04 ottobre 2010

Ebano, frassino o noce? L’ultima di Matteo Ragni sono gli occhiali di legno

 

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76495
Che sia un designer eclettico non c’è dubbio, ma finora il legno l’aveva utilizzato solo per progetti “canonici”, al limite per qualche bancone di bar. Ultimamente lo si è visto all’opera a Rovereto, dove ha progettato la nuova caffetteria di Casa Depero, e per il Salone del Mobile, a Milano, con l’allestimento del Camparitivo, bar all’interno del giardino della Triennale.
Ora Matteo Ragni riesce a stupire ancora, perché con il legno ci realizza… una linea di occhiali da lettura. Si chiamano W-eye, sono privi di cerniere, realizzati con la collaborazione di Doriano Mattellone e del laboratorio di ricerca Mawood; lanciati da qualche mese, ora hanno raggiunto il palcoscenico globale con la presentazione alla fiera Silmo di Parigi. Flessibilità, resistenza e leggerezza sono garantite dalla costruzione, che mette insieme strati di legno con altri di alluminio.

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