02 aprile 2010

fino al 16.V.2010 Da sopra (giù nel fossato) Bari, Castello Svevo

 
Prospettive oblique per un percorso di visita inusuale. Che lancia un ponte, al di là del fossato, tra passato e presente, arte e collettività. E ABO torna in Puglia, ancora...

di

Un punto di vista inedito, dall’alto
verso il basso, informa la visione dell’opera d’arte, imponendo allo sguardo
del visitatore una prospettiva insolita. Accade a Bari, dove il Castello Svevo
è preso d’assedio dalla contemporaneità, che occupa gli spazi ormai vuoti del
fossato espugnato. Uno scontro decisivo, che suggella l’approssimarsi tra
passato e presente e mette a ferro e fuoco oblio e indifferenza, dopo numerose
battaglie combattute extra- e intra-moenia.
Il parapetto della fortezza si
trasforma nella balaustra di un rivoluzionario palco teatrale, invitando i
passanti a sostare dinanzi a un’opera d’arte totale in cui coesistono linguaggi
e orizzonti artistico-culturali anche distanti fra loro, che vanno dalla
seconda metà del secolo scorso ai giorni nostri.
Accanto a esponenti delle
Neoavanguardie come Kazuo Shiraga del gruppo Gutai e Ben Vautier di Fluxus, si esibisce l’arte di Maurizio
Mochetti
che,
attingendo a un “immaginario concettuale” e avvalendosi di una spiccata componente
tecnologica, si cimenta nella misurazione delle atmosfere ipoteticamente
occupate dalla sua opera, quantificando lo spazio, di per sé infinito, quale
parametro cognitivo; seguito da Luca Maria Patella, che rileva la connessione tra le
capacità percettive di un soggetto e “l’auto-proiezione psichica”, attraverso i duchampiani letti
fuori misura.
Francesco Schiavulli - Versoxverso - 2004/2010 - legno, ferro e acciaio e materiali vari - courtesy l’artista & Il Ponte Contemporanea, Roma
Si muove tra il concettuale e la poesia
concreta Maurizio Nannucci che, con It must be abastract. It must be change. It
must give pleasure
,
dà una definizione del soggetto sottinteso, l’arte, instaurando al contempo una
riflessione collettiva sulla percezione del luogo, dove, come una nuvola,
incombono le assonanze avvolgenti di Vito Acconci, “vaporizzate” negli spazi del
fossato.
A dominare i torrioni angolari
sono le opere site specific di Marco Bagnoli, ispiratosi all’interesse di
Federico II per il mondo degli uccelli, e di Alfredo Pirri, che restituisce “un’immagine
caleidoscopica

del castello, riflessa su una superficie specchiata, incrinata e sconnessa,
mentre Jenny Holzer trasforma la torre in un palinsesto luminoso su cui scorrono truismi.
Messaggi socio-politici provengono
dalle opere di Maria Theresa Alves che, con Bruce Lee in the land of Balzac, muove una critica alle politiche
immigratorie dei paesi ricchi; del cherokee Jimmie Durham, che polemizza contro
l’impostazione colonialista della nostra cultura; di Subdoh Gupta che, con Gandhi’s three
monkeys
,
evidenzia la complessità interpretativa della storia dell’India contemporanea e
le contraddizioni intrinseche.
Lara Favaretto - Confetti Canyon - 2001-10 - coriandoli, 3 ventilatori, tubi idraulici, 3 cavalletti, smalto, gommapiuma - cm 60x110x220 ognuno - courtesy l’artista & Galleria Franco Noero, Torino
Un invito a superare pregiudizi e
convenzioni, a riscoprire una purezza percettiva e sensoriale, proviene da “l’opera
aperta
” di Francesco
Schiavulli
,
mentre la riedizione di Yard, storico environment di Allan Kaprow, continua a mettere in
discussione il concetto di spazio espositivo, nel tentativo di instaurare un
legame tra arte e vita e superare la distanza che intercorre tra opera e
spettatore.
Una battaglia ancora in fieri, di cui si intuiscono gli spari
dei cannoni… pacificamente a salve, volute policromie di coriandoli messe in
scena da Lara Favaretto.

