Categorie: roma

Fino al 9.I.2014 | Marco Strappato Not yet titled | The Gallery Apart, Roma

di - 19 Dicembre 2013
Che la percezione della realtà sia la base della ricerca di ogni artista non è una novità. Che un’opera d’arte, in qualsiasi sua manifestazione fattuale, debba essere specchio di una riflessione operata dall’autore – volta a rispecchiare il proprio modo di raccontare il mondo – nemmeno. Eppure nel processo creativo di Marco Strappato, in mostra fino al 9 gennaio presso gli spazi di The Gallery Apart, non c’è nulla di ovvio o scontato.
Se si volesse dargli una definizione, si potrebbe dargli dell’”artista dei paesaggi”, anche qui niente di più banale. Quando, però, ci si avvicina a uno dei suoi collage Untitled – e c’è chi potrebbe pensare di vedere il ghiacciaio di una montagna, chi la distesa dell’oceano – ci si rende conto che in questo caso non c’è nulla di convenzionale. Sul filone della mostra La ripetizione, qualora sia possibile, rende felici (2010) ai tempi in cui la galleria si affacciava ancora in via di Monserrato e dell’ultimo progetto presentato in Via Farini a Milano e alla Fondazione Spinola Banna a Torino, l’artista riprende i risultati della serie Fake Lake continuando a spostare i paesaggi da una dimensione bidimensionale a quella della tridimensionalità.

Il progetto si sviluppa in una triplice manifestazione: alle immagini sporche di inchiostro che fluttuano sulle tre dimensioni x, y, z confuse come bastoncini di shangai, si uniscono i luoghi abbandonati in bianco e nero e i collage tridimensionali, pur sempre not titled ma cifrati come fossero ritratti di persone. Sulle scale, il desolato LOST del Untitled (J) riporta alla serie di Estratti, per i quali Strappato aveva proceduto censurando del video alcuni spezzoni di pellicole cinematografiche e conservando in sovraimpressione solo alcune parole dei sottotitoli (ancora una volta una selezione). Aulica ed imponente Untitled (VF 35) si declina in un gioco di luci e superfici specchianti che ricostruiscono l’intima struttura dello studio dell’artista, unendo la linea dei supporti metallici con la materica presenza delle immagini trovate.
«Il lavoro di Marco è un lavoro “sporco”: l’immagine trovata viene strappata, viene sempre filtrata attraverso un altro medium, non è mai “pulita”», spiega il curatore Claudio Musso, «eppure il risultato è assolutamente elegante, oserei dire suprematista». Anche nel caso della serie Fake Lake le immagini, risultato inaspettato di un lavoro di linguaggio e selezione, erano divenute centrali per la mostra stessa.
«Il paesaggio di Marco rimanda a qualcosa di familiare per lo spettatore. Davanti alla vecchia casa o all’immagine del video in bianco e nero selezionata e rimandata in loop ognuno è libero di raccontarsi una storia; davanti ai collage lo spettatore può mirare a paesaggi immaginifici. In ogni caso queste opere parlano di un immaginario collettivo», continua Musso.
Linguaggio e memoria, memoria e selezione, dinamica di presenza/assenza: queste le tracce da seguire, dunque, per leggere opere che pur in diverse manifestazioni rispettano una totale coerenza d’intenti.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 22 novembre 2013
dal 22 novembre 2013 al 9 febbraio 2014
Not yet titled
Marco Strappato
The Gallery Apart
Via Francesco Negri, 43 – Roma
Orari: martedì – sabato 15.00 – 19.00 e su appuntamento

Nata a Roma nel 1988, consegue la laurea magistrale in Storia dell'Arte nel 2012 presso Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dopo aver fatto diverse esperienze nel campo, dalla didattica e mediazione presso il MAXXI all'esperienza in galleria tra Roma (1/9unosunove) e Parigi (Galerie Antoine Levi), nel 2014 è assistente al coordinamento delle gallerie partecipanti ad Artissima a Torino. Oggi si sta formando per diventare Registrar. Collabora con Exibart dal 2012 e da un anno anche con INSIDE ART. Scrivere è da sempre la sua passione.

Articoli recenti

  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30
  • Arte contemporanea

Il fine settimana di Art Days 2025: gli appuntamenti a Napoli e in Campania

Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…

5 Dicembre 2025 12:30
  • Beni culturali

Milano riscopre il Tesoro di Sant’Ambrogio con un nuovo percorso museale

A Milano, dal 5 dicembre 2025, apre Ambrosius, il nuovo percorso museale della Basilica, che intreccia patrimonio storico, ricerca scientifica…

5 Dicembre 2025 11:30
  • Mercato

L’inverno caldo della Miami Art Week 2025: cosa non perdere

Dicembre a Miami significa Art Week e Art Week significa tempo di fiera: tra Art Basel Miami Beach, UNTITLED Art,…

5 Dicembre 2025 10:21
  • Arte contemporanea

Hauser & Wirth arriva a Palermo: la nuova sede nello storico Palazzo De Seta

La super galleria internazionale Hauser & Wirth apre la sua prima sede italiana sul fronte mare di Palermo: concordato l’acquisto…

5 Dicembre 2025 10:21
  • AttualitĂ 

Città d’arte sotto pressione, se ne parla alla fiera Più libri più liberi

Alla Nuvola di Roma, in occasione della fiera PiĂą libri piĂą liberi, l’Associazione per l’Economia della Cultura apre un confronto…

5 Dicembre 2025 9:29