Categorie: roma

fino al 7.IX.2003 | Riflessi di Bisanzio. Capolavori d’arte dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene | Roma, Musei Capitolini

di - 3 Giugno 2003

Un capitolo affascinante della storia dell’arte è questo, che ci svela tesori quasi sconosciuti, testimoni della sopravvivenza e del rinnovarsi di archetipi bizantini. Cinquantaquattro le opere esposte a Palazzo Caffarelli, provenienti dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene: sono un piccolo assaggio di quanto è custodito in Grecia, terra teatro della maggiore fioritura delle istanze bizantine dopo la caduta di Bisanzio.
La mostra si apre proponendo stampe digitali di affreschi e frammenti originali, icone portatili, prodotte per lo più a Creta, e i trittici. Dai fondi aurei si stagliano figure sì ieratiche, ma anche animate da una umanità nuova che rivela i legami con la pittura veneta di quegli anni. Stesure più morbide – quindi – in cui si fa strada ed è sempre più evidente l’influsso dell’arte italiana, rivelata anche dalla volontà di inserire i soggetti in uno spazio prospettico.
In questa fase, soprattutto nella parte dell’Impero Ottomano sotto il dominio di Venezia, acquista importanza la figura dell’artista – non più mero artigiano – che firma le sue opere. Tra questi spicca la Michael Damaskinòs (1535-1592 o 1593), artista cretese che media i modelli paleologi con le novità apportate dall’arte occidentale.
Preziosi oggetti d’uso liturgico rivelano la raffinatezza dei motivi ornamentali e un’imbattibile qualità tecnica; tra questi una croce d’altare del 1654 in legno, argento, smalto e pietre preziose, con un ricco programma iconografico che comprende scene del Dodekaorton, i quattro evangelisti, la Cena Di Emmaus, il Sacrificio di Abramo, profeti e serafini. La croce poggia su di un piedistallo con applicate due colombe. L’opera proviene dal Monastero della Dormizione della Vergine Pretritziotissa a Bačkovo, nell’odierna Bulgaria.
La preziosità insita nell’arte bizantina resta come una costante anche nei paramenti liturgici realizzati in fibre preziose, seta, lino, fili di seta colorati e filo argentato e dorato, che ripropongono con la medesima minuzia un’abilità degna dei più celebri cicli musivi.
L’esposizione non dimentica la scrittura e dedica una piccola sezione ai manoscritti e ai libri a stampa.

articoli correlati
Scultura bizantina
Stoffe copte, la collezione Tove Alm, donata a Palazzo Venezia
Icone russe

daniela bruni
mostra vista il 21 maggio 2003


Riflessi di Bisanzio. Capolavori d’arte dal XV al XVIII secolo dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene
Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli (Campidoglio), 0639967800, ingresso intero 4.20 euro, ridotto 2.60 euro, mar_dom 9-20 ch lun


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10
  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10