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Gupta per Electa-Continua
Pirri e l’armonia

anna saba didonato
mostra visitata il 22 marzo 2010


dal 15 marzo al 16
maggio 2010

Da
sopra (giù nel fossato)
a cura di
Achille Bonito Oliva
Castello Svevo
Piazza Federico II, 2 – 70122 Bari
Orario: tutti i giorni
(installazioni video e sonore attive dalle 19 alle 24)
Ingresso libero
Info: tel. +39 0805214361; press@dasopra.it;
www.dasopra.it

[exibart]


18 Commenti

  1. —>”L’ARTE NEL FOSSATO”< --- Lo spazio << inutile >> intorno al castelo di Bari diventa un contenitore di opere comtemporanee.(Cfr. Marilena Di Tursi – L’arte nel fossato – Marftedi 16 marzo 2010. Corriere del Mezzogiorno.
    ^^^
    E VENDOLA BOCCIATO… DA NOI di MediterraneArtePura. Anche ABO (e sus amigos) AL “CASTELLO SVEVO” DI BARI – ECCO: LA SPESA di 500/MILAEURO… PER I GIOVANI ARTISTI PUGLIESI (??) Macché! Caro dott. Pietro Marino, mi dispiace…ma, ECCO PURE LA MIA LIBERA CRITICA NEGATIVA CONTRO…
    “L’originalità di da sopra (giù nel fossato) – come anticipa il curatore Achille Bonito Oliva – sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori”(?)
    _____________________________________________
    ECCO IL MIO INTERVENTO (CRITICA CRITICI… E POLITICI) CONTRO QUESTI FINANZIAMENTI DATI AL B.O. (CHIAMATO DA ROMA… ?), E NON AI GIOVANI RAGAZZI/ARTISTI PER LORO PROGETTI DI MOSTRE PRESENTATI ALL’ASSESSORA ALLA CULTURA PER UN PICCOLO CONTRIBUTO DI POCHI EURO, A COSTO ZERO… ED INVECE I “POTENTI DELLA REGIONE PUGLIA” DANNO MILIARDI E MILIARDI DA VARI ANNI A TRATTATIVA PRIVATA (?) “A N C O R A… A ” PERSONAGGI MOLTO DISCUTIBILI DEL MONDO ROMANO E NAPOLETANO DELL’ARTE “’CHIAMATI’ ANCHE DAL NOTO COSTRUTTORE ROMEO….DI NAPOLI ” E ALLE BARESANE ACCREDIDATE DAI SALOTTI CITTADINI? O DAI SOLITI IGNOTI…(AMICI DEGLI AMICI)? A ME PARE UN MODO DÌ FARE QUESTO, COME QUELLO DEI MAFIOSI… Ca pare “Chiù forte de na catena… can nu se spezza mai”(?)-
    —-
    “”In occasione dell’inaugurazione il rapporto con “i viandanti della città””, E’ STATO ARTISTICAMENTE VERGOGNOSO. Si può salvare solo il bravo e valente BEN del movimento “Fluxus” (Il più noto e grande artista di Nizza), per l’intelligenza operativa-creativa d’avanguardia, di gusto “Duchampiano” e di finissima “arte-pura”. Complimenti all’artista francese BEN. Anche al Romano Luca PATELLA e poi PASSIAMO DAL BUON GUSTO AL DISGUSTO (vedere l’assemblaggio con la tecnica inventata dal Maestro Francese ARMAN del ‘Nuovo Realismo’… Questa Comunic/Azione l’ho trasmessa a un gentilissimo amico di MORRIS, VORREI UNA CORTESIA DALL?AMICO, sono desideroso di sapere gentilmente della somma di questi < < 500MILAEURO >> , dico: ” C i n q u e c e n t o m i l a e u r o – pari ad un M i l i a r d o ( 1-cent.mo + / 1-cent.mo – delle vecchie “LIRE” (E’ IL COSTO DELLA “MOSTRA ‘INTERNAZIONALE’ NEL ‘FOSSATO’ DEL CASTELLO SVEVO” DI BARI), visto che, dal messaggio ‘invisibile’ il sorridente amico (tuo) NIKI VENDOLA…HA ELARGITO AL “SUPERNOTO” CRITICONE “salernitano/romano” ABO & C. (Achille Bonito Oliva & signore brave “esperte d’arte Contemporanea” e del “mondo Contemporaneo dell’arte attuale”…), vorrei conoscere qualche informazione questa: < >, in quanto vado redigendo un mio Rapporto < >: della spesa, dei costi, degli investimenti ed anche di quanto “rendono” questi < > alla comunità pugliese così “favolosamente molto sparsi e spesi NON a vantaggio dei giovani validi artisti (nostri allievi disoccupati e laureati), licenziati con Tesi a pieni voti dalle AA. BB. AA.: di Foggia, Bari e Lecce – studenti tarantini, brindisini, leccesi, baresi, foggiani, – la mia idea del >Voto< ora in PUGLIA (politicamente parlando), è l'unica "critica" ai potenti con il << mio giudizio di NON ANDARE A VOTARE VEDOLA E & C. >>, NON VOTERO’ MAI PIU’ Vendola alla Regione. MAI PIU’ “Niki Vendola Governatore” della Puglia. “NO alla Regione Puglia” MAI PIU’ io voterò Niki Vendola alla Regione Puglia. MAI PIU’! MAI PIU’! MAI PIU’! Vendola alla Regione Puglia , perché di Arte e dei veri giovani artisti non conosce nulla e né della storia dell’arte-pura e perchè fa realizzare nella Città la Mostra in piena consultazione elettorale/politica regionale: che genialità ABO & C. < < ORA HO CAPITO...NON E' DA VOTARE mai più ,“NO” !- “NON” gli credo più >> e molti giovani artisti…(anche tra i miei bravissimi allievi, sensibili, preparati, intelligenti, dell’ACCADEMIA DI BELLE ARTI), LA PENSANO COSI’ ED HO CAPITO: < >. MANIFESTO, ALTRESI’, LA STESSA FORZA CRITICA DEL MIO LIBERO GIUDIZIO NEGATIVO ANCHE ALL’ACHILLE BONITO (ABO Su Amigo che torna in Puglia, ancora…), ed all’esperte signore del “Contemporaneo”, di quest’Arte-Contemporanea pugliese-barese , per la loro complicità operativa credendo i giovani artisti pugliesi con L’ANELLO AL NASO. Tutto questo VERO DENARO PUBBLICO viene speso senza nessun RITORNO REALISTICO O CONCRETO, VERO, ORIGINALE. E SENZA ALCUN CONFRONTO DEMOCRATICO E SCIENTIFICO: APPUNTO, IN USO IN TUTTO IL MONDO DELL’ARTE E DELLA SCIENZA. E a Bari si VA a senso unico…
    Caro Morris e amico di Morris, con Cinquecentomila/euro si sarebbe potuto dare almeno un bel colpo di restauro alla < >: “UN BENE CULTURALE DELLL’ARCHITETTURA DEL ’600 PUGLIESE’ IN ABBANDONO” di Taranto o no? Quindi, attendo anche da te un cortese e libero riscontro, del cui intervento terrò conto nel mio “Libro Bianco”. IL prof. Giulio Carlo Argan – mio caro maestro – l’illuminato intellettuale tra i nostri più grandi studiosi e colti Storici dell’arte, riconosciuto a livello internazionale – per le sue ricerche e per gli studi su molti grandi artisti e libri fondamentali pubblicati sull’arte e ricodo una sua frase “LA COSA PIU’BELLA AL MONDO E’ CAPIRE”. Così mi piace ricordare anche Edgar Morin per quanto ha voluto significare con il concetto che: “La perdita delle certezze stimola il pensiero”. E il semiologo Roland Barthes ha pur scritto: “l’intelligènza è la forza che ci fa vivere” (pensando alla madre scomparsa).

