13 ottobre 2019

Tutti i premi e le menzioni speciali di ArtVerona 2019

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Da quello dedicato alla fotografia under 35 agli stand più curati, ecco tutti i premi assegnati nell'ambito della 15ma edizione di Artverona

Doris Ghetta

Che Fiera sarebbe senza i premi? ArtVerona, poi, ne può annoverare veramente tantissimi, attribuiti agli artisti più rappresentativi, emergenti e storicizzati, oltre che alle gallerie più curate. E nell’ambito di questa 15ma edizione, ci sono anche diverse new entry. Ecco tutti i vincitori.

Nella giornata di apertura di ArtVerona 2019, venerdì, 11 ottobre, è stato assegnato il primo dei premi di questa 15ma edizione della fiera. Per A Disposizione, il fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte, istituito nel 2018, un portafogli del valore di 10mila euro ogni anno. La commissione, composta da Giovanni Maccagnani, Vicepresidente di Veronafiere, Elena Amadini, Exhibition Manager Area Stone&Design di Veronafiere, e Diego Bergamaschi, Advisory Board ArtVerona, ha selezionato tre artisti, rappresentativi di altrettante generazioni: uno storicizzato, un mid-career e un under 35. A entrare nel Fondo, What do they know, di Corrado Zeni, nato a Genova nel 1967 e presentato da Guidi&Schoen di Genova, Interno n°4 dalla serie Ricerca8, di Teresa Giannico, nata nel 1985 a Bari e presentata da Viasaterna di Milano, e Cromo Struttura n.7, opera di Lucia Di Luciano, nata nel 1933, presentata da 10 A.M Art, Milano.

Daniela Comani Sono stata io. Diario 1900 – 1999 2002/2011 Acrchival print on Hahnemule canvas 430 gr (100% cotone) Edizione di 10 (dettaglio) Cm 90 x 180 Courtesy Galleria Studio G7, Bologna

Sono stata io. Diario 1900-1999, dell’artista Daniela Comani ed esposta dalla Galleria Studio G7 di Bologna, è stata proclamata l’opera vincitrice di ICONA, che prevede l’acquisizione di un’opera che rappresenti simbolicamente la fiera, come manifestazione che promuove il sistema dell’arte italiano e contribuisce a delinearne i contorni. «Nel magico quadro diacronico di avvenimenti che hanno segnato il XX secolo, si rivela, attraverso l’esperienza individuale dell’artista e della sua parola scritta nella forma del dialogo tra vittima e artefice, una straordinaria autobiografia collettiva che racconta il dolore e le conquiste del mondo nel Novecento», ha motivato, Francesca Rossi, Direttore Musei Civici di Verona e membro della commissione, composta da Arrigo Porto, collezionista, Giorgio Fasol, Advisory Board ArtVerona e Mirko Rizzi, Editor in Chief Zero Venezia e Advisory Board ArtVerona.

Petra Feriancová Seclusion , 2017 collage su carta fotografica cm 60 x 40edizione unica courtesy Gilda Lavia, Roma

Arriva alla seconda edizione il premio Widiba che, nato su iniziativa del collezionista e personal finance advisor Fabio Agovino, prevede l’acquisizione di un’opera. La commissione, composta da Fabio Agovino, collezionista, Domenico Palma, filmmaker, e Francesca Blandino, storica dell’arte, ha scelto l’opera Seclusion (2017), di Petra Feriancová, esposta da Gilda Lavia, Roma. Questa la motivazione della giuria: «In questo caso la Feriancová cerca di interpretare uno scenario rovesciato, una condivisione senza filtri che isoli i “contenuti inappropriati”, dolorosi, censurabili della sua vita, esponendoli come fossero scatti di una galleria di Instagram, questa volta però includendoli nel possibile scenario virtuale e reale».

