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fino al 15.V.2005 | Massimiliano Fuksas – 5 anni 5 progetti | Frascati, Scuderie Aldobrandini

di - 22 Aprile 2005

Cinque anni fa Massimiliano Fuksas (Roma, 1944) mise il suo ingegno e la su progettualità a servizio delle Scuderie Aldobrandini a Frascati, trasformandole in un Centro Culturale Polifunzionale. L’iniziativa è stata un successo: da allora si sono avvicendate mostre ed eventi di livello nazionale ed internazionale (58 mostre, 312 concerti, 127 spettacoli teatrali, 354 conferenze). In questi giorni, ad omaggiare il grande architetto ci pensa quella stessa città, dedicandogli una personale, la prima in Italia. Un’occasione per conoscere ed apprezzare i progetti e i lavori in corso di Fuksas, esposti all’interno di una sua stessa opera. Come suggerisce il titolo della mostra, i progetti sono cinque: il Centro Congressi Italia Roma Eur, Il Centro Ferrari a Maranello, la chiesa di San Giacomo a Foligno, il Padiglione del tessile a Torino Porta Palazzo e il Centro Ricerche Nardini a Bassano del Grappa. L’allestimento della mostra, come per la precedente Forma. La città moderna e il suo passato, è curato da Doriana Mandrelli, ed è suddiviso in due sezioni. Al primo piano delle Scuderie, chiamato “tappeto volante” per la caratteristica di sembrare sospeso nel vuoto, è possibile vedere i cinque progetti nelle diverse fasi creative. Nell’Auditorium, diviso da un lungo nastro, una serie di piccoli schermi al plasma e un video con filmati relativi ai lavori dell’architetto. Spettacolare nella sua capacità di coniugare intuizione, creatività e funzionalità è la Nuvola, futura sede del Centro Congressi dell’Eur. Uno spazio dalle dimensioni indefinite (lo stesso Fuksas dice di aver avuto l’idea metre era al mare, osservando le nuvole) che sembra sospeso, lo sostengono tre punti d’appoggio. Chiuso in un box, un grande corpo informe prende forma nello spazio. E proprio la Nuvola in questi giorni è al centro di numerose polemiche (che si aggiungono a quelle seguite all’inaugurazione della Fiera di Milano) a cui risponde lo stesso Fuksas. Cosa è successo con i finanziamenti degli imprenditori del progetto Centro Congressi dell’Eur?
“Contrariamente a quello che avviene di solito e cioè ai rallentamenti causati dalla burocrazia, questa volta si sono sostituti quelli dei privati. Nella fattispecie (ndr) chi ha vinto la gara d’appalto, l’unica ditta che si è presentata, sta rallentando con le sue perplessità l’esecuzione del progetto”. Colpa, in parte, del project financing, un metodo di finanziamento che consente di riunire i finanziamenti pubblici con quelli dei privati. In altri paesi d’Europa questo non potrebbe succedere, e i lavori procedono con più facilità.
Non è facile lavorare dividendosi tra committenti, finanziamenti e il proprio estro creativo, ma Fuksas riesce a colpire per le sue soluzioni, come quella del Centro Ricerche di Maranello, in cui accanto a luoghi designati ad uffici, dove mai ci aspetteremmo altro che lavoro, sbucano delle chiare fresche e dolci acque, cioè delle grandi vasche, che oltre ad avere una indubbia funzione di benessere, offrono la possibilità di un risparmio energetico per la loro capacità termica. Luce acqua e bambù sono state inglobate nello spazio, elementi naturali che Fuksas spesso utilizza e a cui si ispira, anche se precisa: “non è l’architetto che imita la natura ma la natura che imita l’architettura, l’architetto ipotizza una visione, attraverso cui rende la natura comprensibile”.

Alla base della sua filosofia architettonica c’è sempre un’accettazione verso quello cui si trova di fronte, anche laddove risulta difficile da inglobare, perché brutto, caotico, o addirittura disastroso “se c’è del brutto, lo faccio vedere, gli do dignità, non lo rifiuto, non ho un rifiuto del mondo. Io penso che la mia architettura si ispiri al caos, a quel magma che io chiamo sublime, per rendere a questo disastro delle soluzioni ‘altre’. In questo senso l’architettura può resistere ai disastri”.
Come coniugare questa filosofia alle esigenze d’oggi? Di cosa ha bisogno la città contemporanea? “Nelle grandi città c’è un centro storico e un grande magma di 3/5 milioni di persone, bisognerebbe ripensare completamente la città contemporanea” questo però senza ignorarne il caos, ma usandolo come musa ispiratrice. Quello che conta di più, dichiara in chiusura, “è l’emozione, per poterla trasferire a quelli che vivranno negli spazi che ho disegnato”.


valentina correr
mostra visitata il 16 aprile 2005


Massimiliano Fuksas – 5 anni 5 progetti / Frascati, Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6 – 17 aprile – 15 maggio – Dal martedì al venerdì ore 10-18, sabato e domenica ore 10-19, lunedì chiuso – Ingresso intero 5,16 € ridotto 2,58 €

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