    Attendo il riscontro e magari anche una bozza
    del “dettaglio sperperato” della spesa di questa iniziativa “scellerata (fuori/sotto-giù nel fossato)il Castello Federiciano”-Bari. Da sopra… < < ARTE NEL FOSSATO >> (vera minestra riscaldata!), anche con l’avallo dell’Ufficio Regionale del MIBAC, poi cercherò di avere il resto di quanto è stato sperperato anche negli anni scorsi in tutto l’intero territorio della Puglia con i vari “avalli culturali”(!?), tra i quali, ancora quelli del MIBAC, del Comune, dell’A.P., e altri inseriti nel manifesto…

    Grazie. Cordialità e saluti “mediterranei” a tutti gli artisti originali.
    TARANTO 25-26 marzo 2010 –
    -delpiano.artepura@libero.it
    -Cellulare:(328-318.77.13)
    -Atelier MediterraneArtePura di Vittorio Del Piano
    -Via Giovan Giovine. 47/49 -74023/GROTTAGLIE, – TARANTO/NIZZA

  2. REPETITA IUVANT
    “Se in Puglia l’attivismo di Nichi Vendola (anche culturale, ma con troppi soldi distribuiti a pioggia e troppo effimero. Leggasi: se tutti i milioni spesi fossero stati direzionati verso la creazione di un museo, a quest’ora il Tacco d’Italia avrebbe la Tate Modern!)” Tempo fa ebbi modo di sollevare il problema soffermandomi sul mancato obiettivo( tutto vendoliano )dei “moltiplicatori” connessi agli eventi d’arte finanziati dalla Regione Puglia. La risposta a quelle mie osservazioni fu una spropositata filippica (dott.Caroppo-Intramoenia-Eclettica) e una censura operata dalla redazione di Exibart su sollecitazione dell’allora “direttore artistico?” dell’ArsMac che operava sotto l’alto e ricco patrocinio della Provincia di Taranto.Allo stato attuale delle cose, osservo che a Bari è in corso un evento d’arte di altri tempi curato da A.B.O. (fiancheggiato dal suo luogotenente) e finanziato dagli A.P.Q. e da Vendola per un totale di una cifra che non oso dire; l’ARSMAC dopo aver garantito autoreferenza certificata, è svanito unitamente a risorse finanziarie indicibili.Il cammino verso il declino dell’arte contemporanea in Puglia, se non ci sarà una inversione di rotta, è irreversibile sperando sempre, ma non ci credo per questo aspetto l’estate, che si sia toccato il fondo.Vendola non ha vinto, è Fitto che ha sbagliato mentre Poli Bortone ha

  3. Finalmente a Bari si respira internazionale. Ho visitato e gustato la mostra Da sopra. Idea originale che solo un grande curatore poteva portare nel nostro piccolo contenitore artistico.Non se ne puo’ piu’ con scarse motricine di localetti e paesini. Grazie Achille Bonito Oliva e torna spesso dalle nostre parti. Federico Luisi

  4. APROPOSITO DI: “Da sopra (giù nel fossato)
    Bari, Castello Svevo”.
    ———————-
    < > in questa pagina di RExibart.com ” commenti”: “Sono sorpresa di queste critiche negative, io trovo la mostra al castello di Bari bellissima!”
    __________________________
    E NO gent(/ma sig.ra Laura – studi di più e si sorpprenda meno – la nostra critica è per le “Prospettive oblique per un percorso di visita inusuale. Che lancia un ponte, al di là del fossato, tra passato e presente, arte e collettività. E ABO torna in Puglia, ancora…”. Sa cosa vuol dire: E ABO torna in Puglia, ancora…”.E ABO torna in Puglia, ancora…”.E ABO torna in Puglia, ancora…”(???).
    _________________________

    SI E’ QUESTA LA COSA BRUTTISSIMA! LA MOSTRA DEGLI ARTISTI E’ALTRA COSA: E VADA A STUDIARE UN PO’ DI ” STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA ” e contemporaneamente legga le “cronache” delle mostre con le recensioni fatte per Bari e vada a leggere attentamente la “Terza pagina” de ‘LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO’ (…con volti e risvolti), almeno dagli “Anni 50″(dal “PREMIO TARANTO”…), sino ai nostri giorni.