Settima edizione per Level 0, tra i premi di ArtVerona 2019 che destano più curiosità e sostenuto da AGSM, che coinvolge 13 direttori dei principali musei e istituzioni d’arte contemporanea, che si impegnano a promuovere gli artisti selezionati all’interno della loro programmazione, con talk, warkshop, pubblicazioni e mostre. Elisabetta Barisoni, responsabile di Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, ha scelto Paola Angelini, rappresentata da Monitor di Roma – Lisbona; Daniele De Luigi, curatore alla Fondazione Modena Arti Visive, ha scelto Quayola (Roma, 1982) rappresentato da Marignana Arte di Venezia; Patrizia Nuzzo, responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Civici di Verona, ha scelto Matilde Sambo (Venezia, 1993) rappresentata da aA29 Project Room di Caserta, Milano, Reggio Emilia; Cristina Rota, assistente curatrice alla GAMeC di Bergamo, ha scelto Benni Bosetto (Milano, 1987) rappresentata da ADA di Roma; Massimo Mininni, curatore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ha scelto Silvia Mariotti (Fano, 1980) rappresentata da A plus A gallery di Venezia; Christiane Rekade, direttrice del Kunst Meran Merano Arte di Merano, ha scelto Francesca Grilli (Bologna, 1978) rappresentata dalla Galleria Umberto di Marino di Napoli; Vittoria Broggini, conservatrice curatrice del MAGA di Gallarate, ha scelto Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1970) rappresentata da Monica De Cardenas di Milano; Denis Isaia, curatore del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ha scelto Pesce Khete (Roma, 1980) rappresentato da Colli Independent Art Gallery di Roma; Chiara Casarin, direttrice del Museo Civico di Bassano del Grappa ha scelto Arcangelo Sassolino (Montecchio Maggiore, 1967) rappresentato da Piero Atchugarry di Garzon (Uruguay) – Miami (USA); Iolanda Ratti, conservatrice del Museo del Novecento di Milano ha scelto Silvia Giambrone (Agrigento, 1981) rappresentata da Paolo Maria Deanesi di Trento; Andrea Busto, direttore del Museo Ettore Fico di Torino ha scelto Nebojša Despotović (Belgrado, 1982) rappresentato da Boccanera di Trento; Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi a Firenze ha scelto Sophia Pompéry (Berlino, 1984) rappresentata da Kanalidarte di Brescia; Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto Autonomo VILLAE di Tivoli, ha scelto Petra Feriancová (Bratislava, 1977) rappresentata da Gilda Lavia di Roma.

Anna Di Prospero Marseille#8 2014 fotografia digitale, stampa inkjet fine art cm 100×67 courtesy MLB Maria Livia Brunelli Gallery, Ferrara – Porto Cervo (OT)

Tra i premi di ArtVerona 2019, anche un riconoscimento dedicato alla fotografia Under 35, promosso da LCA Studio Legale. La commissione di questa rinnovata edizione del Premio, composta da Maria Grazia Longoni, collezionista e partner di LCA Studio Legale, Christiane Rekade, direttrice KunstMeranoArte, e Davide Giannella, curatore, ha deciso di premiare Anna Di Prospero, con l’opera Marseille#8 (2014), fotografia digitale esposta da MLB Maria Livia Brunelli Gallery, Ferrara – Porto Cervo (OT), «per la solidità della sua pratica volta a valorizzare e ad aprire inedite e possibili considerazioni sulla relazione tra paesaggio architettonico e paesaggio umano».

Kanalidarte

Si rinnova anche il Premio Display, riconoscimento che gratifica le due gallerie, una per padiglione, che hanno saputo proporre nel proprio spazio artisti e opere nella maniera più coerente e innovativa. In palio, un’agevolazione del valore di 2mila euro sull’iscrizione ad ArtVerona 2020. La commissione, coordinata da Elena Salmistraro, product designer, e dall’artista e architetto Angelo Stoli, ha decretato vincitrici la Galleria Kanalidarte di Brescia, per il Padiglione 11, e la Galleria Doris Ghetta di Ortisei, per il Padiglione 12. Menzioni speciali per Lara e Rino Costa di Valenza, Valmore Studio d’Arte di Vicenza, Massimodeluca di Mestre e Isolo 17 Gallery di Verona.

