Lavora sull’interazione tra installazione, performance e presenza umana, Franz West, artista austriaco di fama internazionale. In mostra a Roma essenzialmente sculture, ottenute attraverso vari procedimenti materici e compositivi, dal modellato in gesso ed argilla, al ferro, al tessuto, fino ad arrivare alla carta da giornali con collante.
Altro elemento presente le sue immancabili quanto celebrate sedie, oggetti di uso comune che attraverso la progettazione, l’assemblaggio materico, si trasformano in veri e propri oggetti artistici. Tali da richiamare l’influenza di antesignani della poetica quali Marcel Duchamp o piuttosto George Brecht.
L’autonomia dell’oggetto artistico e l’uso stesso del medesimo sono elementi molto importanti nell’operazione socio-estetico-culturale dell’artista; ad esempio nell’installazione al Moma di New York del 1997 le sedie di uso comune si
Ed anche nella mostra di Roma il corpo è al centro della sua ricerca. Il corpo declinato in varie forme ed utilizzi: interagisce con le sedie stesse con il tavolo progettato appositamente per l’happening musicale.
Ironico quanto sorprendente, inusuale quanto appropriato: così si potrebbe tentare di definire il lavoro di West. Affermazioni del tipo: …Le sedie e il divano diventano strumenti per percepire l’arte…. o piuttosto…Prendete una sedia, fatene un uso conforme alla sua funzione e poi rimettetela a posto rivelano un’esatta funzione ed intenzione nonchè progettualità.
Come assiomi imprescindibili che viaggiano sui binari della sensibilità artistica contemporanea.
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