Due sale ben distinte per quanto riguarda la tipologia dei dipinti esposti. Per certi versi sorprendentemente, la prima sala è dedicata al primo Giuseppe Capogrossi. Si tratta probabilmente della parte meno celebre dell’opera di Capogrossi: quadri figurativi.
Forse i più associano il nome “Capogrossi” al “Segno” ovvero a quel particolare stile fatto unendo una serie di segni formati da una curva ed alcune linee oblique, nella prima sala invece possiamo ammirare un Capogrossi che si autoritrae, che dipinge paesaggi, scene di natura morta e di vita comune. Molti hanno visto in queste opere, che vanno fino alla Seconda Guerra, già una tendenza all’astrattismo che entrerà prepotentemente nella vicenda artistica del pittore negli anni successivi. Per quanto ci riguarda notiamo una serenità in queste opere del primo periodo, una giocosità, un’ironia che si concretizza in soggetti ricorrenti come maschere e chitarre.
Grande merito dunque a questi due Saloni Centrali della GNAM – ormai definitivamente consacrati alle grandi
massimiliano tonelli
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