    Per la “bellezza…di una mostra” vada a leggere (studiare?) i libri scritti dal prof. GILLO DORFLES, forse “capirà” qualcosa sulla vera bellezza! Non scriva cose ad “orecchio”
    e se potesse (almeno)le motivasse un pochino dopo aver “letto” per davvero la suddetta mostra “dal fossato e non dasl salotto…”; (‘vedere’ una mostra è altra cosa…non è “leggere” una favoletta), e la invito a meditare sul pensiero di Giulio Carlo ARGAN e le riporto una sua bellissima frase storica sul concetto: “LA COSA PIU’ BELLA AL MONDO E’ CAPIRE”. Così è, tanto per precisarle meglio la nostra posizione e per la fortuna della libertà d’espressione dell’arte in PUGLIA esiste Exibart.Com (L’attento artista – amico grottagliese – Alfredo Quaranta se nè accorto un pò tardi anche del “Grande Muro Marino” nella gazzetta pugliese-barese, peggiore di quel ‘Muro di Berlino’ e la proprietà di questa Gazzetta non se ne accorge ancora? E anche i ” Direttori del quotidiano ” sono
    un pò distratti o pigri? “E ABO torna in Puglia, ancora” -.
    TARANTO – 10 APRILE 2010.
    Con tanta cordialità.
    Vittorio del piano di Taranto.
    _______________________
    -delpiano.artepura@libero.it
    -Cellulare:(328-318.77.13)
    -Atelier MediterraneArtePura
    di Vittorio Del Piano
    TARANTO – 10 APRILE 2010 –

  5. Un modo diverso di vedere l’arte, originale, interessante ed emozionante…. e non mi ha sorpreso vedere il Castello assediato da passanti e da migliaia di turisti anche stranieri che circondavano il Castello Svevo di Bari, quasi in fila indiana, tutti interessati e meravigliati ad ammirare tutte le installazioni collocate nel fossato. Una mostra ” nuova ” e visibile in modo gratuito(ed oggi non è poco) e che stà coinvolgendo ed avvicinando anche chi è lontano dall’arte contemporanea. Una mostra Internazionale che stà facendo parlare molto. Una scelta degli artisti veramente eccezzionale (la sera la mostra assume un altro colore con le meravigliose proiezioni e installazioni sonore). Complimenti agli organizzatori che certamente con non poche difficoltà, visto il particolare collocamento delle opere, hanno saputo portare in PUGLIA qualcosa fuori dall’ordinario e auguro a Tutti Voi tanta forza per continuare in quello che state facendo . Stupendo!!!! ….GRAZIE.

  6. è risaputo che dove passa ABO non cresce un filo d’erba, ne fra gli addetti ai lavori ne tantomeno gli artisti (almeno negli ultimi venti anni citatemi chi ha sostenuto efficacemente)… c’è solo la movimentazione di una massa enorme di soldi che alimenta il conto e l’egocentrismo del nostro e che non ha ricaduta veritiera sul territorio. Non si tratta di un’operazione di carattere culturale ma di un intervento reazionario e provinciale cooptato dagli organi politici

  7. Non riesco a capire tante critiche per questa bella mostra, tentativo
    innovativo e nello stesso tempo coerente di rendere vivo un luogo
    abbandonato a sè stesso, normalmente contenitore di immondizie e
    nefandezze varie. Mi sorprende la perservanza nella critica di alcuni
    lettori che dopo aver lasciato il loro commento negativo kilometrico
    (del piano) o flash (andrea) tornano a commentare, quasi indispettiti
    che altri possano pensarla in modo diverso da loro. Non ho fatto le
    letture colte di del piano, per cui temo anche io di prendermi le sue
    lezioni su come si legge una mostra (ma lui l’ha vista? mi chiedo.
    Osservo che in puglia siamo pieni di mostre ed iniziative per giovani
    artisti..ma quando crescono? Ho visitato /gratis e questo è bello) la
    mostra sia di giorno che di notte, il che mi ha permesso diverse
    letture delle opere; gli specchi di Pirri di giorno donano alla fredda
    pietra del castello i colori del sole e della straordinaria luce di
    bari, l’installazione della holzer illumina la notte barese e consente
    ai normali frequenatori della movida di guardare al castello in modo
    diverso e di incuriosirsi nel tentare di intepretare le frasi che
    scorrono, le maschere di Goupta sono preziose nella povertà dei
    materiali con cui sono state assemblate; ho poi avuto la fortuna di
    assistere alla performance di Francesco Schiavulli alle prese con le
    macchine leonardesche da lui realizzate ed ho vissuto la poesia della
    sua passerella..complimenti a chi ha organizzato e grazie ad ABO. Io
    non so se dopo il suo passaggio, come dice Andrea, non nasce un filo
    d’erba, ma posso dire che nel fossato l’erba dopo anni per lo meno
    l’hanno tagliata grazie ad ABO. 500 mila euro per questa mostra, poi,
    non mi sembrano tantissimi, vista la qualità ed internazionalità degli
    artisti, la difficoltà del luogo in cui sono installate le opere, e le
    risorse che per eventi simili ed altrettanto effimeri (notte della
    taranta) vengono spesi dalla regione. E poi i fondi non sono del
    ministero?

