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Fino al 17.V.2014 | Florian Neufeldt, Soliloqui | The Gallery Apart, Roma

di - 15 Maggio 2014
Con l’arrivo in galleria del tedesco Florian Neufeldt, lo spazio di The Gallery Apart torna ancora una volta a sorprendere – destando sorpresa anche nei galleristi, che assistono ad una e propria trasformazione dello spazio.
Dopo l’intervento di Dominik Lang che aveva completamente stravolto la via d’accesso alla galleria, Neufeldt sviluppa un’operazione di spacchettamento dello stesso ingresso: la grande vetrata viene smantellata dalla propria sede per diventare installazione all’interno dello spazio.
Di fatto il risultato si dimostra essere duplice: se, da una parte, questa sorta di smantellamento porta lo spazio chiuso della galleria a trasformarsi in spazio all’aperto – con annesse intemperie potenziali – dall’altra la mancanza della finestra artificiale crea una finestra naturale sulla realtà. Dando ampio respiro allo spazio, il panorama esterno entra all’interno trasformando la visione dello spettatore.

L’apertura vetrata sul pavimento che permette al livello superiore di dialogare con quello inferiore – altro grande elemento di curiosità da parte degli artisti che si sono ritrovati a collaborare con The Gallery Apart – subisce anch’esso una totale trasformazione. Il termosifone, infatti, distaccato dalla parete viene ad occupare la zona antistante il lucernario; parte delle vetrate della grande finestra a parete vanno a coprirlo, offrendo uno spazio di rifugio per il visitatore che vi trova riscaldamento.
Se da una parte l’operazione eseguita sulla finestra volge verso un processo di ingigantimento – la vetrata cambiando sede diventa scultura a sua volta nello spazio e ingrandisce la visione che si ha dell’esterno guardando dall’interno – le installazioni, che portano il titolo di Soliloqui per l’appunto, seguono un percorso contrario. «Le mie sculture sono pezzi di tavoli che normalmente servono per scrivere o per mangiare, piuttosto che intelaiature; insomma, siamo abituati a vederli estesi nella loro lunghezza, in una forma precostituita che ci è familiare», spiega l’artista. «Assumono una nuova valenza in questo nuovo formato: il processo di contrazione, simile a un impacchettamento, li trasforma in oggetti nuovi». I lavori scultorei di piccola statura sono il risultato di un nuovo modo di pensare l’idea di scultura stessa. Quest’ultima infatti, già discesa dal piedistallo in epoca postmodernista, si esprime attraverso il soliloquio rispetto all’ambiente circostante: grazie all’intervento dell’artista, la materia assume nuove forme e, con esse, assume nuovo valore, mantenendo la memoria della sua funzione originaria.
Particolare anche il processo scultoreo svolto dall’artista sul neon: l’installazione Trying the floor (2014), grazie alla presenza di un motore interno, interagisce con la rampa delle scale continuando a muoversi e creando anche un contributo acustico di interazione con lo spazio; al piano superiore la scultura in cemento smetterà di funzionare all’esaurimento del piccolo neon al suo interno. «Il neon è unico perché l’opera è pensata per essere site-specific. È quella che si vede, non può essere nient’altro al di fuori di sé stessa. È pensata per vivere in un determinato momento, non avrebbe senso farla durare in eterno. Per ciascun momento ci sarà un’opera a dialogare col tempo», spiega Neufeldt.
Al piano inferiore, a fianco ad una scultura realizzata ancora con materiali di scarto, l’artista presenta un video nel quale, grazie ad un motorino interno, un pezzo di cartone si muove come a piegarsi su sé stesso, tornando a porre l’accento sul quel processo di piegamenti e dispiegamenti che caratterizza l’intero corpus di lavori presenti in mostra.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 22 marzo 2014
Dal 22 marzo al 17 maggio 2014
Soliloqui
Florian Neufeldt
The Gallery Apart
Via Francesco Negri, 43 – Roma
Orari: martedì – sabato 15.00 – 19.00 e su appuntamento

Nata a Roma nel 1988, consegue la laurea magistrale in Storia dell'Arte nel 2012 presso Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dopo aver fatto diverse esperienze nel campo, dalla didattica e mediazione presso il MAXXI all'esperienza in galleria tra Roma (1/9unosunove) e Parigi (Galerie Antoine Levi), nel 2014 è assistente al coordinamento delle gallerie partecipanti ad Artissima a Torino. Oggi si sta formando per diventare Registrar. Collabora con Exibart dal 2012 e da un anno anche con INSIDE ART. Scrivere è da sempre la sua passione.

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