A parte la piacevole scoperta di queste piccole chicche,
la mostra sembra voler fare quadrare il cerchio, cioè ribadire che le
distinzioni fra le diverse “discipline” sono mere convenzioni, poiché ognuna è
insita nell’altra per sovrapposizione, per evocazione o semplicemente per
ispirazione, nella sua accezione più ampia.
Ed è proprio da questo largo significato che nasce questa
mostra. Come per la trasmissione radiofonica Sei Gradi, in cui mondi diversi sono in
realtà connessi tra loro, così l’esposizione è stata costruita per
associazioni. Un racconto dello scrittore inglese Malcom Lowry, a cui è
tributato il titolo della mostra, è lo spunto: la consolazione che molti
artisti traggono dallo studio e dal confronto, dalla interpretazione e dalla
trasformazione dei lavori di altri artisti.
È quello che dimostrano gli undici artisti internazionali
invitati, ognuno dei quali conduce la personale riflessione partendo
dall’indagine di culture e opere diverse. Come gli scatti di Franco Vaccari che, con i suoi dittici (come Rrose
Sélavy -Marcel Duchamp- Belle aleine, Eau de Voillett/L’histoire de la Belle
Hélaine de Costantinople, Bibliotèque Bleue”) divisi fra l’istituto e la libreria, suggerisce
possibili punti di partenza dei lavori di Duchamp.
Facendo materialmente trascrivere – con caratteri
occidentali – dal padre Phung Vo i testi raccolti da Julie Ault di McPhee,
Cioran, Breen, Pasolini e Ballard, con le 60 pagine di Death Sentence Danh Vo vuole restituire una certa
dignità a una minoranza linguistica, mentre in Tombstone for Nguyen Thi Ty – allestita nel giardino della
chiesa – muove una critica al sistema capitalistico occidentale. Simile
critica, ma per gli effetti che produce sull’ambiente, è avanzata nel video Time,
Trade and Surplus Value di Maria Thereza Alves.
Riflettendo invece sul concetto di scultura e del retaggio
a essa legata, nel video Kinetic Sculpture in Two Dimensions Jimmie Durham analizza l’idea di immobilità che
sottostà alla scultura stessa. In un rinnovato Grand Tour, con Voyage
pittoresque Cécile
Hummel ha
fotografato libri antichi che evocano viaggi e angoli pittoreschi delle città
italiane visitate (Roma, Napoli e Palermo).
Un’articolata costruzione è dietro l’apparente semplicità
del video Weekend Campus di Nancy Davenport: una corposa serie di fotografie è stata disposta a
formare un video con una lenta ripresa orizzontale, dove un’università fittizia
fa da quinta scenografica a cruenti incidenti stradali, a cui accorrono
curiosi, forze dell’ordine e soccorsi. Un chiaro omaggio a Godard e a Warhol.
Aranciera superecologica
Seconda edizione di Centrale Fotografia
daniela trincia
mostra visitata il 18 giugno 2010
dall’otto maggio al 25 settembre 2010
Strange
Comfort (Afforded by the Profession)
a cura di Adam Szymczyk e Salvatore Lacagnina
Istituto Svizzero di Roma
Via Liguria, 20 (zona via Veneto) – 00187 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-18; sabato
ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0642042620; arte@istitutosvizzero.it; www.istitutosvizzero.it
Chiesa di Sant’Isidoro
Via degli Artisti, 41 (zona via Veneto) – 00187 Roma
Orario: su appuntamento
Ingresso libero
Info: www.st-isidore-rome.org
Libreria Antiquaria C.E. Rappaport
Via Sistina, 23 – 00187 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 15-19;
sabato su appuntamento
Ingresso libero
Info: www.rappaport.it
The Keats-Shelley House
Piazza di Spagna, 26 – 00187 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-17; sabato
su appuntamento
Ingresso: intero € 4; ridotto € 3
Info: www.keats-shelley-house.org
[exibart]
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…