  8. Non ho più alcun dubbio:è decadenza,disordine mentale e culturale.Mantengo la mia rotta ribadendo che le coordinate tracciate(da chi?)conducono verso una ventata di arte contemporanea in Puglia, ma la privano delle corpose opportunità di dare vita ad un contenitore istituzionale inteso come centro permanente e punto di riferimento certo di confronto nel variegato mondo dell’arte contemporanea(per nostra fortuna non esiste solo ABO).Non discuto gli invitati nè il criterio adottato nè tanto meno sono interessato alla presenza di eventuali “intrusi”,ma il perpetuarsi di eventi sfarfallanti quanto pretestuosi(verificare gli obiettivi puntualmente mancati)a fronte di una spesa( accettabile per i non addetti ai lavori con il vezzo di ciarlare)esorbitante e mal gestita da una regia organizzativa il cui unico obiettivo è quello di depredare per poi eclissarsi lasciando ai comnplici locali la mancia per il sevizio reso( caro Vittorio mi sono smagato tanto, ma tanto tempo fa quando il noveau realisme era solo un’idea).

  9. immaginario concettuale… Ah Ah Ah!
    La prossima volta andate al mercato ortofrutticolo e sparate delle pere, è meglio, sarà più persuasivo.

  10. Ieri ho rivisto la mostra …c’erano migliaia di stranieri che erano scesi da una nave crociera nel vicino Porto di Bari….che si incrociavano con un gruppo del FAI in visita alla mostra nel fossato del Castello…tutti sbalordi ed affascinati….
    L’unica critica costruttiva secondo me …è stabilire determinati giorni ed orari …per una guida che illustrasse le opere ed i vari artisti …..
    Il turismo si attira anche con delle idee originali come questa.

  11. Ai detrattori:
    Vi ricordate quando c’era Pratesi a Bari? Era un colonizzatore, e che palle!Erano piccole mostre ma memorabili..e quella bellissima di Ceroli di Crispolti? imponente (sempre un curatore forestiero). Oggi c’è una pugliese bravissima (è il suo neo, poveretta, altro che mafia…ma come vi permettete!! siete squallidi) che ha avuto l’intuizione di coinvolgere Bonito Oliva. Costruite, invece di parlare. Siete troppo abituati all’ io me la canto ed io me la suono…Ma chi siete voi, menomale che siete tanto farneticanti da mostrare la vostra inconsistenza…Il museo a Bari, Taranto, Polignano o dove preferite? non si farà mai per queste beghe di paese! Milioni e milioni spesi per le mostre? Io leggo le news regionali perchè mi occupo di spettacolo e so che le precedenti mostre nei castelli sono state realizzate con finanziamenti più che modesti.
    E poi che centrano i curatori con i 500.000 euro? Mica se li sono presi loro . Rivolgetevi alla Direzione/Martines e all’Electa, ormai solo un marchio della Mondadori(ovvero berlusca) che ha vinto l’appalto: approfondite, please!! prima di scrivere.
    Ai curatori: peccato per le performance di Schiavulli su Pasolini e Merini con i marocchini infossati (speravo fossero più frequenti) splendido Acconci avvolgente (ma perchè non è attivo anche di giorno questo sonoro?) e le teste di Gupta ieratiche, straniente Mochetti, azzeccatissimo Vautier con quel ” l’arte è inutile”.
    Questo è il mio giudizio di pugliese fiera di essere pugliese, finalmente.

  12. La mostra è bellissima!
    E dove passa ABO crescono idee, originalità, confronto anche se acceso e vivo… è dalla sua intelligente provocazione l’arte contemporanea si rinnova e si ravviva….altrochè.
    Pertanto, invito tutti i pugliesi, e non solo, a visitare la mostra tanto non si paga il biglietto e …chissà quando potrete rivedere tanti artisti internazionali?
    E’ forte … nel barese la mostra del Castello Svevo viene già chiamata ” da sus a basc ” .

