba, la pietra sacra dell’Islam nel luogo più segreto della Mecca, che avrebbe dovuto essere installata a piazza San Marco in occasione della 51° Biennale di Venezia. Ora – come rivela The Art Newspaper Gregor Schneider si prepara ad una nuova provocatoria operazione, cercando dei volontari disposti a morire in pubblico come componenti della sua opera. Una clinica privata di Düsseldorf avrebbe già acconsentito a contribuire per il reperimento dei “protagonisti”. “Voglio mostrare nella mia opera una persona che muore naturalmente – ha dichiarato Schneider al periodico -, oppure qualcuno che è appena morto. Il mio scopo è mostrare la bellezza della morte”.

[exibart]

24 Commenti

  1. una persona a me molto cara sta morendo lentamente…vi assicuro che non c’è niente di bello…
    Gregor, tu come Abacuc…andate a zappare la terra!

  2. Improvvisamente mi sento artista anch’io: cerco volontari da prendere a calci nel sedere in piazza del Popolo a Roma per far comprendere la condizione dell’uomo moderno… mamma mia che pensiero profondo… sono spossato dalla riflessione che mi ha portato a partorire un’idea come questa… a’ Gregore ma chi te c’ha mannato?!?

  3. ..la bellezza della morte?
    la morte è affascinante di suo ma proprio perchè è morte..lasciamola dove sta…perchè se poi qualcuno muore veramente, l’arte non ce lo restituisce…

  4. Fra, la tua idea tocca una corda sensibile della mia anima, sono restato tutto il giorno in silenzio a meditarne.
    Mi offro volontario, ti prego, prendimi a calci nei maroni e fammi riflettere sulla condizione dell’uomo moderno.

  5. il problema è che personaggi come gregor “ce li abbiamo mannati noi”!!

    e per noi intendo questa società che rincorre la ribalta a tutti i costi, che sputa parole come fossero mele marce, che è divenuta la caricatura di se stessa.

    sono certa che se gregor farà la performance avrà dei media che lo lanceranno, dei critici che lo osanneranno, degli spettatori pecoroni che guarderanno…

    yris

  6. ma c’è anche qualcuno che lo paga?
    e pensare a quanti veri artisti inconsiderati ci sn tra le pieghe del mondo…
    Và a lavorare, Gregorio!
    ps. in galera quelli della clinica!

  7. E’ un modo squallido per far parlare di se’! La morte è un processo naturale, fa parte del nostro percorso di eeseri viventi. Non c’è niente di più banale e sciocco. Perchè non proviamo a dar voce alla nostra fantasia e raccontare qualcosa di nuovo? Qualcosa che ci possa allontanare dal quotidiano e che possa regalarci il sogno? Credo che sia molto più difficile!

  8. credo che l’arte oggi debba parlare della vita più che della morte, certamente in italia, ma penso un po’ ovunque. In un periodo di scomparsa assoluta degli ideali sono convinto che l’arte dovrebbe rappresentarli ridando vigore al sogno che aiuti a superare una realtà difficile. E invece anche l’arte viene risucchiata dalla mercificazione in atto e gli artisti, com’è accduto già per i giornalisti, diventano asserviti al padrone per questioni di danaro e di potere. Addio libertà!

  9. a gregorio! lo sai che ognuno di noi è a contatto con la morte per tutta la sua vita e che la smania di vedere è diventata piu forte della voglia di immaginare? lo sai lo sai , altrimenti non faresti tutto questo…credo che non ci sia della cattiveria in quello che fai, ma di sicuro c’è quel non so che per cui noi tutti siamo sdegnati e delusi da questa società dei gossip e dei record, tra l’altro sostenuta da tutte quelle istituzioni a cui affidiamo i nostri corpi!buona fortuna.

  10. caro gio, sono felice della tua adesione ma la tua è già una variante alla mia proposta… si vede che quando le idee sono buone ne generano di nuove ancora migliori… magari la teniamo in serbo per un’altra performance… magari per la notte bianca così se disgraziatamente l’attuale ministro della cultura diventa “sindico de roma”, con la sua rinomata sensibilità per l’arte, ci stanzia anche un bel finanziamento…

  11. Ma vai a quel paese!! La morte è una cosa seria, diceva Totò e le “ppagliacciate” non le si addicono. Un consiglio ai futuri spettatori della performance: grattatevi tutti in quel posto lì…

  12. Che lo si debba pubblicizzare perchè esporrà al MACRO…ma questo mi pare proprio scemo!
    E poi sai che primizia. I cadaveri li ha già fotografati Serrano. Il malato terminale lo fotografò Oliviero Toscani, circa 20 anni fa. Il cane lo hanno già fatto morire(e spero che non capiti mai più). E poi la clinica di Dusseldorff è per caso diretta dal Dottor Mengele? Al peggio non c’è mai fine!

  13. hai ragione fra, mi sono fatto prendere dall’entusiasmo.
    La prospettiva di Rutelli poi mi elettrizza, ora per me sarà difficile contenermi.

  14. E’ vero: i morti li hanno gia’ documentati, i moribondi anche. Ma in arte e’ una questione di “come” piu’ che di “cosa”, e molti che hanno postato qui lo dimenticano. Dunque stiamo a vedere. Riguardo all’etica di un’operazione del genere (originale o meno) non mi pare nulla di riprovevole. La morte e’ orribile, triste, seria? No, la morte e’ semplicemente parte della vita, e che ci piaccia o no e’ l’unico destino comune a tutti.

  15. gio, non so tu ma io dopo la lezione di elisabetta mi sono totalmente ricreduto… l’idea di gregorio è veramente geniale… chiedo scusa a tutti per non aver saputo cogliere l’essenza artistica di questo genio… mi sono lasciato prendere da un’ironia degna del più banale uomo della strada per sdrammatizzare lo scempio imbarazzante che ormai si fa del concetto e della parola ARTE… mi sbagliavo… non riuscivo a separare il “cosa” dal “come”… ora che la nostra elisabetta ce l’ha fatto notare mi sono reso conto di quanto sono chiuso mentalmente… l’illuminazione è tale che domenica voto er cicorione… ops, forse ho esagerato…

  16. Forse hai ragione Fra.
    In fondo il tuo, non offenderti ma era un progetto geniale si, ma suscettibile di ingenuità.
    Il come, ecco cosa…
    E si i calci nel culo me li dessi vestito da prete ad esempio?

  17. Ahh.. Gregorio! Ci sono più artisti tra la folla dell’ipermercato al sabato…….. che tra quelli che si iscrivono alla categoria.
    La morte che si celebra è quella dell’arte.

  18. un’idea geniale!
    Non troverai i personaggi da ritrarre ma non disperare, non gettare l’idea, fatti un autoscatto.
    Ti consiglio sicuramente l’autoscatto, l’opera sarà così autentica ed originale.

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