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Fino al 18.V.2015 | Alessio Ancillai, Umano Specie Specifico | Galleria Pio Monti Arte Contemporanea, Roma

di - 15 Maggio 2015
Il 2015 è l’anno internazionale della luce e nella personale di Alessio Ancillai da Pio Monti Arte Contemporanea, è protagonista il led, che ricorre in molte delle 10 installazioni a parete della mostra. Nelle opere di Alessio fatte di lino, velluto o juta, è notevole come la linea a led spezzi la “tela” o trapassi il colore. L’integrità è preservata al solo video che però nello stesso tempo presenta due panni intrecciati, in rosso e bianco su fondo nero, che stanno sempre a metà dell’inquadratura. Ancillai si trova in media res, tra luce e sangue? Glielo abbiamo chiesto.
Da cosa ti sei fatto guidare per realizzare queste opere? sono pensate per questa mostra?
‹‹”Luce e Sangue” è un capitolo del progetto “Umano Specie Specifico” realizzato appositamente per la mostra. Ho iniziato a pensarci realizzando In fondo agli occhi e poi sono venute le altre opere. L’ispirazione nasce in generale dalla necessità di esplorare ciò che caratterizza l’essere umano come tale e oggi dall’attuale dibattito riguardo l’importanza della luce al momento della nascita. La luce in mostra non è quella illuminista che “rischiara le menti” per una conoscenza della realtà materiale, né una luce trascendente che viene dall’alto, ma è il divenire alla luce, come creazione di immagini dall’interno verso l’esterno partendo, all’inizio del tempo umano, dallo stimolo luminoso e poi, dallo stimolo del vissuto››.
Ti va di parlarmi del video?
‹‹Il video nasce dall’elaborazione di un’immagine fotografica della linea di luce che si crea nell’istallazione “Luce e Sangue” e più precisamente dall’incontro della luce a led con i tessuti. L’ho realizzato per proporre il movimento interno di questa immagine, per coglierne la dimensione temporale. Utilizzo il mezzo audiovisivo perché con il video sparisce totalmente l’idea di spostamento nello spazio, il movimento che mi interessa è quello del tempo inteso come tempo interno. Il sonoro del video è composto appositamente dal maestro Luca Marrucci con il quale collaboro da anni, per trovare i suoni interni di quelle immagini››.

Le sfumature del bianco sono quelle che prendono la “luce”? perciò lo hai scelto?
‹‹Quando lavoro, le mani si muovono e vanno a cercare i colori senza pensarci troppo. A posteriori, posso dire che il bianco, che secondo la teoria additiva è la sommatoria di tutti i colori della luce, è la rappresentazione per eccellenza della luce ed il colore che meglio la riflette››.
Manca il led in Dopo la luce, ma ne hai evocato il segno…mi sbaglio?
‹‹No, non ti sbagli. L’opera è proprio la memoria dell’incontro che è avvenuto tra luce e materia. Guardando l’opera, mi è stato detto che il colore della luce che attiva la retina alla nascita è il rosso ed è in effetti quello che volevo rappresentare, questa memoria primordiale. La linea di luce in questa opera è evocata, c’è la sua immagine e al tempo stesso ci sono altre linee, nuove, che nascono dopo, fili tesi e segni di grafite che formano una geometria inventata che cambia e si “muove a seconda del punto di vista da cui la si osserva” ››.
In Memoria di Te il led arriva fino a terra, c’è un qualche motivo particolare?
‹‹Sì, la luce che voglio rappresentare è una luce che crea e scopre ciò che non è visibile ai sensi fisici, le immagini interne e il pensiero non razionale tipiche dell’essere umano che nascono da un rapporto con la realtà, ecco perché sia le colature di pittura che la luce, tendono verso terra, verso una concretezza››.
Anna de Fazio Siciliano
Mostra visitata il 18 aprile
Dal 18 aprile al 18 maggio 2015
Alessio Ancillai Umano Specie Specifico (Luce e Sangue)
Galleria Pio Monti Arte Contemporanea
Piazza Mattei 18, Roma
Orari: lunedì 15:00 – 20:00
martedì – venerdì 11:00 a.m. – 20:00
Info: permariemonti@gmail.com

Critica, storica dell’arte e redattrice per prestigiose riviste di settore (Exibart,Art e Dossier, Finestre sull’arte) ha all’attivo numerosi articoli e interviste a galleristi (Fabio Sargentini), direttori di Musei (Anna Coliva) curatori (Alberto Fiz), vertici di società di mostre (Iole Siena, Arthemisia Group e Renato Saporito, Cose Belle d’Italia). Da tempo collabora con la Direzione della Galleria Borghese con la quale dopo aver prodotto una ricerca inedita sul gusto egizio ha svolto un lungo periodo di formazione. Nel 2015 fonda Artpressagency la sua agenzia di ufficio stampa, comunicazione, critica d’arte e di editing che sta espandendo e che ha visto collaborazioni notevoli con colleghi e musei, istituzioni su tutto il territorio nazionale (MaXXi di Roma, Biennale di Venezia, Zanfini Press, Rivista Segno, ecc.). Lavora come editor per Paola Valori e in qualità di addetta stampa scrive per le mostre di Studio Esseci, Arthemisia, Zetema, Mondomostre, ecc. Tra le pubblicazioni più importanti: “Margini di un altrove”, catalogo della mostra svoltasi  nel 2016 a Siracusa in occasione delle rappresentazioni classiche, “History is mine _ Breve resoconto femminile ”: unico capitolo dedicato al genere femminile pubblicato nel libro “Rome. Nome plurale di città” di Fabio Benincasa e Giorgio de Finis, “La verità, vi prego, sulle donne romane”, indagine archeologica e figurativa sull’assenza nei luoghi delle donne nella Roma antica, per FEMM(E)-MAAM ARTISTE. Al momento, oltre all’aggiornamento di Report Kalabria, indagine sulle contaminazioni artistiche contemporanee nei luoghi archeologici in Calabria, si sta occupando di promuovere un progetto originale degli artisti Francesco Bartoli e Massimiliano Moro, anche dei linguaggi multimediali applicati a eventi espositivi.   Gli articoli di Anna su Exibart.com

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