  13. La mostra è ben curata e i lavori esposti sono bellissimi e di grande effetto visivo. Peccato che alcune non possano essere fruite completamente nelle ore diurne…come nel caso del lavoro di Nannucci o della Alves.
    Ero li alle tre del pomeriggio di ieri e c’era tantissima gente incuriosita e affacinata dalle opere opere esposte.

    x Angelo Michele: effimera la Notte della Taranta? Lei non può nemmeno immaginare quale sia l’indotto creato da un evento del genere che certamente (e purtroppo) non potrà mai generare una mostra come quella in oggetto.

  14. DA/FROM: Vittorio DEL PIANO
    A/TO: “stefy “- Fasano; Sandro, Alessandro etc.
    ———————————————-
    A POPOSITO DI “Da sopra (giù nel fossato)
    Bari, Castello Svevo”
    _____________________________________________

    < >

    ^^^
    1.) Vi ricordo con piacere Giulio Carlo ARGAN: “La cosa più bella al mondo è capire”.

    2.)Avete letto l’intervista ad abo? Su “Exibart”: “Critici si nasce…” Avete capito? Noi (umilmente) sosteniamo il contrario: “ARTISTI SI NASCE, e critici si diventa… Certuni, fallendo come artisti passano a fare i critici), Mentre (per fortuina) altri nascono artisti e critici e studiosi originali.

    3.) Le “mostre” non si devono “appaltate a trattativa privata” vanno, semmai, affidate con “metodi trasparenti” e scelte sulla base delle idee originali di curatori (con il minimo di storia e di titoli scienttiiiifi specifici), invitati d’avanti ad addetti ai lavori in una riunione pubblica …in una visione di economia della < > dell’impresa da compere E NON CON DEI BADGET DA NABABBI “AD PERSONAM”…

    Si pensi che: la somma di>500MILAEURO, tre o quattro custodi di un Museo messi insieme non ce la farebbero mai ad averli in mano dopo una vita intera spesa con sacrifici duri di verio lavoro.
    Sono 500MILAEURO (in questa occasione, e nelle precedenti? A Cartel Del Monte e in altri “Siti-Castle” di Puglia), di denaro pubblico speso “come?” (con tal sistema, il metodo filosoficamente è vergognoso e politicamente – forse – è incostituzionale), ci sono varie debolezze e vergognose operazioni come questa altrove?. Occorre uscire da queste situazioni
    penose del modo di “far fare” o d’invitare a gusto proprio – politico – mostre con errori/orrori e con danno: socio-culturale al territorio, fallimentari sul piano della progettualità pura (in quanto riciclata riciclata come i provoloni e le mortadelle dell’albero della cuccagna per i” paesani” ignorantoni, coglioni, morti di “fama” artistica e culturale), a senso unico e con vantaggi solo agli amici degli amici!
    Ragionate per crescere culturalmente e artisticamente con lode.

    4.)IMPARATE – SE POTETE – NEI NOSTRI INTERVENTI LASCIAMO SCRITTO sempre un indirizzo E-mail, il telefono, rispettando i limiti del vero. A parte il civile comportamento, mai ci si nasconde nell’anonimato o solo dietro una firma col solo nome… –

    5.)Si vuole avere un CRITICO indiscutibile, nato critico, nato artista? Grande studioso riconosciuto a livello internazionale di altissimo livello? Il nome è Gillo Dorfles.
    Certamente con molti vantaggi e poche spese.
    ____________________
    MediterraneArtePura – Grottaglie/Taranto/Nizza
    delpiano.artepura@libero.it
    – Tel/mobile: 328-318.77.13
    – TARANTO 16 APR 2010

  15. Stupenda la Holzer…..da brividi. La sera l’installazione visiva è veramente da non perdere!!!
    Io sono un normale visitatore della mostra ma mi sembra strano che nei vari commenti…. un certo “signore lui dice molto colto” si vesti di presunzione e mi definisca come “visitatore normale – ignorante” un “cogli…” dico invece che la “presunzione” è il regno dell’ignoranza e della stupidità visto che nella sua grandissima cultura non ha trovato altro termine per definire il visitatore medio “un coglio….”…..diceva Toto’…”ma mi faccia il piacere” .
    Ieri ho visto 3 pulman con turisti tedeschi (circa 300) visitare la mostra, mi sembra un vero successo della mostra esterna del castello barese alla faccia di chi si sente bruciare qualcosa….. è molto molto molto chiaro.

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