12 giugno 2009

fino al 18.VI.2009 Nicola Toffolini Firenze, Galleria Biagiotti

 
Geologia, biologia e arte: discipline alle estremità contrapposte dell’universo della conoscenza? Lo smentisce un demiurgo che, tramite processi intuitivi, si riappropria del significato del termine ‘artista’. Come osservatore, disegnatore e alchimista...

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Tagliare la corda per sfondare è il titolo dell’opera con la quale cominciano le indagini di Nicola Toffolini (Udine, 1975; vive a Coseano, Udine) relative a questo suo universo sottoposto a leggi e teorie delle quali solo colui che ne è l’unico e il solo creatore può lentamente svelarne i segreti.
Equilibri che, se di poco alterati, possono mettere in moto una catastrofe, dato che Tagliare la corda per sfondare non è altro che un albero sospeso, tramite corde di ferro ancorate alle pareti, al centro della prima sala dello spazio espositivo fiorentino, mentre un faro da stadio, grazie alla luce emessa, consente di attivare il processo di fotosintesi clorofilliana.
Se il demiurgo gnostico decidesse di mettere in contatto le due realtà per le quali è destinato e all’interno delle quali deve dividersi, ecco che la corda verrebbe tagliata, tanto da imporre un moto all’albero che lo porterebbe a schiantarsi contro l’ingresso della galleria e a sfondare la porta dei due mondi, in modo tale da poter accedere dall’aldiquà all’aldilà.
La ricerca continua attraverso tre serie di disegni realizzati con inchiostro su carta e intitolati Aria Compressa, Asteroide e Polvere di Stelle, con i quali Toffolini descrive la reazioni di alcuni tipi di suolo e sottosuolo, a pressioni di varia forza, intensità e direzione, determinanti mutamenti entropici della materia. Il Bradisismo, termine dal quale prende il titolo la mostra, è un fenomeno geologico legato al vulcanismo, che consiste in un abbassamento (bradisismo negativo) o in un innalzamento (bradisismo positivo) del livello del suolo, che si verifica in poche zone del Mediterraneo. Nicola Toffolini - Tagliare la corda per sfondare - 2009 - legno, vetro, metallo - dimensioni variabili - courtesy Biagiotti Progetto Arte, FirenzeUna su tutte: i Campi Flegrei.
Questo mutamento mantiene due caratteristiche ben precise: l’impercettibilità da parte dell’uomo, dato che i cambiamenti avvengono in un tempo molto lungo, mentre, per quanto riguarda i tempi geologici, si tratta di un processo abbastanza veloce.
Queste due percezioni distinte nell’avvertire uno sconvolgimento naturale vengono ricreate con l’installazione Tipi da spiaggia: un ventilatore posto al di sopra di una contenuta distesa di sabbia sul pavimento, azionato sempre alla solita distanza di tempo che, tramite il vento ottenuto dal moto delle pale, determina una situazione di caos e disordine di grande forza e impeto dal punto di vista di ogni singolo granello di rena.
Con Happy Fish, una piscinetta riempita d’acqua di forma rettangolare stretta e lunga, dentro la quale nuota una candida carpa Koi, l’analisi delle reazioni sottoposte a entropia si perdono nel mondo ironico, ma non troppo, del demiurgo Toffolini, mediante due elementi completamenti differenti fra loro nella propria immanenza, ma in fondo complementari. Perché l’uno vive se anche l’altro esiste.

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dal 7 maggio al 18 giugno 2009
Nicola Toffolini – Bradisismica
a cura di Andrea Mastrovito
Galleria Biagiotti Progetto Arte
Via delle Belle Donne 39/r (zona Santa Maria Novella) – 50123 Firenze
Orario: da martedì a sabato ore 14-19
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 055214757; galleria@florenceartbiagiotti.com; www.artbiagiotti.com

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