Protey Temen Black Wace Fragment Black primer, white gel ink, synthetic chalk on wood Cm 120 x 540 x 2 Courtesy Galleria Maurizio Corraini, Mantova

Tra i nuovi riconoscimenti presentati nell’ambito della quindicesima edizione di ArtVerona, il Premio MZ Costruzioni, promosso da due imprenditori e collezionisti campani. La commissione del Premio, composta da Antonio e Michele Zito, collezionisti, Silvia Salvati, curatrice, responsabile mostre e collezioni del Museo Madre, e Ivan Quaroni, curatore, ha selezionato Black wave fragment (2019), opera di Protey Temen, esposta dalla Galleria Maurizio Corraini, Mantova. «Protey Temen è un artista che viene dal mondo della grafica e che ha lavorato come Art Director per diverse aziende, maturando una visione personale dell’arte che lo ha condotto a confrontarsi con le scienze e con altre discipline del sapere per sondare la conoscenza umana e il mondo interiore», si legge nella motivazione.

Nella cornice del Due Torri Hotel di Verona, si è svolta l’esclusiva cerimonia per il conferimento di un altro nuovo premio presentato durante ArtVerona 2019: il Premio Casarini Due Torri Hotel dedicato ai pittori Under 35. La commissione – composta da Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, a Tivoli, Massimo Mininni, curatore della Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma, Franco Vanetti, general manager del Gruppo Duetorrihotels, e Silvano De Rosa, direttore del Due Torri Hotel di Verona – ha voluto premiare, all’interno di una shortlist di 10 artisti nati tra il 1983 e il 1991, un pittore emergente, per supportarne il percorso artistico e, nel contempo, ha voluto riconoscere un artista la cui ricerca è già stata apprezzata anche a livello internazionale. Si tratta del torinese Guglielmo Castelli (1987), con l’opera Senza titolo (2019), proposta da Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma, e del più giovane degli artisti di questa prima edizione del premio, Paolo Pretolani (1991), con l’opera L’allucinazione di William Kaiser (2019), proposta da Massimodeluca.

Gayle Chong Kwan Roslyn Chapel, Senscape Scotland Series 2009 C – type print 100x127cm Courtesy Alberta Pane Gallery and the artist

La giuria composta da Fabio Pranovi, Gabi Scardi e Maria Rosa Sossai ha assegnato a Gayle Chong Kwan il Sustainable Art Prize 2019, arrivato alla terza edizione e incentrato sui temi dello sviluppo sostenibile così come intesi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’artista, presentata ad ArtVerona dalla Galleria Alberta Pane di Venezia e Parigi, ha proposto un progetto artistico a Venezia per Ca’ Foscari nel corso del 2020, coinvolgendo attivamente gli studenti dell’Ateneo e tutta la cittadinanza.

i10 Spazi Indipendenti, riconoscimento sostenuto da AMIA Verona S.p.A., è legato alla sezione, curata da Cristiano Seganfreddo, che la fiera dedica da dieci anni al panorama dei project space italiani. La commissione, composta da Seganfreddo e da Massimiliano Tonelli, direttore editoriale di Artribune e Simone Ciglia, ricercatore associato di The Independent, ha a premiato per questa edizione Numero Cromatico, un centro di ricerca fondato a Roma nel 2011 da un gruppo di ricercatori provenienti dal mondo delle neuroscienze, per progettare e proporre attività innovative sull’approccio scientifico alla ricerca artistica. Ad ArtVerona ha presentato alcune opere di Dionigi Mattia Gagliardi.
Una menzione speciale della giuria è andata ad Almare, associazione culturale nata a Torino nel 2017, a CASTRO, spazio fondato a Roma nel 2018.

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