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Fino al 24.XI.2018 | Margherita Moscardini, Inventory. The Fountains of Za’atari | Fondazione Pastificio Cerere, Roma

di - 19 Novembre 2018
Fondazione Pastificio Cerere presenta il progetto di Margherita Moscardini “Inventory. The Fountains of Za’atari” a cura di Marcello Smarrelli. Una mostra forte come uno schiaffo capace di riportare tutti con i piedi per terra. Un lavoro che ti fa andare nelle lontane terre della Giordania, al confine con la Siria. Che riesce a farti sentire il vento caldo che soffia nel deserto quando è estate e la brezza gelida quando è inverno. Dove la sabbia si anima attraverso l’antica tecnica dello spolvero rappresentando la mappa dell’intero campo di Za’atari.
Margherita Moscardini studia questa realtà dal 2017 cercando di capire come la temporaneità di questo “non-luogo” in effetti si stia concretizzando in una vera e propria permanenza. L’attenzione dell’artista si è soffermata sulla fontana, un simbolo emblematico di identità e comunità per il Medio Oriente che si differenzia dalla funzione aggregativa dell’Occidente. Le fontane del campo sono state inventariate dalla Moscardini all’interno di un grande libro. Queste sono state disegnate con pigmenti puri riprendendo le cromie reali predominanti. A far da cornice ci sono delle note, delle testimonianze, che ogni proprietario – in piena libertà- ha deciso di lasciare. All’interno del manuale troviamo anche un glossario con elencati tutti i materiali utilizzati per la loro realizzazione che per lo più sono di riciclo. Un vero e proprio viaggio all’interno dei cortili del campo. Un “non-luogo” che, giorno dopo giorno, cerca di conquistare la propria fetta di esistenza. All’interno della mostra si trova il primo prototipo di riproduzione (in scala 1:1) di una delle fontane inventariate realizzata in Italia in un composto di sabbia e resine. Parliamo di “primo” perché l’intento è quello di realizzarle e di portarle all’interno del circolo europeo.

Inventory. The Fountains of Za’atari, Margherita Moscardini, Installation View, photo by Andrea Veneri, Courtesy Fondazione Pastificio Cerere and the artist

Riprendendo le parole di Andrea Viliani (Direttore Generale Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli/Madre museo d’arte contemporanea Donnaregina) “Il progetto risultante da questa narrazione e da questa passione individuali, Inventory. The Fountains of Za’atari, ha trovato sul suo cammino di ricerca un ulteriore elemento di contraddizione – in questo caso tanto paradossale quanto contestuale, tanto imprevedibile quanto responsivo e responsabile e quindi, in ultima istanza, tanto sorprendente quanto appropriato – nel sostegno pubblico ricevuto dal progetto. Anche a livello produttivo Moscardini sembra quindi essersi inserita fra le contraddizioni che stava studiando, intendendole quali caratteri produttivi di tutto il suo progetto. Esso è risultato infatti fra i vincitori della prima edizione del bando Italian Council 2017 ideato dalla DGAAP- Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali, su proposta della Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
Al Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, a cui sono destinati sia il libro che la scultura spetta il compito di proseguire questa ricerca, che ci è affidata dall’artista e da tutti i suoi collaboratori, che ringraziamo. Di cogliere quindi le potenzialità di tutte queste contraddizioni, di diffonderne il flusso, di raccontare di campi e di città, di rifugiati e cittadini, di Europa e Medio Oriente, di regole ed eccezioni, di deserti e di giardini. Di proseguire questa Inventory. Di ricostruirsi giorno dopo giorno, metro su metro, come un’altra casa, accogliente e sicura seppur distante e ipotetica, di Camp Za’atari.”
Valentina Muzi
Mostra visitata il 25 ottobre
Dall’11 luglio al 24 novembre 2018
Margherita Moscardini, Inventory. The Fountains of Za’atari
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni, 7 – 00185 Roma
Info: +39 06 45422960 E-mail: info@pastificiocerere.it

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