Categorie: roma

fino al 25.I.2009 | De Chirico e il museo | Roma, Gnam

di - 22 Gennaio 2009
A trent’anni dalla morte, Roma ricorda Giorgio de Chirico (Volos, 1888 – Roma, 1978) con una retrospettiva che restituisce uno degli aspetti più intimi dell’artista: il suo rapporto con i maestri del passato. Un museo immaginario il suo, come il titolo stesso preannuncia: De Chirico e il museo. Un costante e complesso resoconto costituito dalle opere che l’autore ha voluto tenere con sé: quasi cento lavori, tra disegni e dipinti, e un’unica scultura, divisi oggi fra le varie raccolte delle due istituzioni organizzatrici.
Apertamente contrario all’arte contemporanea, sostenitore invece di un perfezionamento continuo della ricerca tecnica e stilistica, il suo percorso artistico non si mosse verso la direzione della copia né in quella dello studio. Nei numerosi dialoghi con il passato troviamo dipinti che cercano di rapire con fugace intuizione l’arte e la tecnica del disegno dei grandi maestri. Tentando di catturare l’essenza del modello con un’imitazione intesa come vera e propria esperienza del museo.
Attraverso l’arte del Rinascimento viene recuperata la limpidezza del colore e la tecnica per la quale i volumi acquistano precisione e luminosità, in una sorta di rispecchiamento ideale o di riflessione estetica che in de Chirico si fonde indissolubilmente con il filone mitologico, trait d’union fra la sua terra natale e la sua patria d’adozione. Come se fosse un bambino che, ripetendo, impara. E ripensando il passato diventa classico a se stesso.
Una mostra dedicata a de Chirico non poteva certamente articolarsi in qualità di mero allestimento storico o antologico. Organizzata in sezioni, sembra piuttosto percorrere il complesso iter artistico del pittore, il quale dà forma al suo linguaggio attraverso una grammatica ricca e ispirata. Il suo rapporto con il museo è stretto, intriso d’intuizione e caratterizzato dalla capacità di interpretare l’opera non come semplice immagine pittorica, ma come principio di una nuova visione rivelatrice. Pittore dei misteri, dell’antico, del mito; massimo cantore di un mondo meta-fisico affascinante, inquietante, straordinario.
Centro propulsore dell’esposizione la sezione autoreferenziale, quella in cui l’artista si auto-ritrae in più opere, ricorrendo spesso a una sorta di raffinato camouflage; non avulso da frequenti richiami alla sua ben più nota passione teatrale (esemplificata magistralmente anche nelle numerose illustrazioni per Siepe a Nord Ovest di Bontempelli esposte).
Nelle sale adiacenti, le opere degli artisti che de Chirico – nel suo feroce articolo del 1919 sulla Galleria nazionale d’arte moderna – incluse fra i buoni (pochi) e i cattivi (molti). Allusioni a Renoir, cenni a Rubens, titoli che richiamano il passato, riferimenti meno espliciti ma pur sempre presenti. Così Capriccio veneziano (1951, per la prima volta esposto a Roma), ispirato al Veronese, sembra dominare l’intera sala centrale, vuoi per le dimensioni, vuoi per la posizione.
Una mostra sui generis, insomma, scientificamente difficile, come testimonianza dell’ultima fase della metafisica dell’artista e grande storico dell’arte del XX secolo.

articoli correlati
Giorgio de Chirico e il segno alla Pinacoteca Moretti
video correlati
La videorecensione della mostra

michele nero
mostra visitata il 19 novembre 2008


dal 19 novembre 2008 al 25 gennaio 2009
De Chirico e il museo
a cura di Mario Ursino
GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Viale delle Belle Arti, 131 (zona Parioli) – 00196 Roma
Orario: da martedì a domenica ore 8.30-19.30; la biglietteria chiude alle ore 18.45
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7
Catalogo Electa
Info: tel. +39 0632298221; fax +39 063221579; gnam@arti.beniculturali.it; www.gnam.beniculturali.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30