21 gennaio 2021

Artissima: Zehra Dogan dona il suo premio per un laboratorio in Turchia

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L’artista curda Zehra Dogan ha donato la cifra ottenuta per il Premio Carol Rama, attribuito dalla Fondazione Sardi per l’Arte durante Artissima, per la costruzione di un laboratorio artistico in Turchia

Zehra Doğan and Ida Pisani, PROMETEO GALLERY IDA PISANI, Milan, Lucca Foto credit OKNOstudio

Un premio prestigioso che diventa occasione di solidarietà. Artista, giornalista e co-fondatrice di JINHA, la prima agenzia di stampa curda tutta al femminile, Zehra Dogan ha deciso di devolvere la somma ricevuta come vincitrice del Premio Carol Rama – attribuito da Fondazione Sardi per l’Arte nell’ambito di Artissima 2020 – per la realizzazione di un laboratorio artistico a Mardin, città del sud est della Turchia e luogo d’origine della sua famiglia. Pinuccia Sardi, presidente della Fondazione Sardi, ha voluto supportare l’iniziativa, incrementando il premio a lei destinato.

Il nuovo laboratorio artistico ospiterà persone di tutte le età e prosegue l’esperienza della “casa d’arte” già fondata da Dogan e da alcuni suoi amici nello storico quartiere Sur di Diyarbakir, andata poi distrutta durante l’escalation di scontri tra lo Stato turco e le popolazioni curde, tra il 2015 e 2016. In quella tragica occasione, andò distrutto l’intero quartiere, considerato tra le più rilevanti testimonianze architettoniche in Turchia. I piani per la ricostruzione, però, hanno cancellato quelle tracce e, alla devastazione della guerra, è stata sostituita quella del cemento. Questo nuovo laboratorio a Mardin poterà avanti anche quel ricordo.

Zehra Doğan Kurdistan 2, 2020 On map, acrylic, felt pen, gold paper 150 x 114 cm Courtesy of the artist and Prometeo Gallery Ida Pisani Milan/Lucca

Nel 2016, dopo aver postato su Twitter un disegno in cui reinterpretava sarcasticamente la conquista della città curda di Nusaybin da parte dell’esercito turco, Zehra Dogan venne arrestata e incarcerata per incitazione al terrorismo. La notizia suscitò indignazione in tutto il mondo e anche Banksy prese posizione, con un murales a New York diventato virale.

Vincitrice di diversi premi riferiti, in particolare, alla sua ricerca compresa tra arte e attivismo politico e sociale, come l’Exceptional Courage in Journalism Award dalla May Chidiac Foundation (2019), il Freedom of Expression Award nella categoria Arte dall’Index on Censorship (2019), il Courage in Journalism Award dall’International Women’s Media Foundation (2018), il Rebellion’s Artist in the World Prize (2017), il Freethinker Prize dall’Associazione svizzera dei liberi pensatori “Frei Denken” (2017), e il Metin Göktepe Journalism Award (2015), Zehra Doğan è stata presentata ad Artissima dalla Prometeo Gallery Ida Pisani di Milano e Lucca.

Il Premio Carol Rama, continuazione del Premio Sardi per l’Arte Back to the Future, viene assegnato durante Artissima all’artista che meglio riesce a interpretare gli ideali della creatività femminile non-convenzionale e della libertà artistica, proprio come espresso dalla grande arte di Carol Rama, scomparsa nel 2015. Nel 2019, la Fondazione Sardi acquisì dagli eredi l’intero contenuto – poi ceduto in comodato all’Archivio Carol Rama – della sua iconica casa, in via Napione 15, a Torino, dove l’artista visse e lavorò dagli anni Quaranta fino alla morte. Di prossima pubblicazione, sempre a cura della Fondazione, è anche il catalogo ragionato delle opere di Carol Rama. Oltre a un riconoscimento economico, il premio offre l’opportunità di attivare un dialogo progettuale con la Fondazione Sardi per l’Arte e con l’Archivio Carol Rama. E il progetto del nuovo laboratorio di Zehra Dogan potrà portare avanti questi dialogo anche su altri territori.

 Zehra Doğan
Zehra Doğan_Foto credit OKNOstudio

Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Bart van der Heide, direttore del Museion Museo D’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, e Kathryn Weir, direttrice del Museo Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli.

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