Categorie: parola d'artista

exibinterviste | la giovane arte – Stefania Galegati

di - 6 Luglio 2001

Nei tuoi lavori sperimenti una vasta gamma di mezzi espressivi –fotografia, video, installazione- con quale di essi hai più affinità?
Se per affinità si intende capacità tecniche, non mi interessa, perché credo che ci siano tante persone in grado di aiutarmi. Non mi interessa per esempio spingere il pulsante della macchina fotografica, ma avere un buon rapporto con un fotografo con cui si entra in sintonia, e che capisca quello che mi serve di volta in volta.
Se si intende invece una sorta di affezione al mezzo non so: ogni mezzo è necessario ad ogni singolo lavoro e quindi ci sono emozioni diverse ogni volta. Per esempio è stato bello lavorare con il maestro spadaio che si è appassionato e ha cercato il modo migliore per realizzare la spada con la meteorite.

Generalmente le tue opere esprimono un senso di spaesamento, dato dal sovvertimento dei valori precostituiti. Che tipo di meccanismo vuoi innescare nell’osservatore?
Nessun meccanismo. Più una sorta di pensiero parallelo che si innesta un po’ a zig-zag a fianco della realtà e che si attiva, credo, quando incontriamo dei vuoti nell’abitudine.

Il piccolo samurai radioattivo presentato alla mostra “Migrazioni” ha ottenuto all’unanimità il favore della critica, vincendo il Premio per la Giovane Arte Italiana. Quanto ti è servita quell’esperienza?
Beh, mi ha fatto piacere.

In questo momento ti stai dedicando alla pittura. Stai lavorando ad un progetto in particolare?
E’ un progetto che vorrei continuare nel tempo. Si tratta di grandi tele che raccontano storie di fantasmi, riportatemi più o meno in presa diretta, cioè con un alone di veridicità del racconto.
Mi interessa che siano delle storie vere, cioè che chi le racconta sia convinto di averle vissute.
Credo che la pittura sia necessaria, in questo caso, per rispettare una partecipazione totale e metodica alla narrazione.


Quando e dove la tua prossima mostra?
Ci sarà la mostra di Espresso, a Firenze all’ex-manifattura tabacchi, che sarà un po’ la didascalia del libro… Il premio Michetti a Francavilla al mare curata da Angela Vettese che inaugura il 22 giugno; e una mostra in Belgio, a Watou, curata da Pierluigi Tazzi e Ann Demeester che inaugurerà il 30 giugno.

bio
Stefania Galegati, nata a Bagnacavallo (Ravenna) nel 1973. Trasferitasi a Milano, frequenta l’Accademia di Brera e si lega agli artisti di Via Fiuggi, tutti giovani allievi di Alberto Garutti. Nel 1994 esordisce con We are Moving, mostra collettiva realizzata presso lo
Spazio ViaFarini di Milano, partecipando in seguito a rassegne dedicate alle ultime generazioni artistiche, quali Aperto Italia ’97 al Trevi Flash Art Museum e a Fuori Uso ’98 al Mercato Ortofrutticolo di Pescara. Nel 2000 è tra i finalisti del Premio per la Giovane
Arte Italiana, del quale vince il Premio della Critica nel 2001.




Articoli Correlati
Alla galleria Pink Summer interessante personale di Stefania Galegati
Premio per la Giovane Arte Italiana: vincono Esposito e Galegati
Forum Correlati
Giovane Arte / Giovani Artisti

Paola Capata

[exibart]

Visualizza commenti

  • Nelle foto sono riportate un olio, una scultura ed un video; tutto ciò giĂ  dice molto sulle caratteristiche di versatilitĂ  dell'interessante artista.
    Queste ExibInterviste sono interessanti ma dovreste dedicare 4 riche alla biografia

  • un artista decisamente promettente...complimenti per l'attenzione che dedicate a chi si impegna per dire, finalemte, qualcosa di nuovo.

Articoli recenti

  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla cittĂ 

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguitĂ  tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’ereditĂ  che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, piĂą o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22
  • Mostre

L’eternità in mostra alle Scuderie del Quirinale, con i tesori dei Faraoni

La nuova mostra nel museo capitolino propone un'esplorazione unica nell'antica cultura egizia: preziosissimi reperti dai Musei del Cairo e di…

27 Dicembre 2025 11:34