Categorie: Opening

Jose Dávila, vagare per ritrovarsi

di - 2 Luglio 2018
Protagonista dell’opening odierno (domani l’apertura al pubblico) “Not all those who wander are lost” dell’artista messicano Jose Dávila (Guadalajara, Messico, 1974), alla sua prima mostra personale in un’istituzione italiana. Il progetto espositivo, a cura di Lorenzo Bruni, come nella precedente edizione – che aveva visto protagonista Ulla Von Brandenburg – prevede che l’artista invitato scelga un’opera tra quelle conservate nelle collezioni del museo fiorentino (in questo caso, quella di Mario Radice, Composizione C.F. 124, del 1939) e, a partire da questa, elabori un progetto site specific in dialettica sia con il dipinto che con gli spazi del museo, in particolare con la cappella sconsacrata al piano terreno dell’edificio.
Jose Dávila è noto per la sua rigorosa e coerente ricerca sulle relazioni tra il gesto scultoreo e la definizione dello spazio architettonico, tra la riattivazione della memoria collettiva e la contemplazione dell’istante, del kairos nell’esperienza diretta della realtà e dell’arte. Le opere in mostra agiscono tutte sulla ricerca dell’equilibrio tra opposti come moderno e classico, caldo e freddo, morbido e duro, materiale e immateriale, pesante e leggero. La convivenza dei contrasti è pensata da Jose Dávila per dare maggiore importanza all’istante della fruizione, a come vengono osservate e condivise le forme in questo caso della scultura.
L’artista spiega così la scelta del titolo “Not all those who wander are lost” (“Non tutti quelli che vagano sono persi”) che evoca naturalmente la ricerca di una nuova identità collettiva: “Io faccio parte delle persone perse in questo vagabondaggio fuori dalla storia. […] L’arte è un vasto universo in cui puoi muoverti senza una destinazione finale, ed è per questo che non sei smarrito del tutto in esso. Infatti, lo scopo è quello di chiedersi e di continuare a interrogarsi sulle cose, e non solo di trovarle. Questa seconda mostra del ciclo DUEL conferma la volontà degli artisti affermatisi dai primi anni Duemila di riflettere sulla necessità di un nuovo confronto con l’eredità del modernismo e di riattivare il serbatoio della memoria collettiva per individuare nuove prospettive di senso e di appartenenza”.
In alto e in homepage: Jose Dávila, The Origins of Drawing VII, 2017, Stampa a pigmenti di carbone, Archival pigment print Courtesy of the artist. Photo Agustín Arce
INFO
Opening: ore 18.00 (su invito)
DUEL – JOSE DÁVILA. NOT ALL THOSE WHO WANDER ARE LOST
apertura al pubblico: dal 3 luglio all’11 ottobre 2018
Complesso dello Spedale delle Leopoldine
P. Santa Maria Novella 10, Firenze
orario estivo (1 aprile – 30 settembre) Lun – Mar – Mer – Sab – Dom | 11:00 – 20:00
Giovedì| 11:00 – 14:00; Venerdì | 11:00 – 23:00
museonovecento.it

Articoli recenti

  • Fotografia

Other Identity #184, altre forme di identità culturali e pubbliche: Iness Rychlik

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

21 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

La leggendaria chitarra di Kurt Cobain va all’asta

È lo strumento usato dal frontman dei Nirvana nel video di "Smells Like Teen Spirit". Sarà uno dei lotti da…

21 Dicembre 2025 10:00
  • Fumetti e illustrazione

Jane Austen nei Tarocchi, per celebrare i 250 anni dalla nascita della scrittrice

A 250 anni dalla nascita di Jane Austen, Scarabeo presenta un mazzo di Tarocchi ispirato all’universo narrativo della scrittrice, con…

21 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Spazio fisico e dimensione intima: l’interno è protagonista da Manuel Zoia Gallery

In occasione della tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, Manuel Zoia Gallery presenta - fino al 10 gennaio…

21 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Carsten Höller porta una giostra rosa nel paesaggio innevato di St. Moritz

Sotto la neve di St Moritz, il Kulm Hotel accoglie Pink Mirror Carousel, una nuova installazione monumentale di Carsten Höller…

20 Dicembre 2025 19:49
  • Mostre

A Roma vanno in mostra le luci e i colori di Antonacci Lapiccirella Fine Art

Gustaf Fjaestad, Walter Gasch, Guido Marussig. Nella nuova mostra di via Margutta, luce e colore smettono di essere strumenti descrittivi…

20 Dicembre 2025 18:32