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fino al 31.I.2006 | Fabrizio Ceccardi – Sguardi dal Fondo | Roma, Galleria Luxardo

di - 13 Dicembre 2005

Fabrizio Ceccardi usa esclusivamente il colore -spesso tendente al monocromo- lavorando per sottrazione. Non è un reporter all’inseguimento dell’attimo, ha bisogno di tempo, contemplazione. “Arrivo, guardo, poi torno”, afferma. Del resto anche i suoi racconti per immagini non rientrano in confini temporali definiti rigidamente: “sono come piccole scatole che apro a distanza di tempo mettendoci dentro qualcosa di nuovo.” Emiliano di origine (vive tra Reggio Emilia e Roma), Ceccardi si porta dentro la fotografia di Luigi Ghirri, che insieme a Mario Giacomelli e Rolf Koppel è tra i suoi autori preferiti, ma le sue frequentazioni sono in realtà più pittoriche, da Rembrandt a Mark Rothko, passando per Giorgio Morandi.
Alla Galleria Luxardo (una sezione è stata presentata in anteprima in occasione della recente edizione di Artissima a Torino) espone quattro serie –Amori feriti, Landscapes, Nelle Ombre e Stanze Segrete– frutto dell’evoluzione dei suoi ultimi dieci anni di lavoro.
In Landscapes troviamo paesaggi disabitati -l’obiettivo punta i fili d’erba, i fasci di luce- che rimandano alla memoria delle persone che li hanno vissuti. Dalla visione esterna a quella interna: Stanze Segrete è il racconto di moduli architettonici in cui, ancora una volta, la presenza umana è evocata dagli oggetti, libri sparsi sul pavimento, mobili. Il raggio di luce è la presenza che anima -lirica, ma lucida- le sue visioni prospettiche, in cui si vedono finestre nella parete di fondo. La luce entra da lì e va a proiettarsi sul pavimento. L’autore è particolarmente legato a queste fotografie: “C’è sempre una piccola finestra aperta sul mondo”, dice. Anche i ritratti, che hanno una definizione tutta loro strettamente legata alle situazioni -all’interno della serie Amori feriti– non si fanno portavoce di una descrizione somatica, piuttosto catturano l’essenza mutevole del sentimento.

“Cosa è per te il ritratto?”, chiede Eva Clausen (direttrice della galleria) nell’intervista pubblicata nel catalogo della mostra. Ceccardi risponde: “Il ritrarre persone all’interno di uno spazio, o di spalle mentre in contemplazione osservano, è dare loro numerose e possibili identità differenti che a loro volta emanano altra luce, altre particelle luminose da catturare. Altra essenza. Quello che una cosa non può essere.”

manuela de leonardis
mostra visitata il 29 novembre 2005


Sguardi dal Fondo. Fotografie di Fabrizio Ceccardi
Roma, Galleria Luxardo, via Tor di Nona, 39 (via dei Coronari)
martedì-sabato ore 16,00-19,30 (domenica e lunedì chiuso; mattina su appuntamento) – ingresso libero – per informazioni tel. 0668309555
Catalogo con testi di Giosetta Fioroni, Marinella Paderni, Eva Clausen
www.gallerialuxardo.com


[exibart]

Nata a Roma nel 1966, è storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente. Con Postcart ha pubblicato A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011), A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu – Fotografi a confronto – Vol. IV (2017); Cake. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (2013), progetto a sostegno di Bait al Karama Women Center, Nablus (Palestina). E’ autrice anche Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (ali&no, 2015) e Isernia. L’altra memoria – Dall’archivio privato della famiglia De Leonardis alla Biblioteca comunale “Michele Romano” (Volturnia, 2017).

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