Categorie: roma

fino al 2.II.2003 | Gli Espressionisti. 1905-1920 | Roma, Complesso del Vittoriano

di - 8 Ottobre 2002

Ci accoglie La donna in ginocchio di Otto Mueller, che fa mostra di sé ergendosi da un paesaggio tenue, accennato solo sommariamente e ci introduce nell’atmosfera sensuale dell’esordiente Die Brücke, Il Ponte: quattro autodidatti, ai quali si aggiungeranno presto altri artisti, amavano riunirsi per disegnare i nudi in un quarto d’ora, sedute in cui ritraevano la modella cambiando visuale ogni quindici minuti.
Il 7 giugno 1905, a Dresda, con l’incontro tra Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, Fritz Bleyl nasce Die Brücke. I quattro condividevano il tempo dilettandosi di letteratura, filosofia, arte. Inizialmente non avevano un programma ben definito, amavano dipingere: la loro era un’arte erotica e sensuale. La svolta iniziò qualche mese più tardi e fu determinata dall’impatto esercitato dalla conturbante pittura di Vincent Van Gogh, che ebbero modo di ammirare dal vivo nella nota galleria Arnold. Da quel momento i pittori di Dresda si aprirono alle tendenze artistiche che animavano Parigi, e si imbatterono nei Fauve, da cui desunsero la libertà del colore, un colore puro, vivo e prepotente. Queste suggestioni, quella dell’arte di Van Gogh e dei Fauve, alimentarono la loro ricerca figurativa spingendoli verso una pittura violenta, dal segno aspro, caratterizzata da una deformazione brutale dell’immagine. Stava nascendo l’espressionismo.
L’altra faccia dell’Espressionismo ha origine a Monaco di Baviera. Era il 1911, Wassily Kandinsky e Franz Marc fondarono Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro). L’Espressionismo di questi artisti, e di quanti poi aderirono al gruppo, aveva una forte base teorica, in primo piano era la volontà di tradurre in pittura la dimensione spirituale. Decisamente più umana la realtà dei Brücke, istintivi nella pittura, e molto impegnati nelle terrene necessità economiche e relazionali. Cercavano l’affermazione, lavoravano per essa. Al benestante Kandinsky bastarono invece un paio di mostre per raggiungere il successo nell’universo di una pittura scaturita da una vera e propria passione, a trent’anni, a conclusione della sua formazione economico-giuridica.
Retrospettiva di un ampio e intenso periodo artistico, in esposizione troviamo, oltre i dipinti, le sculture, le xilografie, ed in generale l’ampia produzione grafica espressionista. Difficile la scelta delle opere da segnalare: Il fuggitivo, scultura e disegno di Ernst Barlach, Diluvio I, olio su tela di Wassily Kandinsky, Ragazza che si pettina di Karl Schmidt-Rottluff.
Una mostra interessante, una ricostruzione di un filone importante nella metamorfosi di una pittura che, interiorizzandosi, cercava di sfuggire all’invadenza della fotografia. Leggerne l’evoluzione, partendo dalle prime sale dedicate al Die Brücke, per arrivare infine alle magnifiche opere di Kandinsky e Otto Dix, nell’ultima sala, dona la sensazione di appropriarsi del movimento espressionista, di partecipare alla loro ricerca fino all’esplosione formale della Danzatrice di Nolde, ed al turbamento in Whisky di Grosz.
Preparatevi, nell’ultimo angolo dell’ultima sala vi aspetta Testa d’uomo di Otto Dix, siete arrivati al 1919, ora potete tornare su i vostri passi, uscire dalla mostra, e ricordare.

articoli correlati
Espressionismo tedesco
Dall’Art Nouveau all’Espressionismo
Kandinsky in mostra a Milano

daniela bruni
mostra vista il 3.X.2002


Gli Espressionisti. 1905 – 1920
Complesso del Vittoriano, via di San Pietro in carcere (fori Imperiali), 066780664, lun_gio 9.30-19.30, ven_sab 9.30-23.30, dom 9.30 –20.30 ingresso intero 8.50 euro, ridotto 6.00 euro, catalogo Mazzotta 30


[exibart]

Visualizza commenti

  • Ho visitato la mostra.Mi sono piaiuti,oltre ovviamente ai lavori in esposizione ,i pannelli esplicativi,specie quelli tendenti a sottolineare l'ambiente culturale-cittadino in cui lo stesso movimento traeva origine.Un appunto museografico:quando il quadro esposto prevede una cornice con vetro,sarebbe meglio sistemare le luci in modo tale che in suddetto vetro non compaia l'immagine del rimirante,a scapito della completa fruizione dell'opera(accade ciò specialmente per un opera di Kandinsky.Per il resto ottima mostra.

  • Il catalogo Mazzotta è davvero bello e ben fatto - lo custodirò gelosamente - ma la realtà mi ha lasciato davvero stupefatto.
    Chi ama il Novecento non può rimanere indifferente ai colori ed ai tratti degli Espressionisti. Senza voler usare parole esagerate, scorrere la mostra mi ha fatto respirare la temperie del tempo fatta di passione e slancio prima, frustrazione e dolore poi.
    Mostra difficile da dimenticare.
    Splendida Roma ed il Vittoriale.
    Mi raccomando, lasciate come me il lavoro per un pomeriggio...

Articoli recenti

  • Attualità

La cultura nella Legge di Bilancio 2026: tutte le misure della manovra

Legge di Bilancio 2026, cosa cambia per cultura e turismo, dai nuovi fondi per musei e creatività al Bonus Valore…

30 Dicembre 2025 19:07
  • Mercato

Cinque oggetti di design straordinari passati all’asta nel 2025

Una selezione di lotti speciali e dei rispettivi prezzi di aggiudicazione, dal record milionario di François-Xavier Lalanne alle iconiche lampade…

30 Dicembre 2025 17:02
  • Teatro

Vita, scena, pubblico: i momenti più significativi del teatro 2025

Dal racconto dei maestri all’esperienza immersiva, fino al teatro come atto politico: il 2025 non ha smesso di interrogare la…

30 Dicembre 2025 17:00
  • Musica

Lady Macbeth alla Scala, ultima replica per l’opera che brucia per stupire

Ultima replica alla Scala per Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič: un capolavoro musicale potentissimo che, in questa…

30 Dicembre 2025 16:18
  • Arte contemporanea

Ancora problemi per la Biennale di Istanbul, che chiude in anticipo

La 18ma edizione della Biennale di Istanbul avrebbe dovuto svolgersi su tre anni ma ha chiuso dopo due mesi, a…

30 Dicembre 2025 15:23
  • Mostre

Per H. H. Lim, la realtà è un’esperienza fluida, da modellare in opera

Casa Morra, a Napoli, ospita una nuova personale di H. H. Lim: l’artista di origini malesi, da 50 anni in…

30 Dicembre 2025 12:30